Nonostante la fantascienza sia stata, e sia tuttora, un po' bistrattata come genere letterario e come forma di racconto, resta il fatto evidente a chiunque che le sue suggestioni abbiano largamente influenzato tutti gli altri media. Al di là dei blockbuster cinematografici, buoni per fare cassetta e ogni tanto anche dignitosi, dalla televisione alla pubblicità, dalla ricerca scientifica alla tecnologia, dall'arte grafica al linguaggio comune (chi non ha mai detto almeno una volta: "Ho visto cose che voi umani..."), temi e visioni sci-fi imperversano ormai ovunque, con buona pace di coloro che la considerano "solo fantascienza".

Stessa cosa vale anche per la musica moderna, che dalla nascita del rock degli anni Cinquanta in poi ha assorbito immagini e visioni dello spazio profondo, degli alieni e dei mostri, di grandi astronavi e robot prodigiosi, per tradurre tutto in suggestioni sonore e in testi di canzoni che a volte sono delle vere e proprie short story. E allora perché non tentare una classifica degli album che nel corso dei decenni si sono distinti per il loro contenuto ad alto tasso fantascientifico? Se lo sono chiesti i redattori di Consequence of Sound (consequenceofsound.net), interessante sito dedicato alla musica a trecentosessanta gradi. Ed ecco la classifica dei venti migliori dischi che ne è uscita, a partire dalla ventesima posizione:

20 - Misfits, Walk Among Us: band americana del New Jersey dedita all'heavy metal e all'horror punk, che nel 1982 sforna un album influenzato dalle atmosfere dei b-movie degli anni Cinquanta come Marte distruggerà la Terra e La Terra contro i dischi volanti, richiamate anche sulla copertina. Il singolo Night of the living dead è "vagamente" ispirato al capolavoro di George A. Romero;

19 - Iron Maiden, Somewhere in time: la band britannica capitanata da Bruce Dickinson rilascia nel 1986 un quasi concept album, basato sul tema del viaggio nel tempo e nello spazio. Tra i pezzi più interessanti Caught somewhere in time, ispirato a un immaginario viaggio nel tempo, e Stranger in a strange land, che richiama volutamente il titolo di uno dei più famosi romanzi di Robert A. Heinlein. La copertina dell'album poi, disegnata da Derek Riggs e ambientata in una città in stile Blade Runner, è un vero compendio di citazioni fantascientifiche;

18 - Goldfrapp, Black Cherry: duo londinese di musica elettronica formatosi nel 1999, i Goldfrapp producono nel 2003 il loro secondo disco, ispirato da atmosfere elettropop e glam rock. Suggestioni tecnologiche e scientifiche, stati allucinatori e sensualità a pacchi, soprattutto in singoli come Twist e Strict Machine;

17 - Gorillaz, Plastich Beach: mitica band britannica fondata dall'ex frontman dei Blur, e caratterizzata da presentarsi in video solo sotto forma di cartoni animati. Il loro terzo disco, uscito nel 2010, è un concept ispirato a un mondo futuristico a base di plastica, che invade ogni cosa. Tra i singoli più ispirati, Stylo e On Melancholy Hill;

16 - Electric Light Orchestra, Time: direttamente da Birmingham arriva questo gruppo che per anni ha incarnato il meglio del rock melodico inglese. Nel 1981 arriva questo concept album che narra le vicende di un uomo dei nostri giorni catapultato nell'anno 2095, e del suo tentativo di adattarsi al futuro;

15 - The Byrds, Fifth Dimension: gruppo folk rock californiano fondato tra gli altri da David Crosby nel lontanissimo 1964. Due anni dopo sforna questo disco piuttosto sperimentale, influenzato da atmosfere psichedeliche e che racconta, in modo semiserio, della possibilità di vita extraterrestre e della relatività einsteniana vista come un fantastico trip a base di LSD;

14 - Björk, Homogenic: l'istrionica artista islandese sforna nel 1997 un album dedicato alla sua Islanda, e alla contrapposizione tra natura estrema e alta tecnologia che contraddistingue, secondo lei, il paese. Tra i singoli merita attenzione All is full of love, accompagnato da un video altamente fantascientifico a base di umanissimi androidi;

13 - Air, Moon Safari: duo francese di rock elettronico, che in occasione del decimo anniversario rilascia un album fortemente influenzato dalla tendenze futuristiche del progressive rock, incarnato ai bei tempi soprattutto dai Pink Floyd;

12 - The Mars Volta, De-Loused in the Comatorium: rock band proveniente da El Paso, e che la fantascienza ce l'ha direttamente nel nome, rilascia nel 2003 il suo concept album di debutto, un disco oscuro e psichedelico scritto come una speculative fiction;

11 - Thomas Dolby, The Golden Age of Wireless; eclettico produttore e musicista inglese, mostra nel suo album di debutto tutta la sua passione per l'alta tecnologia. Il singolo She blinded me with science è un divertente gioco di parole su come sia facile confondere il prossimo;

10 - OutKast, ATLiens; con il suo secondo disco del 1996, il gruppo hip hop proveniente dalla Georgia usa ampiamente sonorità spaziali per raccontare storie a base di riflessioni introspettive e possibilità di vita extraterrestre, espresse nel singolo omonimo;

9 - The Flaming Lips, Yoshimi Battles the Pink Robots; rock band proveniente dall'Oklahoma e ispirata al più classico degli space rock. Nel 2002 sfornano un album intriso di fantascienza e robot curiosamente rosa, che i fan mostrano di apprezzare;

8 - Janelle Monáe, The ArchAndroid; giovane artista americana di r&b e soul, per il suo cd di debutto del 2010 sceglie di proseguire il concept iniziato con l'EP del 2007 Metropolis: Suite I, in cui racconta la storia di un'androide del 2719. Fantascienza con elementi estetici di afrofuturismo, e collaborazioni importanti;

7 - Parliament, Mothership Connection; gruppo funk attivo dalla fine degli anni sessanta, e che nel corso degli anni ha incluso praticamente tutti i grandi nomi del funk e del blues americano. Nel 1975 lancia questo concept album ispirato in modo molto goliardico alla saga di Star Trek, con un equipaggio interamente di colore che se la spassa nello spazio profondo;

6 - Rush, 2112; band canadese fondata nel 1968, e che sette anni più tardi realizza un disco distopico, ambientato nell'anno 2112. All'epoca fu un grande successo, e il singolo The Twilight Zone dice chiaramente a cosa si erano ispirati i musicisti;

5 - Kraftwerk, The Man-Machine; nel 1978 la pop band elettronica tedesca rilascia il suo settimo album di inediti, tutto computer e sintetizzatori digitali per le voci (vocoder). I singoli rilasciati, The Robots, Spacelab e Metropolis parlano da soli;

4 - Daft Punk, Discovery: a dire il vero quasi l'intera produzione del duo di musicisti e dj francesi è incentrata su temi fantascientifici (ultima in ordine di tempo la colonna sonora di Tron: Legacy). Questo cd del 2001 è entrato nella storia del pop elettronico per essere nato dalla collaborazione con il progetto Interstella 5555, anime del mitico Leiji Matsumoto;

3 - Pink Floyd, The Dark Side of the Moon: e qui si entra direttamente nella storia del rock. Pur non essendo fantascientifico in senso stretto, il senso "cosmico" della musica di Dave Gilmour e soci permea l'intero disco, uscito nel 1973, rendendolo un'esperienza musicale che influenzerà i musicisti di mezzo mondo per decenni;

2 - David Bowie, The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars; poteva mancare quello che è considerato ancora il miglior album dell'artista di Brixton, nonché uno dei migliori dischi della storia del rock? Concept album uscito nel 1972 dedicato al personaggio di una rock star che entra in contatto con forme di vita aliene, è ancora presente nella memoria con singoli come Starman e Ziggy Stardust;

1 - Radiohead, Kid A; dopo il successo planetario di OK Computer, la band britannica guidata dal carismatico Thom Yorke sforna nel 2001 questo cd estremamente sperimentale, pieno di suoni e strumenti particolari come l'Onde Martenot, senza singoli a lanciarlo. Quasi un gesto fatto per riaffermare la propria indipendenza di musicisti, dopo l'ipercommercialità del disco precedente. Un disco fantascientifico nella sua stessa essenza, più che nei contenuti, come se volesse provenire da un altro pianeta; oppure fuggire, su un altro pianeta.

Come tutte le classifiche, anche questa è soggettiva e criticabile; ognuno avrà un proprio disco che ha eletto a colonna sonora dei migliori romanzi sci fi che ha avuto per le mani. La storia della musica è piena di ottimi album a tema, e come sempre il gioco è quello di immaginare cosa potrà mai descrivere meglio il futuro, in termini di riff di chitarra e giri di basso.