In rete se ne parla da parecchio tempo, ora Project Arbiter è finalmente realtà. Si tratta di un corto realizzato negli Stati Uniti che abbraccia vari generi e sotto-generi: fantascienza, storia alternativa, spionaggio, thriller, guerra. Circa venti minuti la sua durata. Essendo un fan made film con qualche sponsor, ma fondamentalmente autofinanziato, ci sono voluti anni per arrivare al prodotto finale. In lavorazione dal 2010, il corto è stato poi oggetto di una lunga fase di post-produzione al termine delle riprese nel 2012, per poi vedere la luce nel corso del 2013. E circa due mesi fa è stato pubblicato nella sua interezza su Youtube. 

Di cosa parla Project Arbiter? Siamo nel 1943. Le sorti della Seconda Guerra Mondiale iniziano a pendere a sfavore dei nazisti e dei loro alleati, ma qualcosa sta succedendo dietro le linee nemiche, nel Nord Europa, in una villa fuorimano al confine con la Polonia. Un gruppo di soldati scelti della forze speciali, fra cui il Capitano Joseph Colburn (Alexis Cassar, ovvero Agent Ryan in 24) viene spedito in missione per scoprire cosa stanno tramando i nazisti. Essendo un’impresa ad altissimo rischio, il capitano viene dotato di una speciale armatura, un prototipo in grado di creare una temporanea invisibilità. La missione si mette subito male, perché l'aereo viene individuato e abbattuto. Colburn riesce a paracadutarsi, ma da quel momento in poi sarà solo. E nella villa c’è una brutta sorpresa. Qualcosa che potrebbe rovesciare le sorti della guerra? 

Ideato e prodotto nel tempo libero da Michael Chance, produttore ed editor americano, Project Arbiter ha suscitato gli entusiasmi della rete fin da quando sono apparsi i primi trailer. Il sito Screenrant all'epoca ha persino tirato in ballo Neil Blomkamp e il suo District 9, augurandosi che Project Arbiter potesse godere dello stesso successo per trasformarsi in un lungometraggio. 

E il momento per capire se ciò accadrà è adesso. Nelle intenzioni di Chance, la storia si dovrebbe sviluppare quantomeno in una miniserie, qualora si trovassero i fondi. Ecco dunque Project Arbiter, a voi il giudizio se la storia in sé merita o meno di crescere.