Maschilismo stellare
Posted on Ottobre 25th, 2009 in Fantascienza, Stigmatikos Logos |
Sarò l’unico al mondo, ma fin dall’età di 13 anni ho sempre considerato lei il principale motivo di interesse della saga Jedi. Non a caso mi manca ancora la seconda trilogia… Il fanatismo fioccato intorno a Star Wars - il fenomeno più simile a una religione che si sia visto nella storia della fantascienza dai tempi di Hubbard, ma sicuramente più innocuo di scientology - ha senz’altro contribuito a non rendermi mai particolarmente simpatica un’operazione di patchwork e merchandising, che sarebbe stata comunque una buona trilogia senza l’aiuto del marketing, ma che la facile impressionabilità e il desiderio di evasione del grande pubblico ha trasformato in un fenomeno di culto, senza per altro produrre ricadute particolarmente significative sul genere stesso di cui l’immaginario di George Lucas è figlio. Ma leggere queste dichiarazioni un pizzico ingrate da parte di Carrie ”Leia” Fisher, un po’ me la fanno scadere al livello del Capitano Kirk. Non sarà la stessa cosa, ma resta comunque triste, il destino dei miti stellari.
3 Responses
Uomini…
Pensa che a me (femminuccia) invece quello che aveva colpito di più erano le astronavi…
Un baciotto, Paola
Ah ah! io invece la trovo divertentissima. Però è anche vero che per me Star Wars è una noia bestiale e riderne su è un piacere a prescindere.
@ Ashait: ritrovandomi costretto a scegliere tra Jabba e il Millennium Falcon, probabilmente anch’io sarei giunto alle tue stesse conclusioni…
@ Daniele: sì, molte delle cose riportate in quell’articolo anch’io le ho trovate divertenti. Non mi piace quella vena di fastidio che si intuisce da parte della Fisher intorno a SW, che in fondo è pur sempre il film che le ha dato la celebrità. Un po’ più di autoironia me l’avrebbe resa più simpatica