Breece D’J Pancake, trent’anni dopo
Posted on Aprile 5th, 2009 in Connettivismo, Letture |
La Domenica delle Palme di 30 anni fa Breece D’J Pancake moriva in circostanze mai del tutto chiarite. Incidente o suicidio, se ne andava con un colpo di fucile quello che Kurt Vonnegut avrebbe giudicato, in una lettera a John Casey, ”il più grande scrittore”, e ancora “lo scrittore più sincero che abbia mai letto”. Una pallottola poneva fine alla sua personale via crucis privata. Due mesi dopo avrebbe compiuto 27 anni.
Da studente presso l’Università della Virginia, scriveva questo nelle lettere alla madre:
Quando avrò finito qua tornerò nel West Virginia. C’è qualcosa di antico e profondamente radicato nella mia anima. Mi piace pensare di aver lasciato la mia anima su una di quelle colline, e non sarò mai davvero capace di partire finché non l’avrò trovata. E io non voglio cercarla, perché potrebbe capitare che la trovi e così sarei costretto a partire davvero.
Una scrittura - come nei suoi 12 racconti, tutto ciò che ci ha lasciato - sofferta e diretta, sincera e per questo dolente. Parole che hanno il sapore della cenere e del fumo, della polvere di carbone e della rugiada. L’odore dei boschi, delle montagne, della legna, dei cervi e dei cani. Il profumo della vita vissuta come condanna ed espiazione.
Partendo da questa pagina dell’Atlantic Monthly, la prima rivista a pubblicare i suoi racconti, e dal sentito omaggio che gli dedica Tim Heffernan, potrete entrare nell’universo di questo scrittore straordinario. L’8 aprile con il compagno Fernosky lo ricorderemo come merita sulle pagine di Next Station.
11 Responses
mi sono interessato da pochissimo a questo scrittore leggendo varie cose (poche) in rete su di lui da un paio di settimane, dovrò ordinare i Trilobiti on line perchè l’ho cercato in parecchie librerie e non c’era, bella notizia, grazie
Bella dritta , anch’io ho solo sentito parlarne più o meno fantasmaticamente e mi piacerebbe saperne di più…
Ciao Dollace, benvenuto! Trilobiti anch’io ho dovuto ordinarlo su IBS, ma poi ho scoperto che in alcune librerie strategiche ne sono ancora ampiamente forniti (Stazione Termini, per esempio). Dagli la caccia, ne vale la pena.
Daniele, per saperne di più pazienta qualche giorno. Magari poi riusciamo a convincerti all’acquisto
Lo prendo su IBS allora.
Non conoscevo Pancake, ma grazie agli accenni fatti da x in passato l’ho trovato e letto pochi mesi fa.
È stato un incontro davvero memorabile.
Peccato sia durato così poco…
Jo, sai che avevo dimenticato la tua mini-rece? Ma certe immagini restano dentro, radicate e inestirpabili…
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