Quando si parla della capacità della fantascienza di predire il futuro si citano tante invenzioni, dalle bombe atomiche di Wells al radar di Hugo Gernsback, o al telefono Star Tac e i comunicatori di Star Trek. Poi spesso la discussione vira sulle invenzioni che la fantascienza non ha previsto – si cita spesso internet e il web, anche se ci sono predizioni simili, che risalgono fino a Mark Twain – e sulle cose che invece ha previsto e non si sono mai realizzate. E qui di solito l'esempio classico sono le auto volanti.

A dire la verità non saprei citare romanzi in cui si parli di auto volanti; ce ne saranno senz'altro, probabilmente non è un dettagli che resti in mente. Anche se probabilmente l'immagine che resta più stampata nella memoria è quella dei Pronipoti (The Jetsons). Ma le conclusioni sono sempre che sarebbe una follia: con i disastri che la gente combina guidando auto che viaggiano solo sul terreno, figurarsi cosa combinerebbero con auto volanti.

Ebbene, le cose cambiano, e a quanto pare anche la previsione più assurda della fantascienza potrebbe realizzarsi, e anche abbastanza presto.

Il fattore che cambia del tutto la scena è l'evoluzione recente dei sistemi di guida autonoma. E a pensarci bene è evidente che, se la guida sul terreno presenta incognite e imprevisti di ogni tipo, che pure i prototipi Google e Tesla affrontano già benissimo, in aria i problemi sarebbero decisamente molti meno.

È Airbus, la grande azienda produttrice di aeroplani europea, che ha fatto l'annuncio. Secondo il CEO dell'azienda, Tom Enders, Airbus potrebbe avere un prototipo funzionante di auto elettrica volante a guida autonoma già entro quest'anno.

Cent'anni fa il trasporto urbano è andato sottoterra, ora abbiamo la possibilità tecnologica di portarlo molto al di sopra della terra ha detto.

Il gigante aerospaziale ha annunciato lo scorso agosto di avere a portata di mano tutte le tecnologie a realizzare piccoli taxi volanti a guida autonoma. Molte delle tecnologie necessarie, come batterie, motori e avionica stanno arrivando ha detto Rodin Lyasoff, il dirigente responsabile del progetto.

Le auto volanti potrebbero ridurre costi delle infrastrutture, inquinamento, incidenti, rendendo le città più verdi e vivibili. L'enorme spinta data alle tecnologie di volo per veicoli piccolissimi – ma sempre meno piccoli – dall'esplosione del fenomeno dei droni, l'evoluzione delle batterie spinta dall'industria automobilistica e la sofisticazione sempre maggiore dei sistemi di guida autonomi sembrano puntare tutti in quella direzione.

E se lo dice Tom Enders di Airbus di certo non è un gioco.