Edizioni Solfanelli ha pubblicato il romanzo I giorni del Quinto Sole (2014, collana Pandora) della poliedrica scrittrice fiorentina Marina Alberghini, che è anche saggista, pittrice, incisore e profonda conoscitrice della storia dei felini.

Il protagonista del romanzo, Carlo Celli, è un archeologo che lavora presso il dipartimento di Archeologia ed Egittologia di Bologna. Pur essendo una persona seria e un gran lavoratore, non è ben visto dalla direttrice del dipartimento, la dottoressa Atanasia Ferrante, la quale gli affida i compiti più ingrati e non perde occasione per fargli delle terribili sfuriate in quanto non è d'accordo con le sue teorie sul continente scomparso di Atlantide. Celli è convinto che esisteva una civiltà molto avanzata prima della civiltà egizia e porta avanti varie altre teorie sul fatto che il nostro pianeta, in un lontanissimo passato, è stato visitato da evoluti extraterrestri che hanno lasciato segnali alla base delle profezie Maya, degli enormi disegni di Nazca (visibili solo dall’alto) e di molto altro.

In un'intervista rilasciata a una giornalista, Celli si è anche inimicato il prestigioso Direttore dei lavori di scavo archelogico, l'egiziano Hosni Mahmoud. Unico suo amico è un geniale astrofisico, Tiziano Ratti, che vive con la madre in un quasi totale isolamento. Durante una campagna di scavi in Egitto, Celli sarà "adottato" da un gatto egiziano, dal pelo raso e dorato, con uno strano disegno sul dorso. Alla vista del gatto il direttore dei lavori egiziano cambia atteggiamento nei confronti di Celli.

Rientrato a Bologna con il gatto egiziano, Celli andrà incontro a una serie di frenetici avvenimenti, in cui saranno coinvolti l'amico Tiziano e una bella ragazza amante degli animali, che si innamora di lui. Il disegno che il gatto egiziano ha sul dorso si rivelerà importante per entrare in contatto con la lontana civiltà extraterrestre, ma prima di arrivare a questo molte avventure attendono Celli e i suoi amici.

Un brano del testo

Sulle pareti tremolavano ombre gigantesche. Scese tremebonda qualche scalino e si trovò al centro della stanza dove, sullo sfondo, le venne incontro, immensa e potente, una grande statua in basalto della Dea felina Sekhmet nella pienezza del suo terrificante splendore. Tra le piccole orecchie spuntava il Disco Solare. Ai piedi della Dea vi era una lampada votiva; su un cofano con i simboli della mummificazione una statua colorata del Dio Anubi. Su tutta la stanza aleggiava una cupa atmosfera di morte. L'effetto era agghiacciante.

L'autrice

Marina Alberghini, fiorentina, è autrice di numerosi saggi fra i quali La notte Incantata, animali d’autore nel Presepio napoletano; All’ombra del gatto nero; Gatti di potere; Un gioiello per il re (Mursia) e numerose biografie pubblicate per Mursia, fra le quali quella di Paul Klee, Suzanne Valadon, Jacopo Bassano, Lewis Carroll, e la prima biografia italiana di Céline, Louis-Ferdinand Céline, gatto randagio, vincitrice del Premio Firenze Fiorino d'oro 2009 per la saggistica. Francesista, ha curato per Mursia la traduzione italiana di opere di Pierre Loti e Théophile Gautier ed è inserita in diverse antologie.

Ha curato e illustrato per Mursia e La Rupe Mutevole le poesie di Rosella Mancini, Nicoletta Nuzzo e Albarosa Sisca. Per Stampa Alternativa ha pubblicato La Fortuna è un gatto nero. I poeti cantautori del cabaret Chat Noir di Montmartre. Per Rupe Mutevole ha pubblicato la prima biografia di Paul Léautaud, Il gatto Miton.

È membro della Società d’Etudes céliniennes, Presidente dell'Accademia dei Gatti Magici, consigliere e membro degli Artisti Fiesolani. È inserita nel Dizionario delle Scrittrici Toscane del Novecento a cura dell'Università di Firenze e nel Dictionnaire des amoureux de Céline.

Ha vinto il Premio Internazionale Gatti Magici per la Letteratura 1998, il Premio Bajocco 2003 per la Letteratura e il Premio Firenze Fiorino d’oro 2009 per la saggistica.

Vive a Fiesole con 13 gatti e 1 cane.

La quarta di copertina

Un gatto misterioso scovato in Egitto, un archeologo fantasioso, un’affascinante e coraggiosa animalista, un astrofisico geniale, una eccentrica egittologa detective in pensione, una mappa stellare, un delitto impossibile, una scoperta rivoluzionaria...

Questo e altro in una storia avvincente e brillante dove magia, amore e mistero si intrecciano con le agghiaccianti rivelazioni Precolombiane e le ultime sensazionali scoperte di astrofisica e di paleoarcheologia.

Un viaggio che ci conduce tra Bologna, Deir el-Bahari in Egitto, l’osservatorio astronomico di Arecibo e il regno del re Maya Pacal, dove troveranno risposta le domande che l’Umanità si pone dalla notte dei tempi: l’esistenza di Dio e il senso della nostra presenza nel Cosmo, con la scoperta che non siamo soli nell’Universo.

Marina Alberghini, I giorni del Quinto Sole (2014)

Edizioni Solfanelli, collana Pandora 35, pagg. 193, euro 15,00