Hao Jingfang (Hao è il cognome, Jingfang il nome) è un'autrice di fantascienza cinese, una dei tanti nomi di autori straordinari prodotti dal grande paese asiatico negli ultimi anni. Con la particolarità, però, di affrontare temi sociali, cosa che (l'abbiamo saputo da un altro autore cinese incontrato l'anno scorso a Stranimondi) le ha anche creato qualche problema a trovare sedi di pubblicazione nel suo paese.

Hao è diventata famosa in occidente grazie al racconto Pechino pieghevole, che, tradotto da Ken Liu, ha vinto il Premio Hugo nel 2016. Il racconto era stato pubblicato, tradotto dalla traduzione inglese di Liu, sul numero 79 di Robot.

Ora ritorna, tradotto questa volta direttamente dal cinese, insieme ad altri dieci racconti nell'antologia omonima pubblicata da Add Editore.

Il libro

Se la science fiction è il realismo dei nostri tempi, Hao Jingfang rivela angolazioni inattese ed estreme da cui osservare il mondo futuro in cui già viviamo.

Pechino è divisa in tre spazi e le ventiquattr’ore di ogni giorno sono state accuratamente organizzate per salvaguardare il tempo e l’aria che respira l’élite, composta da cinque degli ottanta milioni di persone che abitano la metropoli. Tutti gli altri, incastrati nella rigida stratificazione urbana, si spartiscono quello che rimane. Lao Dao è nato nella città pieghevole e lavora in discarica come suo padre. Vive nel sottosuolo, ma per consegnare una lettera, in cambio di denaro, si intrufolerà negli spazi della classe media e di quella alta, scoprendo l’esistenza di mondi diversi dal suo. Catastrofe ecologica, tecnologie di sorveglianza e disuguaglianze sociali stravolgono il tempo e lo spazio in Pechino pieghevole, l’emblematico racconto che dà il titolo a questa raccolta folgorante, un caso letterario che si inserisce nell'«ultra-irrealismo» (chaohuan), il nuovo genere letterario ispirato dalla realtà allucinata della Cina odierna. Negli undici racconti del libro, Hao esplora la fragilità umana alle prese con gli spettri del cambiamento e del possibile, l’intelligenza artificiale e l’automazione, costruendo una narrazione pervasa di sensibilità per quest’epoca di incertezza, solitudine e disorientamento.

L'autrice

Hao Jingfang (1984) è un’autrice cinese di fantascienza, la prima ad aver vinto lo Hugo Award, grazie a Pechino pieghevole, il suo primo libro tradotto in italiano. Vive a Pechino, dove lavora come ricercatrice presso la China Development Research Foundation.

Hao Jingfang, Pechino pieghevole (北京折叠), traduzione di S. Pozzi, Add Editore, 350 pagine, 18 euro, ebook 9,99 euro.