I primi dodici numeri di uno dei migliori fumetti d'inizio secolo, rilegati in un unico volume formato extra-large.

Quando alla fine degli anni '90 Warren Ellis cominciò a scrivere Stormwatch per l'editrice Wildstorm fu evidente che sarebbero arrivati grandi cambiamenti ma nessuno si aspettava di veder emergere, da una testata commerciale di medio livello, un capolavoro come Authority. Si potrebbe dire che nell'opera di Ellis fosse racchiuso un altro mattone per l'edificazione dell'idea di supereroe come la concepiamo al giorno d'oggi, si potrebbe dire che Authority preannunciasse tematiche che sarebbero divenute fondamentali nel mondo definito dopo l'undici settembre, si potrebbero aggiungere un'infinità di considerazioni ma non si potrebbe tralasciare che il fumetto di Ellis sia stato innanzi tutto un'opera di fantascienza.

Warren Ellis non ci presenta quel minimo di fantascienza indispensabile per spiegare atletici uomini con superpoteri, non utilizza tematiche fantascientifiche vecchie di almeno una decade per stupire l'adolescente che magari non ha mai letto nulla del genere e nemmeno forza i concetti espressi in funzione dei supereroi ma essi stessi diventano i tasselli di un mosaico in cui proprio la fantascienza riveste un ruolo fondamentale. Il lettore si trova catapultato fin dalle prime pagine di fronte ad universi paralleli spiegati secondo la teoria quantistica, a navi senzienti che navigano nel tessuto connettivo fra gli universi, all'idea di singolarità e di transumanesimo, a quanto insomma aveva ed ha di meglio da offrire la fantascienza moderna.

Tre archi narratvi per una storia con uno splendido inizio ed una fine toccante e con personaggi definiti in modo eccellente, sia nell'originalità della loro concezione sia nel carattere che li contraddistingue. Un piccolo capolavoro che contiene momenti drammatici ed epici quanto uno humor pungente, il tutto reso in uno stile narrativo così diretto, immediato e coinvolgente da rivaleggiare con le migliori sequenze tipiche del cinema d'azione. Vedremo atti di terrorismo metaumano sconvolgere il pianeta, invasioni di ibridi alieni provenienti da altre linee temporali fino ad arrivare a navigare con un vascello transdimensionale nel cervello di Dio.

Brian Hitch (Ultimates, Fantastic Four), allora esordiente, rende in modo perfetto l'ambientazione di Ellis con un tratto ricchissimo di particolari, nitido e molto efficace che si sposa in modo adeguato con le sfide presentategli dalla sceneggiatura di Ellis. Un ottimo fumetto quindi che non fa rimpiangere la decisione dell'editore di renderlo in una veste un pò meno economica rispetto al paperback consueto.