Quando nel 2014 venne annunciata la serie animata di Star Wars: Rebels firmata da Simon Kinberg  e Dave Filoni (noto per il suo lavoro precedente su The Clone Wars) i fan accolsero la notizia con circospezione, divisi tra detrattori e sostenitori: i dubbi più forti riguardavano il target della produzione rivolta apparentemente ad un pubblico di bambini fruitori di Disney Channel.

Ogni aspettativa è stata superata durante la messa in onda dello show, durato quattro intense stagioni e seguito da un pubblico di tutte le età.

Oggi ci troviamo davanti ad uno scenario molto simile: il 7 ottobre ha debuttato negli Stati Uniti, sul canale Disney XD, Star Wars: Resistance, creata dallo stesso Filoni. In Italia va in onda sempre su Disney XD (distribuito da Sky) dal 13 ottobre.

Ambientata poco prima di Star Wars Episodio VII: Il risveglio della Forza, vede come protagonista Kaz un giovane che vuole fare la differenza. Poe Dameron il migliore pilota della Resistenza assegna a Kaz una missione in incognito: dovrà infiltrarsi come spia fingendosi un meccanico, al servizio di un suo vecchio amico il veterano militante nella Ribellione Yeager, esperto in riparazioni nella stazione di rifornimento Colossus situato nell’Orlo Esterno della Galassia ed imparare a distinguere “Chi è fedele ai ‘buoni’ e chi non è”.

È là che conoscerà il “Team Fireball” i suoi colleghi di lavoro, la coraggiosa Tam “orfana” della sua amata nave, Neeku della razza Kadas’sa’ Nikto (citando L’Armata delle Tenebre e ancora prima Ultimatum alla terra) del pianeta Kintan, l’alieno ingenuo dal cuore d’oro, e R1-J5 detto “Bucket” un droide prossimo alla rottamazione, a cui con molta probabilità, BB-8 ruberà lo show.

La squadra competerà nelle corse, contro gli inarrivabili avversari dello Squadrone “Aces” alcuni tra i migliori piloti della Galassia, spinti dalle circostanze, quasi forzatamente a volersi unire alla Resistenza per contrastare il Primo Ordine. Lo stile grafico, che ricorda un anime giapponese, si distanzia molto da quello che abbiamo visto fino ad oggi, e lo scenario politico della Galassia, post dominazione Imperiale, offre lo spunto per mostrare una eco dei tempi che furono mescolati nel design coloratissimo delle astronavi personalizzate dai protagonisti.

Non mancheranno spunti per gli appassionati di costuming: accanto al Capitano Phasma nei trailers compare uno Stormtrooper dall’armatura d’oro. Non mancheranno le citazioni e le vecchie conoscenze, il Generale Organa, o come preferite, sua altezza la Principessa Leia, sembra avere molto spazio. Le premesse perché il giudizio negativo di molti scettici venga meno come era stato per Rebels ci sono tutte non ci resta che aprire la mente alle diverse possibilità che questa “Galassia lontana lontana” può offrirci e lasciare che il tempo faccia il suo corso.