A qualcuno la quarta stagione di The Walking Dead è piaciuta, a qualcuno non è piaciuta, a qualcuno è piaciuto il finale e qualcuno è rimasto deluso. Resta il fatto che la serie di zombie per definizione rimane un fenomeno seguito e chiacchierato e che le speculazioni su quale sia la situazione dei nostri "eroi" e su cosa li aspetti fra quasi un anno nella quinta stagione abbondano.

Anche per questo il creatore della serie a fumetti, da cui è tratto il telefilm, e produttore della serie televisiva, Robert Kirkman, ha rilasciato un'intervista al sito TVLine condividendo qualche preziosa informazione e aggiungendo qualche commento su cosa sia successo quest'anno e perché sia successo.

Naturalmente il resto nella news contiene spoiler, quindi se non volete sapere nulla del prossimo anno di TWD, non proseguite oltre.

Alla domanda se gli abitanti di Terminus siano cannibali, Kirkman ha risposto (ridendo) che non può confermare o negare, ma che si tratta di una possibilità. La risposta, però, arriverà molto velocemente all'inizio della quinta stagione. Così come è una possibilità che i personaggi finora non avvistati a Terminus (Tyreese e Carol) facciano parte della grigliata di benvenuto.

A parte gli scherzi, Kirkman ha ribadito che il destino dei quattro (aggiungendo Beth e Judith) verrà svelato quasi subito, ma che la scelta è stata di non mostrare tutte le carte fin da adesso.

Terminus è molto differente da Woodbury, dove la gente cercava la normalità e così, almeno all'apparenza, il loro leader. Terminus è popolato da persone che si comportano in maniera differente da tutto quello che si conosceva in precedenza. E saranno molto più pericolosi. Kirkman rimane sul vago, anche se le prove sembrano ormai inequivocabili.

Kirkman ha poi parlato della difficile scena in cui Carl viene quasi violentato. "Quando scrissi la sceneggiatura del fumetto, descrivendo la scena per il disegnatore Charles Adland, specificai che malgrado Carl fosse sdraiato e il tizio si fosse calato i pantaloni, che non ci sarebbe stata la violenza.

Però preparando la scena per il telefilm dovevo considerare di dare un tocco di realismo alla cosa, mostrare le cose che potrebbero accadere dopo il crollo della civiltà. Non è che possiamo ignorare le bassezze umane in certe situazioni, cose che, purtroppo, accadono. Certo si tratta di rimanere sul confine tra essere troppo realistici e troppo morbosi. Credo che siamo arrivati al limite, ma senza superarlo."

Le scene in flashback con Hershel, ha spiegato Kirkman, servivano a mostrare che l'intera stagione era una storia unica, la storia di Rick nella sua evoluzione in una versione più oscura di se stesso. Si è partiti dall'influenza di Hershel e dall'importanza del suo personaggio per arrivare a mostrare come sia diventato Rick di cosa si sia perso e che strada lo aspetti.

Non ci sono stati morti eccellenti nella seconda metà della stagione anche per non cadere in un cliché, per non associare un finale di stagione a una morte obbligatoria. Anzi, ha spiegato Kirkman, in questo modo pensiamo di aver tenuto gli spettatori sulle spine e di aver fatto quello che meno si aspettavano. Comunque le morti nella serie sono sempre state legate alla storia in evoluzione e non ne hai sempre bisogno per far evolvere la storia.

Da segnale, infine, che tre attori finora in ruoli considerati secondari: Andrew J. West (che interpreta Gareth, il leader di Terminus), Alanna Masterson (Tara) e Christian Serratos (Rosita) sono stati promossi ad attori principali per la quinta stagione. Anche queste promozioni sono indizi per quello che ci aspetta il prossimo autunno.