Non è partita bene l'invasione aliena di Captive State, almeno non nella vita reale: schiacciato tra Captain Marvel e il supersuccesso di Us il nuovo horror di Jordan Peele (Get Out, la prossima serie remake Ai confini della realtà), il film di Rupert Wyatt, autore di L'alba del pianeta delle scimmie (il primo capitolo della saga prequel/reboot) nè è uscito con le ossa rotte:  solo 15 milioni di dollari in dieci giorni di programmazione in patria, mentre mancano i dati internazionali, visto che il film uscirà nel resto del mondo nei prossimi giorni.

La trama

Nella storia invece, l'invasione è andata bene: la storia è ambientata nove anni dopo che gli alieni, chiamati I legislatori, non solo ci hanno invaso, ma hanno trovato terreno fertile nei governi mondiali, che hanno pensato bene di lasciare loro il controllo del mondo. Quindi i criminali vengono spediti fuori dal pianeta mentre tutti gli esseri umani sono controllati tramite i collari che vedete nel trailer. E poi ci sono gli scavi, nelle profondità del pianeta, dove vengono spedite persone volontarie o meno. Ambientato tutto in una Chicago squallida e devastata, senza spoilerare troppo il film parla delle due classiche fazioni: la resistenza, che si fa chiamare la Fenice, incarnata dal protagonista Gabriel Drummond (Ashton Sanders, The Equalizer 2) e l'ufficiale di polizia William Mulligan (John Goodman, 10 Cloverfield Lane), il quale invece collabora con gli alieni per eliminare i membri della resistenza. Ma più la storia si svolge, più si scopre che le cose non stanno proprio come sembrano.

Critiche

Ed è qui che sono arrivate le critiche: il sito Birth.Movies.Death riporta che Captive State sembra una storia adatta a una serie da dieci episodi riassunta in due ore e che una quantità di personaggi vanno e vengono senza che sia ben chiaro il loro scopo. Inoltre, sembra soffrire di un certo limite nel budget, solo 25 milioni di dollari. Sicuramente, avendo messo al comando Rupert Wyatt il piano doveva essere quello di gettare le basi di un nuovo franchise e se dovesse seguire la scia di Alita – Angelo della battaglia, che ha riscosso un ottimo successo nel resto del mondo e molto meno in patria e si avvia ad avere un sequel, allora Captive State potrebbe essere l'inizio di qualcosa di più ampio. Allo stato attuale l'opinione comune è che le idee ci sono, ma sono troppe tutte insieme e finiscono col creare confusione.

Captive State è previsto in uscita da noi il 28 marzo, vi lasciamo con il  più recente trailer ufficiale in italiano: