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Star Trek: motivi per un fenomeno 4
Star Trek: uno specchio dell'America è un libro importante, perché è uno dei pochissimi saggi seri e approfonditi su Star Trek pubblicati non sono in Italia ma in assoluto, insieme ai libri di Franco La Polla, dei quali questo è l'ideale seguito. E le serie prese in considerazione sono forse le più interessanti: Deep Space Nine e Voyager, con un'appendice su Enterprise. Quello che proponiamo qui è uno dei primi capitoli del libro.
LeggiStar Trek - Deep Space Nine - Stagione 7
4 su 5
DVD vendita - 1 disco
Star Trek - Deep Space Nine - Season 7, Usa, 2001
di Vari con Avery Brooks, Rene Auberjonois, Nicole de Boer, Michael Dorn, Terry Farrell, Cirroc Lofton, Colm Meaney, Armin Shimerman, Alexander Siddig, Nana Visitor, Cecily Adams, Marc Alaimo, Philip Anglim, Majel Barrett, Casey Biggs.
Star Trek - Voyager - Stagione 1
5 su 5
DVD vendita - 1 disco
Star Trek - Voyager - Season 1, Usa, 1997
di Gabrielle Beaumont, Kenneth Biller con Kate Mulgrew, Robert Beltran, Roxann Dawson, Jennifer Lien, Robert Duncan McNeill, Ethan Phillips, Robert Picardo, Tim Russ, Jeri Ryan, Garrett Wang
Ossa e cuori
Racconto di Riccardo Coltri
Riccardo Coltri (Bussolengo, Verona, 1973), dal 2003 è curatore, insieme a Franco Clun, del portale FantasyMagazine e sarà tra i redattori di HorrorMagazine Dal 1995 è redattore di Inchiostro, la rivista di racconti più letta e diffusa in Italia, per la quale cura "Weird Ink", la rubrica dedicata al Fantastico, scrivendo articoli, interviste e recensioni. Per conto di "Inchiostro" ha lavoratocome editor, ha curato premi letterari dedicati alla narrativa di genere e ha organizzato, nel 2001, un corso di scrittura fantahorror (il 1° in Italia) con lo scrittore, editor e sceneggiatore Franco Forte, lo scrittore horror Gianfranco Nerozzi, Luca Crovi dell'"Almanacco della Paura di Dylan Dog" e altri autori. Finalista in vari premi letterari, fra cui più volte il Lovecraft e l'Alien, e il Premio Omelas, ha pubblicato una sessantina di racconti su numerose riviste professionali e amatoriali, siti internet e in antologie collettive. Il suo romanzo d'esordio, il dark-horror Non c'è mondo è stato finalista al Premio Scrivere per amore 2002 come miglior romanzo "rosa" italiano.
LeggiMel Gibson: l'arma letale di Dio
Ritorna sullo schermo quella che è stata definita La più grande storia mai raccontata. O quantomeno la sua conclusione. La trovata-chiave dell'operazione? Una violenza così insistita, esibita e sadica che ha già fatto coniare un nuovo sottogenere cinematografico: l'horror splatter religioso.
LeggiGli Zombie siamo noi - Intervista con Zack Snyder
Arriva anche in Italia L'alba dei morti viventi, remake di un classicissimo dell'orrore. Delos ha intervistato il regista Zack Snyder
LeggiI fiumi di porpora 2 - Gli Angeli dell'Apocalisse
2 su 5
Les Rivieres Pourpres 2, Francia, 2004, Thriller
di Olivier Dahan con Jean Reno - Benoit Magimel
L'occhio amorevole
Racconto di Sergio Cicconi
Dopo la laurea in filosofia, un po' per amore un po' per studio, ho trascorso (e perso felicemente) anni errabondi in città d'Europa e degli USA. Ho scritto vari racconti (alcuni pubblicati su magazine negli Stati Uniti e in Italia) e due romanzi giovanili che più che incompiuti definirei malcompiuti. Un terzo romanzo invece l'ho appena ultimato, e non aspetta altro che vedersi stampato. Su Delos ho pubblicato Vita mentale di alcune macchine e Il canto dell'ultima voce. L'occhio amorevole è un racconto che nessuno capisce (nemmeno io) e che ciò nonostante è arrivato terzo al Premio Alien 2002. Nel 1998 con mia grande sorpresa mi sono ritrovato tra i finalisti del Premio Calvino con una raccolta di racconti intitolata L'accumulazione delle distanze.
Ma che tipo di roba scrivi? mi chiedono spesso. E io non so mai cosa rispondere; la fantascienza mi piace molto, ma poi produco fantascienza che è poco fantascientifica; e lo stesso capita con l'horror: il mio è horror soft, o soft-horror, che è come dire: horror non troppo horror. Ultimamente ho deciso di rispondere così: scrivo cose di confine. E chi vuole intendere...
Il romanzo appena terminato (di horror? di fantascienza?, di confine?) parla di mutazioni possibili, di un'idea di corpo metaforico e mutante, di arte del corpo e sul corpo e col corpo, e parla di carne, di tanta carne, di corpi pieni di carne, di poetesse in carne, di scorribande notturne di un tassista-trasportatore di corpi, di medici plastici con pruriti artistici, di una scultura di carne che aspira alla vita.
Insomma, per chi non l'avesse capito, la carne mi piace. In tutte le sue forme...

