Uscito quasi con due anni di ritardo rispetto agli altri paesi, in contemporanea con il successo de Il diario di Bridget Jones, Betty Love vale assolutamente tutto il tempo che è stato atteso. Vincitore del premio al Noir in Festival di Courmayeur, Betty Love è un film interamente incentrato su un cast di attori straordinari. Diretto da Neil Labute (già autore dei crudi Nella società degli uomini e Amici e vicini) il film racconta la storia di una cameriera di una piccola cittadina di provincia, sotto shock per l'omicidio del marito da parte di due killer, che arriva a credere di essere una delle protagoniste della sua soap opera preferita. Evidente metafora della diversità tra la vita vissuta e quella vista in televisione, Betty Love è una rappresentazione allegorica e entusiasmante del rapporto tra vita privata e Tv. Un confine sottile, spesso confuso, in cui persone insoddisfatte vengono colte in trappola e che costringe gli spettatori - nonostante i toni evidenti della commedia - a riflettere sulla dipendenza morbosa imposta dalle storie televisive e cinematografiche come unica prospettiva concreta per gente annoiata dalle proprie esistenze. In più - e questa è la sua vera grande forza -Betty Love è un film molto piacevole in cui ogni personaggio è raccontato con grande humour e accuratezza: il dottore televisivo che deve fare di tutto per salvare il suo ruolo nella soap in calo di ascolti, il killer innamorato dell'ultimo bersaglio della sua carriera, la ragazza messicana gelosa dei successi dell'amica, il giornalista sfigato del piccolo giornale locale dalle grandi intuizioni. Tutte figure straordinarie per un film sicuramente destinato a segnare per intelligenza e qualità questa stagione cinematografica anche in virtù della sua protagonista Renée Zellweger baciata dal successo anche per Bridget Jones.