Gli Emmy Awards sono i premi televisivi più prestigiosi ed importanti del pianeta, una sorta di equivalente televisivo di quello che rappresentano gli Oscar per il cinema. Il 26 giugno sono stati annunciati i 20 semifinalisti per quelle che sono le due categorie principali: Outstanding Drama e Outstanding Comedy.

Nella prima categoria, che è quella che ci interessa da vicino, figurano i seguenti programmi: Boston Legal, Damages, Dexter, Friday Night Lights, Grey’s Anatomy, House, Lost, Mad Men,The Tudors e The Wire.

Balzano subito agli occhi ai fan della fantascienza l'assenza di almeno due programmi molto amati dagli appassionati del genere: Battlestar Galactica e Heroes.

Se per il secondo si può anche parlare di un esclusione per certi versi motivata da una debole seconda stagione che ha purtroppo scrostato molto dell'appeal alla creatura di Tim Kring, le ragioni che vedono nuovamente esclusa dal lotto finale Battlestar Galactica ci sembrano francamente incomprensbili. Ricordo infatti che il periodo di valutazione delle serie per la nomination all'Emmy arrivava sino al 31 maggio e quindi comprendava nella quasi totalità la trasmissione della splendida 4 stagione vista sinora.

L'assenza di Galactica dal lotto finale pesa molto considerando la presenza tra i finalisti di qualche serial medico-legale di oggettiva scarsa qualità.

Si tratta forse di un vero ostracismo, di una sorta di ghetto della fantascienza dove il destino delle serie di genere è quello di rastrellare forse qualche premio minore o tecnico, un po' come accade per gli Oscar del cinema?

David Weddle (a sinistra) alla premiazione dei Saturn Awards con Katee Sackhoff (al centro) e Edward James Olmos (a destra)
David Weddle (a sinistra) alla premiazione dei Saturn Awards con Katee Sackhoff (al centro) e Edward James Olmos (a destra)

A giudicare dalle forti affermazioni rilasciate da David Weddle, che è uno dei produttori e autori di Galactica, alla SyFy Radio sembrerebbe proprio di si.

"Galactica è nel ghetto Sci Fi" dice il buon David "Siamo una serie di fantascienza e la stragrande maggioranza dei votanti non comprende lo show o non lo ha nemmeno visto".

Poi continua con una considerazione amara e interessante: "Penso che saremo ricordati e visti per molte decadi a venire quando un sacco di vincitori di Emmy dei giorni nostri saranno dimenticati".

E rileggendo la lista dei vincitori degli anni passati mi è francamente impossibile dargli torto.

Sembrerebbe quindi che televisivamente parlando l'unico che riesca a trascinare con successo fuori dal ghetto la fantascienza allo stato delle cose sia solo J.J. Abrams con il suo Lost presente pure quest'anno a tenere alta la bandiera del genere tra i finalisti degli Emmy e con un Fringe in arrivo che prima ancora di partire ha già incassato una raccolta pubblicitaria del 40% superiore rispetto ai programmi di fascia, e parliamo della Fox, un colosso mica da ridere.