Di fatto essere in finale è già una vittoria, ma il premio ultimo è ben più interessante. Memory 2.0 è uno degli otto corti selezionati nell'ambito del concorso Prototype, lanciato dal sito americano The Escapist, una delle tante testate online del gruppo Defy Media, editore di New York specializzato in contenuti per la fascia di pubblico compresa fra i 14 e i 35 anni. 

Ogni concorrente ha ricevuto ventimila dollari per realizzare il proprio corto e presentarsi in finale. Per cui i due registi e produttori americani Dugan O'Neal e Wilson Bethel potrebbero già ritenersi soddisfatti di quanto fatto sin qui con il loro Memory 2.0, se non fosse che in palio c'è ora un contratto con la New Regency (quelli del Premio Oscar 12 anni schiavo o Noah di Ridley Scott, tanto per citare due titoli recenti) per la produzione di un lungometraggio. 

Memory 2.0 è ambientato in un imprecisato futuro, dove il giovane Henry cerca di tenere in vita i suoi ricordi, e in particolare quelli della sua amata, rivivendoli in una realtà virtuale che però finisce presto per confondersi con la realtà. Fra i film preferiti di O'Neal figura Se mi lasci ti cancello di Michel Gondry, con cui in effetti si può ipotizzare più di un punto di contatto, anche se in questo caso si parla di aggrapparsi ai ricordi anziché tentare di cancellarli. 

"Una storia d'amore in pochi minuti è una vera e propria sfida – commenta Gondry su The Escapist – perché hai bisogno di conquistare il pubblico, farlo affezionare ai personaggi sviluppando la loro storia, il tutto in un contesto fantascientifico, il quale a sua volta deve essere accessibile e credibile con regole interne solide". 

Dunque molta attenzione alla sceneggiatura, sebbene non sia stato trascurato il comparto visivo, anche perché O'Neal si è fatto un nome girando clip musicali per gruppi musicali. Memory 2.0 è stato sviluppato proprio a partire dall'idea alla base del video musicale Will Do, realizzato per la indie band Tv on the Radio (link nelle Risorse in Rete). Ecco dunque il corto, in attesa di capire se il suo destino sarà quello di finire nei cinema di mezzo mondo.