Sono sicuro che leggi questo scritto per la ragione sbagliata. Se lo leggi per imparare che cosa si prova a fare l’amore con un messia, il nostro messia, allora non dovresti proseguire nella lettura, perché sei poco più d’un voyeur. Se lo leggi perché sei un appassionato dei Canti del vecchio poeta e muori dalla voglia di sapere quale fine hanno poi fatto i pellegrini su Hyperion, rimarrai deluso. Non so che cosa sia accaduto alla maggior parte di loro: vissero e morirono quasi tre secoli prima della mia nascita. Se leggi questo scritto per capire meglio il messaggio di Colei Che Insegna, anche in questo caso rimarrai forse deluso. Ero interessato a lei come donna, lo confesso, non come maestra o come messia. Se lo leggi infine per scoprire il destino di lei, o addirittura il mio, leggi il documento sbagliato. Per quanto il suo e il mio destino sembrino inevitabili e prestabiliti come per qualsiasi persona, non ero con lei, quando si compì il suo, e il mio attende l’atto conclusivo proprio mentre scrivo queste parole.

Insegnante di scuola elementare negli anni ’70 e ’80, Dan Simmons, ha inaugurato la sua carriera letteraria sulle pagine di The Twilight Zone Magazine di Rod Serling, nel 1982. Autore di racconti horror e fantasy, oltreché di importanti romanzi di science fiction, raccolti in buona parte nell’antologia Prayers to Broken Stones del 1990, ha ottenuto un enorme successo internazionale con la più ambiziosa epopea spaziale dai tempi di Lensmen di E.E. “Doc” Smith, candidato ai premi Hugo nel 1966 come migliore serie fantascientifica, superata soltanto dal ciclo della Fondazione di Isaac Asimov.

I canti di Hyperion, è un’originale e sorprendente space opera composta da due ampi romanzi, divisi, entrambi, in due parti. Il primo capitolo della serie, Hyperion, pubblicato negli Stati Uniti nel 1989, ha vinto un Hugo Award e un Locus Award, mentre il seguito, La caduta di Hyperion del 1990, è stato premiato dalla British Science Fiction Association (BSFA) e dal Locus Magazine come migliore romanzo fantascientifico. Questa prima parte della storia è stata pubblicata, a luglio dello scorso anno, nella collana Oscar Fantastica Titan Edition, dell’editore Mondadori. Da qualche giorno è disponibile, nelle migliori librerie e negli store online, il secondo volume che contiene gli ultimi due episodi della saga. In Endymion (1996), considerato dalla critica il tallone d’Achille dell’intero arco narrativo di Simmons, il lettore si trova catapultato, duecentosettantaquattro anni dopo la distruzione della Rete dei Mondi, con Raul Endymion, al quale viene affidata una delicatissima missione: ritrovare Aenea, la nipote adottiva di uno dei pellegrini di Hyperion. Ma salvare Aenea perduta tra le Tombe del Tempo prima che le truppe della Chiesa la raggiungano, è solo l’inizio. Con l’aiuto di un androide dalla pelle blu di nome A. Bettik, Raul e Aenea attraversano il fiume Tetide, inseguiti dal Padre Capitano Federico de Soya, un influente sacerdote guerriero, e dalle legioni della Pax. E mentre il semidio meccanico, Shrike, continua a fare le sue enigmatiche apparizioni, il viaggio di Raul deve continuare ancora. Con Il risveglio di Endymion (1997), romanzo vincitore del Locus Award, il cerchio si chiude e si giunge alla resa dei conti. Mentre un'ultima crociata genocida minaccia di schiavizzare per sempre l'umanità, un nuovo messia è ormai pronto a compiere il suo destino. Lei è Aenea e ha fatto uno strano apprendistato presso coloro che sono conosciuti come gli Altri. Ora il suo protettore, Raul Endymion, un tempo pastore e assassino condannato alla pena di morte, deve aiutarla a portare il suo sorprendente messaggio all’esercito di discepoli che si sta facendo sempre più numeroso intorno a lei. Ma prima devono intraprendere un'ultima spettacolare missione per scoprire il significato stesso dell'universo. Nel loro viaggio, sono seguiti dal misterioso Shrike, mostro, angelo, macchina assassina, che sta per rivelare il segreto della sua origine e del suo scopo. Ed è proprio sul pianeta di Hyperion, dove la storia ha avuto inizio per la prima volta, che sarà consegnata la rivelazione finale, un messaggio apocalittico che svelerà i segreti dell'esistenza e il destino del genere umano nella galassia.

Testo fondativo della fantascienza contemporanea, l’opera di Dan Simmons, con una struttura narrativa simile a quella del Decamerone di Boccaccio e de I racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer, sfrutta appieno la profonda conoscenza dell’autore di tropi e topoi tipici della letteratura fantascientifica. I molteplici livelli attraverso i quali si svolge il racconto, s’intrecciano reciprocamente, contribuendo a far crescere a dismisura il mosaico complessivo della storia e a renderlo sempre più complicato. Al tempo stesso, il tentativo di scandagliare e anatomizzare ogni angolo di questo universo fittizio rischia, forse, di appesantire eccessivamente una prosa già molto elaborata. Infine, il barocco riferimento alla poetica romantica di Keats (Iperione e Endimione) e alla narrativa picaresca di Twain (Le avventure di Huckleberry Finn) donano alla raffinata impalcatura letteraria l’aspirazione a diventare un classico del genere, un must-read destinato, in ultima analisi, ad essere ricordato come l’epopea spaziale per eccellenza.

Il libro

XXXI secolo. Da trecento anni la rete del teleporter che permetteva i viaggi istantanei attraverso la galassia è stata distrutta, e con essa è finita l’Egemonia dell’Uomo. La Chiesa dei cristiani rinati ha scoperto il sistema per controllare la resurrezione e ottenere l’immortalità e domina, con metodi da Inquisizione medievale, l’intero universo. Chi non si converte è destinato a morire.

In questo complesso scenario si trova a vivere Raul Endymion, rinchiuso in una prigione-asteroide in uno stato sospeso, contemporaneamente vivo e morto, per avere ucciso accidentalmente un uomo. A salvarlo dall’esecuzione arriva però Martin Sileno, uno dei sette pellegrini di Hyperion, che gli propone di aiutarlo a salvare la nipote adottiva, Aenea, dalle legioni papali. Aenea, dotata di poteri messianici, è la figlia della pellegrina Brawne Lamia e del cibrido John Keats e la Pax è disposta a tutto pur di fermarla. Insieme a lei Endymion si troverà a compiere un viaggio attraverso miriadi di pianeti, scoprendo infine il ruolo cruciale suo e di Aenea nella lotta globale tra lo Shrike, la Chiesa, le intelligenze artificiali del TecnoNucleo decise a cancellare per sempre la storia dell’umanità.

L’autore

Dan Simmons (Peoria, Illinois, 1948) è considerato uno dei massimi narratori americani di science fiction, fantasy e horror, vincitore dei premi Hugo, Nebula, Bram Stoker e Locus (per ben 11 volte). Tra le sue opere maggiori la saga dei Canti di Hyperion (Hyperion, La caduta di Hyperion, Endymion, Il risveglio di Endymion, Gli orfani di Helix), i cicli di Ilium (Ilium. L'assedio, Ilium. La rivolta, Olympos. La guerra degli immortali, Olympos. L'attacco dei voynix), di Joe Kurtz (Un caso difficile, Un caso glaciale, Un caso d'acciaio) e di Elm Haven (L'estate della paura, L'inverno della paura), oltre ai romanzi Il canto di Kali, Danza macabra, Gli uomini vuoti, Il grande amante, Vulcano, Drood, Flashback e Everest, alba di sangue.

Dan Simmons, Endymion. I canti di Hyperion. Libro due di due, Traduzione di G.L. Staffilano, Collana Oscar Fantastica, Titan Edition, Mondadori, pagg. 924, Euro 28 (versione cartacea), Euro 10,99 (versione digitale, su Amazon e gli altri store online)