Giampietro Stocco è uno scrittore caratterizzato da due peculiarità. La prima è che è un vero e proprio maestro della storia alternativa, un sottogenere della fantascienza che ha avuto grandi maestri americani come Philip Dick, Harry Turtledove, Robert Harris, ma che ha avuto grande diffusione in Italia nell'ultimo decennio. Quasi tutta l'opera fantastica di Stocco parte dal cambiamento di un dettaglio del passato che muta completamente la storia dei secoli successivi.

L'altra caratteristica è il nomadismo editoriale: dopo i primi due romanzi usciti da Frilli Stocco è riuscito a trovare per ogni romanzo successivo un editore diverso - Delos Books, Chinaski, Bietti, 0111, Edizioni Scudo - impresa che, considerando quanto sia difficile oggi trovare editori, ha dello straordinario. 

Questo nuovo La corona perduta, già edito tempo fa a tiratura limitata da Edizioni Scudo, esce ora da Cordero, giovane e intraprendente editore genovese che si è già fatto notare nella fantascienza con l'antologia Sognavamo macchine volanti.

La quarta di copertina

La corona perduta è un romanzo di storia alternativa che parte dal presupposto che Napoleone Bonaparte sia stato ucciso durante la Campagna d'Italia nel 1796. La conseguenza è che la Rivoluzione Francese fallisce e il mondo viene congelato all'assetto che aveva nel 1789. Risultato, sopravvivono tutte le monarchie storiche, e, dettaglio non da poco, anche la Repubblica di Genova, che nella nostra linea temporale invece finirà in mano piemontese e lì rimarrà, scivolando nel Regno d'Italia. Se l'ucronia è per parte sua il regno del possibile, quell'arte di inventare la storia partendo dall'effetto farfalla, i grandi movimenti suscitati dai singoli eventi, Genova che rimane indipendente provoca una conseguenza importantissima: la Repubblica, nel romanzo di Giampietro Stocco, è al centro di una complessa rete diplomatica internazionale, e medierà in un conflitto di portata mondiale. Sì, perché nel mondo immaginato da Stocco, la Francia è solo un'espressione geografica, spartita tra la Spagna, superpotenza mondiale, e la Gran Bretagna. Personaggi storici e immaginari si susseguono con ritmo frenetico, dal protagonista Gian Filippo Spinola, a metà tra il marchese del Grillo e l'agente 007, dal papa Giulio IV a doppia faccia con i suoi tormenti personali e l'addestramento paramilitare, dal re d'Inghilterra Guglielmo IV – indovinate chi è – e al suo insolito staff, fino all'Imperatore iberico tra i sogni di gloria e la cupezza da Controriforma.

Un caleidoscopio di invenzioni che dalla fantasia diventata storia si dipanano verso la fantascienza. Perché ovviamente, anche la tecnica e l'industria si sono sviluppate in modo diverso, visto che il mondo è rimasto in mano ai nobili. Ma non per molto. Altri protagonisti si stanno affacciando alla ribalta e il mondo de La Corona Perduta è lungi dall'essere statico. Capovolgimenti di fronte, scenari di guerra, operazioni di intelligence e di servizi segreti. Tutto si dipana intorno a una Genova familiare e insieme diversa, in un'Italia ancora divisa, ma dove i sogni di unificazione prendono comunque corpo intorno a un progetto ambizioso. Compito dell'autore, portarci sull'onda dello tsunami fino a renderci familiare un contesto completamente diverso da quello cui siamo abituati. Con un finale che sorprenderà.

L'autore

Giampietro Stocco è nato a Roma nel 1961. Laureato in Scienze Politiche, ha studiato e lavorato in Danimarca per alcuni anni. Giornalista professionista in RAI dal 1991, è stato al GR2 e attualmente lavora nella sede regionale per la Liguria di Genova, la città dove risiede. Ha pubblicato sette romanzi: le ucronie Nero Italiano (2003) e il sequel Dea del Caos (2005), entrambi per i Fratelli Frilli Editori, Figlio della Schiera (Chinaski, 2007), Dalle mie ceneri (Delos Books, 2008), Nuovo mondo (Bietti, 2010), Dolly (0111, 2012) e questo La corona perduta.

Da Dea del Caos il regista Lorenzo Costa ha tratto un adattamento per il palcoscenico che è stato messo in scena dal Teatro Garage di Genova nel 2006 e nel 2007. Nel 2005 l'autore si è classificato settimo nella graduatoria finale del premio Lovecraft, e infine, con il racconto L'Ospite, ha vinto l'edizione 2006 del premio Alien. Il suo blog è all'indirizzo ucronicamente.wordpress.com.

Giampietro Stocco, La corona perduta (Cordero, 2013), Euro 15,00.