Volendo descrivere in modo estremamente sintetico Rudy Rucker potremmo definirlo un matematico con la passione per la scrittura. Purtroppo una definizione del genere non ci direbbe nulla sulla sua passione per la quarta dimensione e per la filosofia, per non parlare delle sue performance come musicista e progettista software.
In ogni modo i suoi libri hanno lasciato il segno, tanto che Urania ripropone con l'etichetta "I capolavori" il suo romanzo Wetware Uomini e robot, per la gioia dei suoi fan ma anche di chi non lo conosce ancora.
Appartenente alla quadrilogia ware il romanzo di Tucker ha vinto nel 1988 il Philip K. Dick Award, vinto anche con il primo romanzo della serie, Software I nuovi robot (Software, 1982).
Il romanzo è basato tema classico, quello degli automi intelligenti che minacciano la specie umana, ma rivisto in chiave cyberpunk ed estremamente originale.
Il libro
La rivoluzione del XXI secolo saranno i “bopper”, robot massicciamente intelligenti costruiti grazie ai principi dell’ingegneria evolutiva. Dalla Luna, dove vivono, questi esseri potentissimi vogliono scendere sulla Terra, ma per la nostra specie non sarebbe una grande idea. (I bopper sono ormai in grado di creare esseri umani che chiamano “meatbop”, carne con il software, e hanno la tendenza a farli schiavi.) Per risolvere la crisi, l’unica è restaurare la mente del loro progettista originario, Cobb Anderson, e vedere in che modo possa aiutarci. Una trama da pulp magazine? L’esatto contrario, come il lettore scoprirà in questo originalissimo romanzo: non a caso il suo autore, Rudy Rucker, è uno dei più ammirati scrittori eterodossi, il cui saggio Quarta dimensione, uno studio sugli universi di ordine superiore ha fatto scalpore anche in Italia nelle edizioni Adelphi.
L'autore
Il suo nome completo è Rudolf von Bitter Rucker. Rudy Rucker è un matematico americano nato nel 1946. Come autore, scrive in due campi ben distinti: la speculazione scientifica e la fantascienza. Ai bopper, robot flessibili e trans-organici della prossima generazione, ha dedicato vari romanzi, toccando il culmine proprio in Wetware (prima edizione in Urania n. 1419). Non bisogna dimenticare, inoltre, Software i nuovi robot (n. 1382), Freeware, la nuova carne (n. 1428) e Realware, la materia infinita (n. 1497). Nella nostra collana è uscito anche Il segreto di Conrad (The Secret of Life, n. 1463) che presenta un Rucker diverso, in un raro romanzo di sf “generazionale”.
Rudy Rucker, Wetware Uomini e robot, Mondadori, Urania 1623, traduzione di Daniele Brolli e Margherita Galletti, pagine 194, Euro 5,90, ebook disponibile, Euro 3,99
11 commenti
Aggiungi un commentoSoftware in c el'ho in edizione Phoenix (si parla degli anni 90 quindi), ma non so ci siano altre ristampe... Cmq son romanzi corti, accorparli sarebbe stato semplice (magari diminuendo il corpo carattere?) anche a coppie.
I primi avevano anche una vena decisamente innovativa, l'ultimo che ho letto si era assestato su un buon racconto di mestiere, con pochissime sorprese ma ben scritto.
Non sono proprio romanzi consequenziali, comunque. Più che altro hanno elementi in comune.
S*
Il primo romanzo era carino, ma un po' strano, non so mai se considerare i boppers esseri simpatici o disumani... propenderei per il secondo caso. Povero Cobb Anderson, cosa ti hanno fatto...
Su Urania li hanno pubblicati tutti e quattro: il ricordo e' confuso, ma i primi due li ho sicuramente letti, il quarto sicuramente no, il terzo bho.
Rucker e' sempre folle e divertente, anche la sua versione di Alice nel paese delle meraviglie che incontra Flatlandia mentre si fanno tutti un acido (luce bianca) e' forte.
Finito pochi giorni fa.
Devo dire che l'inizio non mi ha esaltato, ma resto indeciso sul perché: potrebbe dipendere dal linguaggio usato (traduzione complice?) o dalle descrizioni, o dalla confusione nel descrivere ambiente e storia.
Continuando la lettura invece mi sono divertito abbastanza, a cercare di capire le motivazioni dello scontro fra umani e bopper.
Alla fine però temo che non me ne resterà a lungo il ricordo, un po' troppa voglia di spingere il lettore verso l'opinione dell'autore su come si possa risolvere il conflitto, credo, ma potrei sbagliarmi.
Non date troppo peso alla mia descrizione però, preferisco le idee all'azione o alla descrizione per immagini e, in tal senso, questo romanzo poteva essere riassunto in un numero di pagine decisamente inferiore.
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