Sergei (Karl Glusman, Love, The Neon Demon) è un programmatore che lavora per Amaya, un’azienda californiana che opera nel campo dell’innovazione tecnologica e che ha contatti più o meno stretti con membri del Congresso statunitense. Quando viene reclutato dal direttore Forest (Nick Offerman, Parks and Recreation, Fargo S.2) per il misterioso progetto DEVS la sua carriera sembra volgere al meglio. La fidanzata Lily (Sonoya Mizuno, Ex Machina, Annientamento), anche lei dipendente di Amaya, lo aspetta a casa la sera del primo giorno di lavoro al nuovo incarico, ma invano. Sergei non torna. Quando una app sul cellulare di lui la insospettisce si rivolge al suo ex Jamie (l’emergente Jin Ha), che cerca di aiutarla a scoprire cosa sta succedendo. Prevedibilmente ci saranno guai in arrivo…

Sonya Mizuno
Sonya Mizuno

Dopo due film notevoli come Ex Machina (2014) e Annientamento (2018) l’inglese Alex Garland approda al piccolo schermo con questa serie in otto puntate della quale è sceneggiatore, regista e co-produttore e nella quale torna ad affrontare le sue tematiche ricorrenti con la cura formale ed estetica che lo contraddistingue.  In DEVS Garland guida lo spettatore in un labirinto narrativo che partendo da uno spunto thriller si addentra sempre più a fondo in territori prettamente fantascientifici. Al centro di tutto c’è il classico supercomputer, ora quantistico, usato per scopi (che non sveliamo) che portano alle inevitabili questioni etiche. Se ne sta sospeso nel vuoto come un cubo Borg, galleggiando in una camera stagna sorretto da campi magnetici, elemento scenografico di grande impatto visivo che può anche avere significati simbolici.

Il ritmo è lento e dilatato e il cast si adegua offrendo interpretazioni che potremmo definire straniate, sia per i traumi che ciascuno di loro si porta dietro sia, magari, per la natura di ciò che stanno vivendo. Oltre agli attori citati prima doveroso ricordare anche la presenza sia del collaudato Zach Granier (adorabilmente odioso in The Good Wife e, ora, The Good Fight) sia della sempre più interessante Alison Pill (Agnes nella recente Star Trek: Picard, prossimamente la troveremo nella serie horror Them: Covenant).   

Qual è, dunque, la natura della realtà? E siamo davvero liberi di scegliere della nostra vita oppure tutto scorre su binari già stabiliti sui quali le nostre esistenze scorrono? Interrogativi filosofici-esistenziali ai quali chiaramente la serie non dà risposte risolutive, approdando ad una puntata finale solo parzialmente soddisfacente, anche sul piano strettamente narrativo. Sebbene la vicenda principale si chiude in modo chiaro vi sono vari aspetti non proprio risolti e che lasciano perplessi.  Rimane comunque un prodotto interessante e degno di nota, se non altro per la complessità dei temi affrontati. Garland si conferma un autore che continua a fare le sue cose in modo personale e per quanto ci riguarda apprezzabile, intellettualmente stimolanti e visivamente molto suggestive.

DEVS è in streaming negli Stati Uniti su Hulu e in UK su BBC iPlayer, non è ancora noto un eventuale sbocco in Italia.