Non si è mai parlato tanto dei Premi Hugo come quest'anno. Ogni autore, ogni editor, chiunque faccia parte del mondo della fantascienza e tenga un blog ci ha tenuto a dire la sua, incluso persino George R.R. Martin.

Per chi si fosse perso la puntate precedenti, il motivo del contendere è che quest'anno i finalisti all'Hugo sono stati monopolizzati da due "liste", chiamate Sad Puppies 3 e Rabid Puppies, che hanno in sostanza occupato tutti i posti disponibili. Particolarmente scorretta in particolare la seconda, proposta da un editor che si fa chiamare Vox Day e che cura una casa editrice che pubblica dalla Finlandia. Day ha imposto a tutto il suo seguito – chiamando al voto anche numerose persone estranee al fandom, che si sono registrate alla convention apposta – di votare un elenco ben preciso di opere (in gran parte edite da lui stesso); il tutto condito con proclami politici di estrema destra.

Connie Willis, alla quale David Gerrold, tra gli (incolpevoli) organizzatori della Worldcon di Spokane dove saranno assegnati questi Hugo, ha declinato l'invito a condurre questa cerimonia, e in un post sul suo blog ne ha spiegato i motivi.

"Quando ho sentito di questa faccenda, mi sono sentita male al pensiero di cosa avevano fatto questi signori e del danno causato" ha scritto la Willis. "Danno causato ai candidati che avrebbero dovuto arrivare in finale e non l'hanno fatto; a quelli che sono stati inseriti nella lista e sono entrati in finale, e sono stati messi davanti alla scelta tra accettare questa cosa o rinunciare alla candidatura; a quelli che sono stati inseriti sulla lista di Vox Day senza saperlo e ora si considerano infangati da questa associazione; e agli Hugo stessi e alla loro reputazione". 

Anche così, Connie Willis avrebbe ugualmente presentato gli Hugo, se non altro per non dare un dispiacere all'amico David Gerrold. Ma poi la polemica è salita di livello: quando molti hanno proposto di votare "nessun premio" nelle categorie monopolizzate dai "Rabid Puppies", Vox Day ha dichiarato che "se in una categoria dovesse vincere "Nessun premio", non ci saranno mai più premi in quella categoria. La spada taglia da entrambi i lati". La minaccia di Vox Day, insomma, è di ripetere ogni anno la bravata compiuta quest'anno, fino a distruggere il premio. "In altre parole" dice la Willis, "il messaggio è che se vogliamo rivedere il nostro prezioso premio dobbiamo fare come dice lui; una minaccia pura e semplice. Tutti coloro che votano hanno ricevuto l'ordine, sotto la minaccia di violenza verso qualcosa che amano, di far vincere storie che sono arrivate in finale in modo disonesto".

A questo punto, dice la Willis, non poteva più tacere. "Mi sono sentita come se mi avessero ordinato di adeguarmi e comportarmi come se fosse una cerimonia degli Hugo come tutte le altre. Non lo farò. Non posso, perché se lo facessi starei collaborando con i loro piani."

Nel frattempo, la lista dei candidati all'Hugo ha subito leggere modifiche. Una delle sei candidature di John C. Wright, il racconto Yes, Virginia, There is a Santa Claus, è stato eliminato per motivi tecnici, al suo posto è entrato il primo degli esclusi, il racconto di Thomas Olde Heuvelt The Day The World Turned Upside Down. Questo nuovo racconto non era né nella lista Sad Puppies né in quella Rabid Puppies, per cui non è escluso che, se non vincerà "Nessun premio", questo racconto possa vincere l'Hugo.

L'altra modifica riguarda l'esclusione di Jon Eno dalla categoria artista, sostituito da Kirk DouPonce. Entrambi erano nella lista Rabid Puppies.

Aggiornamento: anche il romanzo Lines of Departure di Marko Kloos e il racconto Goodnight Stars di Annie Bellet sono stati ritirati dai rispettivi autori. Non è ancora stato comunicato quali titoli verranno inclusi al loro posto.

La 73ma World Science Fiction Convention, denominata Sasquan, si terrà a Spokane, nello stato di Washington, dal 19 al 23 agosto 2015.