Secondo una notizia apparsa su The Hollywood Reporter qualche giorno fa, e ripresa subito da vari siti che si occupano di comics, tra cui Newsarama.com, la 20th Century Fox avrebbe iniziato una battaglia legale sui diritti del film Watchmen. La Fox contesta alla Warner Bros. proprio il diritto di poter produrre e distribuire un’opera basata sulla graphic novel realizzata nel 1986 da Alan Moore e Dave Gibbons e di essere invece lei la detentrice originale dei copyright.

La Fox afferma di aver acquistato tra il 1986 e il 1990 tutti i diritti cinematografici dell’opera (che nella sua forma originale era una mini serie di 12 numeri) e di aver successivamente trasmesso i diritti di un primo film alla società Largo International. Dopo il fallimento della Largo, i diritti sarebbero passati al produttore Lawrence Gordon, con la promessa di pagare alla Fox quanto dovuto nel caso in cui il film venisse sviluppato da altri. Nel 1996 Gordon e Warner Bros si sarebbero accordati sulla produzione, ma senza pagare la Fox (e senza neppure avvertirla ufficialmente).

Tutto questo senza dimenticare le altre traversie del film: Alan Moore che decide di non scrivere la sceneggiatura, una prima versione che prevedeva grossi cambiamenti alla storia e al finale (con le conseguenti polemiche), una fase che prevedeva Terry Gilliam alla regia e Arnold Schwarzenegger nel cast, e poi un lungo periodo nel limbo in cui gli unici sviluppi erano le voci di quale studio cinematografico era intenzionato a portare avanti il progetto.

Attualmente il film è in produzione a Vancouver (Canada) ed è diretto da Zack Snyder, il regista di 300. La data della prima era finora stata fissata per il 6 marzo 2009, ma a questo punto è lecito pensare che potrebbero esserci delle variazioni se non verrà raggiunto un accordo.

La miniserie a fumetti di 12 albi, scritta da Alan Moore e disegnata da Dave Gibbons (entrambi inglesi), venne pubblicata originalmente a partire dal 1986 dalla DC Comics. La successiva versione in volume della graphic novel, che ha vinto un Premio Hugo nel 1988, rimane una delle opere a fumetti più ristampate e acclamate di sempre. Il suo pregio maggiore è sempre stato quello di presentare i supereroi protagonisti nel loro aspetto e nella loro vulnerabilità quotidiana, rivoluzionando il modo in cui era trattao il media fino a quel momento. La storia è ambientata in un’America alternativa dove i supereroi sono guardati a vista dal governo e gli USA sono perennemente ai ferri corti con l’Unione Sovietica.