Difficilmente è possibile sopravvalutare l’importanza e l’influenza che Robert Heinlein ebbe nel definire la fantascienza come la conosciamo oggi, per rendersene conto basti pensare che, a distanza di decine di anni dalla pubblicazione, le sue opere provocano ancora infuocate discussioni nel fandom.

Straniero in terra straniera è uno dei romanzi che ha maggiormente contribuito a dare a Heinlein la fama di autore innovativo e fuori dagli schemi, ora ripresentato in edizione integrale.  

L’inizio del romanzo è quanto di più classico si possa immaginare, una spedizione terrestre sbarca su Marte per esplorare il nostro rosso vicino, le tre coppie di intrepidi scienziati incontrano un triste destino, morendo dopo poche pagine ma lasciano un erede, il piccolo Valentine Michael Smith, che viene allevato dai marziani per venti anni, sino a quando un’altra spedizione lo riporta sulla Terra.

Totalmente all’oscuro dei molti aspetti della civiltà terrestre Smith, per una serie di circostanze, si ritrova a essere l’erede di un gigantesco impero finanziario, oltre che il padrone di Marte, per cui gli interessi attorno alla sua persona sono enormi.

Sotto la tutela dell’irascibile Jubal Harshaw, che nel romanzo rappresenta la figura dello stesso Heinlein, il giovane Smith, invece di essere travolto dall’assalto dei media, dei politici e degli approfittatori di ogni risma, inizia a predicare una dottrina filosofica aliena, basata su un concetto di profonda comprensione del prossimo, riassunta nel termine “groccare”, neologismo che si potrebbe tradurre grossolanamente come comprendere, ma che in realtà presuppone l’assoluta disponibilità verso gli altri, i cui bisogni e le cui aspirazioni vengono condivise in maniera totale.

L’impatto di questa dottrina sulla società americana è enorme, Smith, che ha fondato una sua Chiesa, diventa un simbolo per milioni di persone ma nello stesso tempo un avversario per chi teme di veder distrutto il proprio modo di vita. 

Pubblicato nel 1961 Straniero in terra straniera scatenò un vero e proprio putiferio nella società americana, arrivando a essere considerato una specie di libro sacro dalle comunità hippie, che condividevano le tematiche del libero amore e della condivisione predicate da Smith.

Il termine “groccare” (to grok) entrò nell’uso comune, entrando addirittura nei vocabolari, cosa che stupì lo stesso Heinlein.

L’influenza che ebbe il libro sulla società non deve far dimenticare che si tratta prima di tutto di un ottimo romanzo di fantascienza, incredibilmente pieno di idee e molto divertente.  

Robert Anson Heinlein (1907-1988) è nato a Butler, nel Missouri, ultimo di sei fratelli.

Entrato nell’accademia navale di Annapolis si laurea in Scienze Navali nel 1929 e fino al 1934 presta servizio nella U.S. Navy come ufficiale su diverse grandi unità.

Dopo essere stato costretto a rinunciare alla carriera militare a causa di una grave forma di tubercolosi polmonare Heinlein praticò senza molto successo diversi lavori, sino a che iniziò a scrivere fantascienza, diventando uno dei maestri del genere.

Tra le sue opere più riuscite ricordiamo I figli di Matusalemme (Methuselah's Children, 1941), Universo (Common Sense, 1941), L’uomo che vendette la Luna (The Man Who Sold the Moon, 1950) e il seguito Requiem (Requiem, 1950), Cittadino della galassia (Citizen of the Galaxy, 1957), La porta sull'estate (The door into summer, 1959) Fanteria dello spazio (Starship Troopers, 1959), La via della gloria (Glory road, 1963) e molti altri racconti e romanzi.