Negli ultimi anni gli spunti per i film (e i romanzi) che si usava definire di "fantapolitica" sembravano essere venuti meno, ma nei decenni passati era un genere che ha avuto una certa fortuna, soprattutto grazie alla contrapposizione dei due blocchi di superpotenze durante la Guerra Fredda.

Il più famoso è certamente Il Dottor Stranamore di Stanley Kubrick (Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb - del 1963), ma non mancano altri esempi.

Dato che proprio questo mese Urania ospita il romanzo di Mordecai Roshwald dal titolo Apocalisse tascabile (in cui qualcuno si impossessa di un sottomarino armato di missili atomici) e che recentemente lo scrittore Charles Stross nel suo blog, ha invitato a ringraziare Stanislav Yevgrafovich Petrov, l'ufficiale russo che nel 1983, durante la crisi seguita all'abbattimento di un aereo sudcoreano da parte dell'Unione Sovietica, non schiacciò il pulsante anche se il computer gli stava dicendo che erano stati lanciati dei missili nucleari americani contro di loro (e si trattava di un problema del computer e lui poi venne messo a riposo per ringraziamento di non aver seguito le procedure militari!), ecco due trailer di film della Guerra Fredda rigorosamente in bianco e nero (poi ci sarebbero anche le dichiarazioni di una certa candidata alla vicepresidenza, ma  facciamo finta di nulla).

Il primo è Stato d'allarme (The Bedford Incident) film di James B. Harris del 1965 con Richard Widmark e Sidney Poitier (tratto da un romanzo di Mark Rascovich), in cui un cacciatorpedinere statunitense e un sottomarino russo si affrontano nelle acque della Groenlandia (volutamente riproponendo Moby Dick).

Il secondo è A prova d'errore (Fail-Safe) film di Sidney Lumet del 1964 con Henry Fonda e Walter Matthau (tratto da un romanzo di Eugene Burdick e Harvey Wheeler), in cui un segnale errato fa partire dei bombardieri strategici verso l'Unione Sovietica senza che nessuno riesca a fermarli.