Dall'arrivo, una settimana fa, del rover Insight sul suolo marziano cominciano ad arrivare le prime immagini. Nulla di che, penserà la maggior parte della gente. Foto piatte e noiose. Sì, perché la Elysium Planitia, il luogo scelto come sito d'atterraggio della missione è stato definito dagli stessi tecnici come "a flat and boring spot". Un posto piatto e noioso.

Anche se non sarà eccitante come una finale di calcio o il riordino della personale collezione di miniature di servizi da tea in porcellana finemente decorati a mano (non so decidermi quale sia la mia preferita), Marte e le sue missioni non sono per nulla noiose.

Ma se siamo alla ricerca di altro, di più, di emozioni davvero forti, allora Marte ha un altro aspetto da mostrarci.

Il videoludico.

Sì, perché il Marte dei videogiochi è tutt'altro che piatto e noioso e ,laddove c'è silenzio e calma, è solo perché c'è in agguato una nuova e terrificante minaccia.

Dark Colony

Era il lontano 1997 quando uscì Dark Colony. Io ero un pischello che andava alle medie ed eravamo tutti terrorizzati dalla possibilità che il Millennium Bug potesse distruggere la nostra civiltà. A quei tempi le riviste con CD in allegato carico di demo andavano per la maggiore fra i ragazzini e fu proprio tra un'uscita di queste che trovai il demo di Dark Colony. Uno strategico in tempo reale dalle meccaniche semplici eppure innovativo allo stesso tempo. Era uno dei primi strategici a inserire il ciclo giorno/notte e il passare dei "Sol" durante la partita. Ricordo l'angoscia con la quale affrontavo la notte nel gioco. Infatti, seppur in modo fin troppo speculare, le diverse fasi della giornata marziana aiutavano l'una o l'altra fazione. Il giorno era il momento ideale per la fazione umana, rappresentata da corporazioni minerarie impegnate nello sfruttamento delle risorse marziane, la notte di contro andava a favore dei Thaar, una razza aliena di vagabondi bellicosi che avevano messo gli occhi sul Marte appena terraformato. Il punto interessante rimane la campagna, giocabile da entrambe le parti, con le sue missioni mai scontate, sia in termini di originalità che di sangue versato. Il neo rimane la troppa specularità delle fazioni; anche le stesse unità sono l'una lo specchio dell'altra. Rimane però un gioco che tutti dovrebbero provare una volta nella vita. Non è più disponibile per la vendita se non su qualche annuncio di privati, però è possibile scaricarlo su My Abandonware 

Red Faction

Nell'immaginario fantascientifico comune è risaputo il fatto che Marte, almeno per il suo primo periodo di colonizzazione umana, una colonia mineraria. Centinaia di corporazioni si litigheranno le preziose risorse del sottosuolo marziano, scavando sempre più in profondità, avidamente, al limite dello stremo degli operai addetti al lavoro. Ma sebbene non abbiano risvegliato il Balrog marziano, i dirigenti della Ultor Corporation, una delle società impegnate nello sfruttamento marziano hanno scatenato una bestia ben peggiore: la rabbia umana. Complice anche il diffondersi di un'epidemia tra i minatori, la rivolta scoppierà violenta mettendo a ferro e fuoco gli avamposti. Il gioco si tratta di uno sparatutto in prima persona basato su un innovativo motore grafico per l'epoca: il GeoMOd Engine. La peculiarità del GeoMod era quella di poter modificare, con la giusta "potenza di fuoco" , il terreno roccioso. Infatti con lanciarazzi ed esplosivi, ma anche escavatori e trivelle, era possibile farsi strada tra le gallerie presidiate dalle guardie di sicurezza della Ultor e crearsi delle vere e proprie scorciatoie. Red Faction, sviluppato dalla Volition Inc. e pubblicato nel 2001, è disponibile per PC su Steam oppure per le console di casa Sony su Amazon.

Surviving Mars

Il nostro viaggio vira bruscamente verso il realismo, abbandonando alieni invasori e ribellioni, andando ad affrontare l'unico vero nemico che probabilmente incontreremo una volta sbarcati sul pianeta rosso: Marte stesso.

Surviving Mars ci permette di fondare, controllare e far crescere una colonia umana su Marte. Dovremo, come in tutti i gestionali, occuparci dell'approvvigionamento di energia e cibo, garantire protezione dalle minacce esterne come la caduta di un asteroide e, soprattutto, mantenere i nostri coloni in salute, sia fisica che mentale, e portarli all'obiettivo finale: la conquista umana di Marte.

Surviving Mars, sviluppato da Haemimont Games, è disponibile su Steam mentre è acquistabile su Amazon per le console PS4 e XboxOne.

Sembrerebbe finisca qua tutto, ma in realtà abbiamo per voi altre due chicche marziane.

In un recente articolo ho parlato di Project Eagle, una simulazione di quella che potrebbe essere la prima base umana su Marte, sviluppato con la collaborazione del JPL della NASA.

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Project Eagle ci mostra come potrà essere il primo insediamento umano su Marte

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Il secondo articolo parla di Moons of Madness, dove spazio, scienza e tecnologia si mischiano ad antichi e profondi orrori Lovecraftiani.

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In un survival horror in uscita quest'anno riusciremo a sopravvivere su Marte?



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