Un tumore all'esofago si è portato via, a settantasette anni, Glen A. Larson, leggenda della tv seriale americana degli anni settanta e ottanta.

Entrato nel mondo dello spettacolo come cantante, ben presto si interessa all'attività di produzione delle serie tv. Lavora alla serie Il fuggitivo e a L'uomo da sei milioni di dollari come produttore esecutivo. Nel 1976 produce Quincy, che andrà avanti fino al 1983,

Alla fine degli anni settanta, dopo il successo cinematografico di Star Wars, ottiene l'enorme budget di un milione di dollari per portare in televisione il progetto al quale lavorava da un decennio, Adama's Ark, una serie che avrebbe dovuto portare in chiave fantascientifica molti concetti della fede mormone praticata da Larson. Reintitolata Galactica, prima di andare in onda la serie cambierà ancora titolo per incorportare la parola "star" (richiamando quindi in modo più evidente Guerre stellari) diventando così Battlestar Galactica.

A Galactica segue un'altra serie di fantascienza, Buck Rogers in the 25th Century. Nel 1980 parte quella che sarà la sua serie di maggior successo, Magnum P.I., otto stagioni.

Nel 1982 tornerà in qualche modo alla fantascienza con Supercar (The Knight Rider) e ancora negli anni successivi con serie simili ma di scarso successo come Manimal e Automan.

Quando nel 2003 la Universal incaricherà Ron Moore di produrre una nuova versione di Battlestar Galactica Larson, sebbene citato nei credits, non verrà coinvolto in nessun modo, anzi, criticherà aspramente alcune scelte della nuova serie. Negli anni successivi Larson collaborerà con Bryan Singer su un progetto di remake per il cinema, ma al momento il progetto sembra fermo.

Benché criticato - tra gli altri anche da Harlan Ellison, che ha coniato il termine "Glenlarsenite" per indicare la tendenza a fare serie tv fortemente ispirate a film di successo - Larson è certamente nel novero dei produttori che hanno maggiormente contribuito alla storia della televisione negli anni Settanta e Ottanta.