Qualcuno ricorda l'incipit della Matrice spezzata, di Bruce Sterling? Uno sciame di falene si addensava e improvvisamente uccideva la musa postumana, colei che già ispirava la lotta tra il protagonista e l'antagonista di quel favoloso romanzo; quelle falene, però, non erano i normali insetti che tutti conosciamo: trovandosi a prosperare in un mondo postumano, queste risultavano essere il risultato di esperimenti genetici e nanotecnologici, ed erano soprattutto addestrate a reagire ai feromoni con l'aggressività più brutale dello sciame.

Questa mia introduzione, perché? Perché la fantascienza sta per essere ampiamente superata, ancora una volta, dalla realtà.

Alla Cornell University, il professor David Erickson e il suo team hanno creato delle falene nanotecnologiche, tramite l'inserimento nella Manduca Sexta (la specie presa come cavia), già negli stadi precedenti l’adulto, di “dispositivi nanofluidi” che si sono successivamente sviluppati nella fase di crescita successiva, quella di insetto adulto; con questa metodologia, con questi nanofluidi, gli studiosi hanno così potuto inserire felicemente dei nanoelementi elettronici all'interno degli organismi piuttosto semplici degli insetti. Lo scopo di tutto questo sperimentare è riuscire a realizzare oggetti biologici in grado di essere portati a piacimento su un obiettivo distante anche centinaia di metri, con un'approssimazione di 5 metri, tramite un comando GPS o un altro controllo remoto. Ciò – ufficialmente - a scopi di sorveglianza ma anche, si può facilmente presumere, per realizzare atti offensivi di precisione.

La tecnica sviluppata da Erickson ha degli indubbi vantaggi: non c'è bisogno di creare un nuovo organismo elettronico, ma basta sfruttare ciò che la natura ha già predisposto; l’unica cura richiesta è quella di centrare il giusto punto d’inserimento nel segmento biologico - dell’insetto - adeguato.

Minor costi, quindi, e possibilità di essere operativi abbastanza presto con relativamente pochi problemi da risolvere. Sarà davvero questa una delle porte di accesso all'evoluzione postumana, dal lato insetti?