Sir Reginald alzò d’istinto lo scudo e le frecce avvelenate dei goblin si infransero sulla sua superficie magica senza arrecare alcun danno.— Un agguato! — esclamò il Vescovo della Lega Elfica che li accompagnava in quella missione verso il Tempio segreto di Vor.

Dal limitare del bosco sbucò una massa di nemici urlanti. Sir Reginald vide avanzare goblin e orchi puzzolenti e anche un enorme troll dalla pelle pustolosa e dall’alito fetido.

— Fai subito uno dei tuoi incantesimi, Proctor! —ordinò al mago della Scuola della Magia Sequestrata.

Proctor fece dei gesti e pronunciò alcune parole segrete. Subito un turbine violaceo scaturì dalle sue mani e colpì l’orda degli attaccanti, scaraventandoli di nuovo tra gli alberi del bosco.

Sir Reginald alzò la spada magica e affrontò il troll.

— Malvagia creatura, sarai una facile preda per la mia spada.

Il troll spalancò la bocca piena di bava.

“Fermata Cadorna tra quindici secondi.”

Una scritta di colore rosso si era sovrapposta alla pagina che stava leggendo in visione virtuale. La sua Cell aveva agganciato il segnale della stazione della metropolitana e lo avvertiva che era quasi il momento di scendere. Valerio era talmente immerso nella lettura che forse, senza quel richiamo, avrebbe rischiato di non accorgersi della fermata e di proseguire oltre.