Talking about science fiction
Posted on Novembre 1st, 2009 in Fantascienza, On air |
Non fai in tempo ad allarmarti per la sua morte (e ripensando allo scorso anno, mi viene il sospetto che possa essere il periodo…), che la fantascienza subito ti si risolleva sul letto di morte. Della correttezza del suo certificato di decesso, stilato da luminari di ogni tipologia, parleremo grazie a Silvio Sosio e a un numero di esperti (e qui mi preme ringraziare personalmente Salvatore Proietti per i continui spunti di approfondimento) sul numero 58 di Robot, in arrivo nelle librerie tra qualche giorno.
In UK, invece, si discute di fantascienza sulla BBC, nell’angolo di approfondimento culturale Newsnight Review. Ma non in riferimento alla sua morte, bensì alla sua crescente popolarità. Ospiti: il regista americano Kevin Smith (il tipo in accappatoio) e la scrittrice britannica Jeanette Winterson. E si parla di District 9, del successo di serie TV come Lost, Heroes e FlashForward e del pregiudizio verso la letteratura di genere. Salvo poi riconoscere il forte impatto che i libri di H. G. Wells, George Orwell e Douglas Adams hanno avuto sulla cultura mainstream e il successo fuori dai confini del loro immaginario di riferimento dei lavori di Pynchon e Vonnegut.
I quattro spezzoni della puntata sono su Youtube: 1/4, 2/4, 3/4 e 4/4. Vi invito a soffermarvi in particolare sull’ultimo:
4 Responses
I memi culturali si autorigenerano, siamo ancora a leggere l’oroscopo dal tempo dei mesopotami, figurati se finisce la storia o muore la fantascienza
La morte ha un fascino oscuro e probabilmente clamoroso. Forse si parla per esorcizzarla, o solo per cavalcare l’onda emotiva che si accompagna all’evento. D’altro canto, perché ciò che vale per i papi non dovrebbe valere per i generi?
Caro X,
cercavo un po’ di fantascienza televisiva. Italiana. Frugando su You Tube. E guarda un po’ che ho trovato (Ma magari già ne eri a conoscenza!) (Secondo me, poi, merita una “vera” segnalazione con un post.): [http://www.youtube.com/watch?v=Mu27y5-_4WI]. Ciao.
Grazie per la tua segnalazione, f. Metto in cantiere qualcosa, perché sarebbe bello vedere un’operazione simile tentata oggi. Anche se da quel poco che ho potuto vedere le trasposizioni di Blasetti erano molto naif, per quanto godibili, un’iniziativa del genere sarebbe senz’altro una dimostrazione di coraggio, fiducia e intelligenza. Tutte qualità che avrei alcune difficoltà ad associare alla TV italiana odierna…