L’algoritmo contaminato di Dario Tonani
Posted on Marzo 6th, 2009 in Connettivismo, Fantascienza, Letture, Postumanesimo |
Dario Tonani non ha bisogno di presentazioni. A mio giudizio, è la voce più originale emersa dalla narrativa di genere negli ultimi anni, senza limitare l’ambito alla fantascienza. Un romanzo hard-boiled incentrato su una droga il cui abuso provoca un’invasione dell’Hinterland milanese da parte di orde di cartoni animati muti è il biglietto da visita della SF italiana del XXI secolo. Paradossale, assurdo, postmoderno, si fondono nelle pagine di Tonani producendo quell’effetto straniante che è il miglior regalo per il lettore in cerca di emozioni forti.
Per chi si è lasciato contaminare dalle visioni del suo straordinario Infect@ giunge finalmente il momento di spiccare un nuovo balzo avanti nel tempo. Non ci sono più i +toon, ma è pur sempre il ritorno a un futuro di macerie e minacce, non tutte di facile definizione. Nel volume L’algoritmo bianco attualmente in edicola trovate due novelle legate tra loro dalla comune ambientazione: il romanzo breve che dà il titolo al libro e una sorta di antefatto, Picta muore!. Virus metalinguistici, collasso ambientale ed estrapolazioni transumaniste sono gli ingredienti della nuova fatica di Tonani, che avrà ripercussioni anche indietro nel tempo, sul seguito di Infect@ in uscita probabilmente per il 2010.
Tonani, che nel frattempo ha aperto anche un suo sito web all’indirizzo www.dariotonani.it, ne ha parlato con Giuseppe Lippi sul blog di Urania. Per i lettori dello Strano Attrattore, invece, riportiamo questo suo intervento in esclusiva. Si intitola La ballata delle consonanti-pallottole e porta allo scoperto l’eco burroughsiana (il linguaggio è un virus ed è capace di uccidere) che ne ha ispirato il lavoro.
Sono convinto che in un domani non lontanissimo l’uomo sarà in grado di uccidere un proprio simile con il linguaggio. E non intendo in senso figurato. Certo, non sarà l’uomo che conosciamo oggi, dovrà intervenire uno “step evolutivo” essenziale: quello dell’uomo transumano. A quel punto, saremo (saranno?) macchine di carne o, a seconda della prospettiva dalla quale si guarda, wetware.
L’algoritmo bianco ruota attorno a questa idea: virus metalinguistici, linguaggi comuni per far dialogare in forma vocale silicio e carbonio, inteso il primo come componente principale dei semiconduttori e il secondo come base della chimica organica.
Pensate a un killer che debba portare a termine la propria commessa: nessun’arma seppure miniaturizata, ma solo il proprio eloquio, una formula verbale, un mantra, una filastrocca… Sarebbe in grado di superare senza alcun problema qualsiasi perquisizione, by-passare sistemi di sicurezza sofisticatissimi, beffare bodyguard armati fino ai denti: certo, non si può escludere che qualche tipo di gingillo elettronico possa individuare i pezzi di un ipotetico strumento d’offesa, ma anche il più potente dei software-segugio vedrebbe appunto solo “p-e-z-z-i” (o se volete, “i-p-z-z-e”). Come una pistola disassemblata in migliaia di parti, viti, molle, sezioni di canna…
Soltanto al momento di uccidere, di premere il grilletto verbale, il killer sarebbe chiamato a ricomporre in frazioni di secondo il puzzle letale. Fantastico! La parola come arma e proiettile nello stesso istante, il tutto e la parte. Quale il frutto e quale il nocciolo? Non sono così anche i sortilegi di maghi e stregoni, sciamani e fattucchiere: parole fatte per maledire, ferire, uccidere? Pronunciate in tutto il loro variopinto corredo di suggestione.
E se qualcuno avesse diffuso un veleno verbale davvero fetente? Circolerebbe come il denaro: impossibile fermarlo. A costo di ritirarlo dal sistema.
Tempi duri per i maledetti…
Ne L’algoritmo bianco, a dire il vero, un antidoto c’è: buona lettura a tutti!
5 Responses
dev’essere fantastico, questo romanzo…
Preso oggi! Mi lancio nella lettura…
A Napoli è uscito solo ieri, lo leggerò in poco tempo e le premesse sembrano davvero buone. Complimenti a Dario…
E tu X, a quando una nuova avventura di Vincenzo Briganti e della sua sezione Pi-Greco?
Ubik
Le informazioni dal fronte della Singolarità arrivano sempre più confuse, Direktor. I disturbi degradano il segnale e ne rendono difficile la decriptazione… Ma sto tenendo i sensi aperti su tutti i canali, qualcosa dal futuro di Briganti filtrerà. Aprile 2060, Pi-Quadro in dismissione, strane morti mietono vittime tra le esponenti di una sottocultura urbana emersa dall’indotto dell’industria aerospaziale, Briganti è chiamato a indagare con la sua nuova unità… ** Comunicazione interrotta **
[...] facendo molto discutere l’ultimo libro di Dario Tonani, un dittico di romanzi brevi raccolti da “Urania” sotto il titolo del primo dei due: [...]