Fino a poco tempo fa, un solo titolo occupava costantemente l'attenzione dei media di settore e del pubblico: Star Wars The Force Awakens.

Almeno fino a pochi giorni fa, quando la Fox ha svelato quello che possiamo definire il progetto più ambizioso dell'emittente: riportare in X-Files.

Una miniserie evento in sei episodi, dove il termine Evento viene usato nello stesso modo in cui era stato applicato dalla CBS per Under the Dome e Extant: sulla base del successo (e della disponibilità dei protagonisti), la rete deciderà se portare avanti il ritorno della serie che aveva cambiato le regole del gioco televisivo.

Anche se David Duchovny ha una sua personale opinione: intervistato dal New York Times ha raccontato "Lo definiscono un telefilm di culto, ma non lo era, in realtà era una grande successo. la gente lo chiama di culto per via del tema affrontato."

Inoltre "I tempi sono quelli giusti, se avessimo aspettato ancora la gente avrebbe potuto perdere interesse. Non è come Star Trek, che era partito un po' campy, per poi essere legittimato da JJ Abrams. Noi eravamo già legittimati. Non stiamo cercando di fare la versione 2.0 o 3.0, continueremo a fare lo stesso telefilm."

E continua: "Tutte le cose buone sono buone. Ed è buono lavorare ancora con Chris e Gillian, fare di nuovo questa serie e scoprire cosa abbiamo da raccontare. Sono curioso quanto chiunque altro e entusiasta all'idea che ci sia ancora appetito da parte del pubblico, mi colpisce molto."

Perché ciò che distingue il telefilm è che "Il suo respiro è così ampio e unico e ha così tanto influito sul modo di fare televisione, che sembrerà attuale."

Per quanto riguarda la struttura dei sei episodi: "Avrà sia un arco narrativo che episodi indipendenti. Credo che inizieremo e finiremo con la mitologia principale."

Ma le cose sono cambiate in altri modi: "Se guardo le prime due stagioni penso che non posso più recitare come quel tipo. Sono in grado di fare di più, Gillian è in grado di fare di più. Sarà interessante vedere come riusciranno a mantenere i personaggi fedeli a sé stessi eppure cambiati."

Forse l'aspetto più interessante è come Duchvony vede il suo personaggio: "L'aspetto interessante di Mulder è che è parte delle forze dell'ordine solo nominalmente, perché non ha risolto un caso in nove anni. È il peggiore agente dell'FBI di tutti i tempi."

E risponde laconicamente all'ultima domanda, ovvero se stavolta riuscirà a risolvere un caso: "Spero di no, cambierebbe troppo il telefilm."

Infine, parlando con David Letterman, ha svelato due ritorni dalla serie originale: il direttore dell'FBI Walter Skinner/Mitch Pileggi e il mitico Uomo che fuma, ovvero William B. Davis.