I numeri di 1997: Fuga da New York, suonano davvero strani se letti con occhi moderni: 6 milioni di budget, 25 milioni di incasso nel mondo, una goccia nel mare del cinema odierno dove il minimo consentito è di 140 milioni di dollari e gli incassi devono superare i 400 per potersi definire successi.

Ma Fuga da New York ha qualcosa che ben pochi hanno: lo status di film di culto, senza contare una sua perfezione narrativa e un'atmosfera unica che nei decenni in molti hanno tentato di riproporre.

Diventa così più chiaro come negli anni scorsi ci sia stata una guerra colpi di milioni di dollari da parte delle major per accapparrarsi i diritti cinematografici del film, di proprietà di Studio Canal.

Ora la battaglia è stata vinta dalla Fox, major alla continua ricerca del franchise miliardario, che ha poi affidato al duo di produttori Andrew Rona (Equilibrium, Unknown - Senza identità, ma anche Dracula 2000) e Alex Heineman (Non-Stop, Coraline) insieme proprietari della The Picture Company.

Anche se in passato si erano fatti i nomi di Breck Eisner (La città verrà distrutta all'alba) alla regia e di Gerald Butler nei novelli panni di Jena, quello era il passato, quando la stessa Studio Canal stava pensando di realizzare in proprio il remake.

Oggi non ci sono nomi di alcun genere confermati nei due ruoli, ma almeno un dettaglio importante è andato al suo posto: il grande John Carpenter seguirà il film nei doppi panni di produttore esecutivo e di consulente creativo dell'intero progetto, il che dona la speranza che questo nuovo inizio possa partire con il piede giusto.

Quanto alla trama, fino a poco tempo fa si parlava ripetutamente di un film che volesse raccontare il motivo per cui Manhattan diventava un carcere e un Jena Plissken eroe di guerra che passava rapidamente a essere visto come una minaccia.

Quanto di tutto ciò verrà effettivamente concretizzato è ancora da vedere, ma una cosa è certa: il piano della Fox non è di realizzare un solo film, ma una intera nuova saga.

In attesa delle prossime candidature, passiamo a voi la palla: chi vedreste bene sulla sedia di regista e chi con la mitica benda sull'occhio?