Per diversi anni Allen Mulherrin Steele è stato una presenza costante sulle pagine di Urania: tra il 1995 e il 2001 ben sei romanzi (oltre a diversi racconti) vi sono stati ospitati.

Poi l'autore, epigone della lunga serie di scrittori di fantascienza hard, ha avuto un periodo di oblio interrotto da un solitario racconto nel 2007 sino a un rinnovato interesse: il 2010 ha visto un volume contenente due racconti lunghi vincitori del Premio Hugo, pubblicati da Delos Books: La morte di Capitan Futuro (The Death of Captain Future, 1995) e Dove gli angeli non osano avventurarsi (...Where Angels Fear to Tread, 1997).

L'anno successivo due opere mai pubblicate nel nostro paese, il racconto L'imperatore di Marte (The Emperor of Mars, 2010), apparso su Robot 64 e vincitore del premio Hugo per il miglior racconto del 2011, e un romanzo pubblicato da Urania, Galassia nemica (Galaxy Blues, 2008).

Quest'opera apparteneva a una serie detta Coyote, dal nome di un satellite orbitante attorno a un grande e lontano pianeta, e lasciava sperare nella pubblicazione di altri romanzi della saga.

Invece per due anni silenzio assoluto, poi il gradito ritorno con il primo romanzo della serie, Coyote, una solida opera di avventura spaziale per la gioia degli appassionati del genere.

La quarta di copertina

La luna maggiore del pianeta Orso, nel sistema 47 Ursae Majoris, ha il poco simpatico nome di Coyote, un animale decisamente infido. Eppure si presenta come un mondo ideale, ricco di una flora e una fauna interessantissime, tanto che l’autore, l’americano Allen Steele, ha potuto ambientarvi una lunga e popolare serie di romanzi. Questo è il primo e ci riporta alle origini della serie, quando l’astronave Alabama, rubata a un’odiosa dittatura terrestre e governata dai ribelli, comincia il suo viaggio a due decimi della velocità della luce, impiegando ben duecentotrent’anni per raggiungere la sua meta. Le sorprese cominciano al risveglio dalla biostasi, quando i membri dell’equipaggio si imbattono nel primo indovinello: il romanzo epico, i “murales” e il misterioso messaggio che Leslie Gillis – un compagno di viaggio risvegliatosi prima del tempo – ha disseminato nella nave come una folle traccia.

L'autore

Allen Steele, nato nel 1958 a Nashville, in Tennessee, ha vinto il premio Hugo nel 1996 e 1997 con due celebri space opera, La morte di Capitan Futuro e Where Angels Fear to Tread. Urania ha pubblicato molti suoi popolari romanzi: Discesa sulla Luna (n. 1270), La fortezza sulla Luna (n. 1298), 2049 Contea di Clarke (n. 1321), L’ultimo giorno di William Tucker (n. 1343), Orbita Olympus (n. 1386), L’universo sul fondo (n. 1411) e Galassia nemica (n. 1566).

Coyote, di Allen M. Steele, Mondadori Editore, collana Urania n. 1602, pag.  294 traduzione Fabio Feminò, euro 4,90.