Sulle pagine di Urania viene ospitato nuovamente l'inglese Charles Sheffield, rappresentante della nutrita schiera di scienziati che si divertono scrivendo fantascienza nonché esponente di punta della fantascienza tecnologica sorta negli anni ottanta.

Nelle sue opere la verosimiglianza scientifica e lo spazio esterno sono punti centrali, dai quali si dipanano storie avventurose, piene di colpi di scena, di misteri e combattimenti.

Nella sua nutrita produzione spicca la pentalogia "heritage", ambientata diverse centinaia di anni nel futuro, quando l'uomo ha colonizzato una buona parte della galassia, entrando in contatto con diverse specie senzienti.

L'esplorazione dello spazio ha permesso la scoperta di una serie di incredibili manufatti, opera di una misteriosa razza apparentemente scomparsa, gli Artefici.

Ogni romanzo della serie è incentrato sulla scoperta e l'esplorazione di uno o più artefatti, ognuno dei quali getta nuova luce sui suoi costruttori.

Anche se scenario e personaggi sono comuni a tutti i romanzi della serie questi possono essere letti tranquillamente in modo indipendente.

Questo rende più comprensibile la pubblicazione di Un mondo per gli artefici (Divergence, 1990), cronologicamente il secondo, dopo aver pubblicato il primo e il quarto romanzo, rispettivamente Quake, pianeta proibito (Summertide, 1990) e Punto di convergenza (Convergence, 1997).

Meno comprensibile che siano passati ventiquattro anni tra a prima e la terza pubblicazione, come amante della fantascienza archeologica spero di non dover aspettare altrettanto per i prossimi due. 

La quarta di copertina

Civiltà antichissime, reperti che tornano alla luce dopo millenni, manufatti sepolti sotto strati di sabbie o di lava sono un tema prediletto dell’immaginazione fin da quando, nel 1748, re Carlo III avviò sistematicamente gli scavi di Pompei. La fantascienza di ambiente planetario eredita questa tradizione spostandola su un piano ipertecnologico, ed eccoci arrivati su Quake (un pianeta già visitato dai lettori di “Urania” nel n. 1274). La razza degli Artefici nasconde i suoi segreti lassù ed è per questo che una delegazione umana ed extraumana ha cercato a lungo di approdarvi. Ma se per Darya Lang si tratta soprattuto di una sfida intellettuale, per altri il mistero può nascondere insidie letali. Infatti i guai cominciano – per umani ed extraumani – non quando l’enigma è ancora insoluto e gli scavi sono a rischio soltanto di una cattiva amministrazione, ma quando i manufatti svelano, poco a poco, la loro vera funzione di trappole nello spazio…

L'autore

Charles Sheffield Fisico e matematico inglese vissuto a lungo negli Stati Uniti, è nato nel 1935 ed è morto nel 2002. Alcuni suoi romanzi sono ambientati nel cosiddetto “Heritage Universe”: Quake pianeta proibito ha inaugurato la sequenza nel 1990, seguito dal presente Divergence (1991). Ugualmente noti Memoria impossibile (1995) e Le sfere del cielo (2001), tutti pubblicati su “Urania”.

Charles Sheffield, Un mondo per gli artefici (Divergence, 1991), traduzione di Annarita Guarnieri, Mondadori, collana Urania 1606, pagg. 290, euro 4,90