Qual è il ruolo delle donne nei film d'azione? Andare a letto con l'eroe dopo essere state salvate svariate volte, andare a letto con l'eroe e poi tradirlo, cercare di uccidere l'eroe perché sei la cattiva di turno, oppure amare l'eroe ma dato che lui è uno stupido avventuriero meglio rifarsi una vita. Ecco ciò che fanno le donne nei quattro film di Indiana Jones, tante gradazioni diverse dello stesso stereotipo, ovvero le donne sono una palla al piede, se sono belle ci vai a letto, se sono intelligenti ti fai aiutare e poi le molli, se sono cattive le ammazzi. Più semplice di così! È vero che l'eroe della serie è Indiana Jones e non la sua donna di turno ma perché non creare come co-star almeno un personaggio femminile a tutto tondo invece di riutilizzare vecchi schemi? Se Indy avesse uno sparring partner alla sua altezza non solo ci guadagnerebbe il personaggio (come dimostrato nelle scene in cui Marion Ravenwood viene scritta bene) ma anche tutta la narrazione. È vero anche che le storie del nostro archeologo preferito sono ambientate nel passato dove le donne, ahimé, non avevano molto spazio per esprimersi, ma il pubblico che acquista il biglietto nei cinema è un pubblico moderno composto in egual misura da uomini e donne dato che il personaggio di Indy ha un appeal simile a quello di Cary Grant negli anni '40 e '50. Quindi perché non creare un role model positivo a fianco dell'eroe che attiri le ragazze di oggi? Misteri che solo le menti (maschili) di Hollywood possono risolvere. L'unica cosa che possiamo fare è cercare di capire perché alla fine di ogni film noi pubblico femminile abbiamo un'aria sognante se pensiamo alle gesta dell'eroe, ma ci sentiamo frustrate se pensiamo alle sue donne. Iniziamo dal caso peggiore: Wilhelmina Scott in Indiana Jones e il Tempio Maledetto.  

Willie Scott è la classica “pollastrella” media che Indy incontra nelle sue avventure. Il suo personaggio è preso pari pari dai film d'avventura degli anni trenta e trasportato in un film contemporaneo. Pensate a lei in bianco e nero e la vedrete finalmente nel suo vero ambiente. È la cantante di successo di un locale famoso in Asia, canta Anything goes in cinese alla perfezione, si fa venire gli ultimi abiti alla moda da Parigi, vive nel suo lussuoso appartamento e....   e poi basta, non c'è altro a parte che è bionda e l'attrice che l'interpreta ha sposato il regista Steven Spielperg. Mi dicono che il personaggio è dotato di un grande umorismo e fa ridere in molte scene, ma purtroppo io non sono riuscita a cogliere certe sfumature, ero troppo impegnata a non piangere per la sua stupidità e a sbuffare dalla noia ogni volta che strillava per farsi venire a salvare. Un personaggio odioso che ha rovinato completamente il film, c'era più feeling tra Indy e lo stupido ragazzino Short Round che non tra Indy e lei. Ma d'altronde per molti Indiana Jones è un personaggio creato esclusivamente per un pubblico maschile, quindi è più importante il cameratismo tra maschi, che non un rapporto emotivo con una donna!

Col dott. Schneider invece Indy ha creato un rapporto emotivo (e non solo) più che soddisfacente, ma forse perché lo ha creato lei. Elsa Schneider in Indiana Jones e l'Ultima Crociata è il tipo che sfrutta la propria bellezza (con i suoi splendidi capelli biondi alla Veronica Lake) per gli scopi che si è prefissata facendo fare agli uomini quello che vuole lei a partire da Donovan, passando per Jones senior e junior fino agli stessi nazisti. Questo fatto però fa pensare che una donna brava e intelligente possa raggiungere una posizione nel suo campo lavorativo solo se passa per i letti degli uomini che contano. Benché Elsa dimostri in molte scene la sua competenza come storico e archeologo, l'unico modo a lei disponibile per raggiungere la stessa posizione di Indy tra i nazisti è stata quella di abbassarsi a vendere il proprio corpo. Forse perché essendo donna non veniva presa affatto in considerazione come una professionista seria e preparata. Il fatto che lei stessa giochi molto sul suo nome presentandosi come Dott. Schneider e non come Dottoressa Schneider, così come Indy stesso verifica nel film, significa che per accedere in certi posti e farsi ascoltare è costretta a fare stupidi giochetti. Inoltre questo può significare che chi ha costruito il personaggio ha trovato molto naturale che una donna faccia carriera anche e soprattutto per i letti in cui dorme e non per le sue capacità. Se il Dott. Schneider fosse stata veramente un uomo, nessuno si sarebbe mai sognato anche soltanto di suggerire che possa avere fatto carriera grazie alle sue doti di gigolò. Questo è il problema della società patriarcale e fallocentrica in cui viviamo, usa due pesi e due misure: un uomo di potere ha raggiunto la sua posizione per le sue capacità, una donna perché è andata a letto con qualcuno.