Scrittore controverso ma senza dubbio geniale Robert Anson Heinlein ha scritto una notevole mole di opere prettamente fantascientifiche, con temi quali i viaggi spaziali o nel tempo, gli automi, le guerre con gli alieni e i progressi tecnologici.Lo scrittore californiano non ha tuttavia disdegnato incursioni nel fantasy e nel fantastico, si prenda a esempio lo splendido romanzo La via della Gloria (Glory road, 1963).

Mettere a confronto queste due anime heinleiane è quasi naturale, Waldo e Anonima stregoni sono i due racconti lunghi che appaiono sul numero di luglio di Urania.

La strana coppia si era già incontrata nel lontano 1979, pubblicata da Fanucci sulla collana Futuro con la traduzione di Roberta Rambelli, ora è la volta di Urania, che per l'accoppiata utilizza la traduzione, ottima come al solito, di Vittorio Curtoni.

Waldo è la storia di un giovane inventore che vive su una stazione spaziale in orbita, scelta dettata da una terribile malattia, la myasthenia gravis.

Waldo Farthingwaite-Jones non riesce a sollevare con una sola mano più di sette chili e qualsiasi sforzo lo stanca immediatamente, ma in regime di caduta libera le cose cambiano.

Senza la forza di gravità a opprimerlo e grazie a una serie di strumenti da lui stesso inventati il giovane è padrone del suo ambiente, e sarà a lui che la Terra si rivolgerà per risolvere un problema catatrofico.

Anonima stregoni è ambientato in un'America parallela, dove sono state scoperte le leggi che regolano la magia.

Questo ha permesso di cambiare la società e migliorare la vita delle persone, ma certi vizi non cambiano, così quando Archie Fraser, onesto imprenditore edile, entra nel mirino del racket sa che dovrà lottare duramente.

E le armi che saranno utilizzate saranno magiche, una battaglia senza precedenti deciderà il futuro degli Stati Uniti.

La quarta di copertina.

Robert A. Heinlein non ha sistemato i suoi racconti soltanto nella classica sequenza della Storia futura, ma ha esplorato una serie di percorsi “laterali” di cui fanno parte i due romanzi raccolti in Waldo. Il primo è la storia di un personaggio straordinario che non può vivere sulla Terra e che, per ovviare alle proprie difficoltà fisiche, ha sviluppato straordinarie doti… ingegneristiche. Non a caso i “waldo”, le braccia meccaniche che da lui prendono il nome, hanno trovato sorprendenti applicazioni nella realtà della tecnologia moderna e in medicina. Anonima stregoni, che completa il volume, sfida l’immaginazione del lettore con una imprevedibile visione dell’universo: se le arti magiche potessero esistere, la loro pratica sarebbe regolata da leggi non meno ferree della fisica. Un testo di grande attualità, un manifesto dell’anti-irrazionalismo.

L'autore.

ROBERT A. HEINLEIN (1907-1988) è stato a lungo identificato con il concetto stesso di “science fiction” americana. Autore di romanzi e racconti che si inquadrano in una complessa storia futura, da Requiem a La luna è una severa maestra, da Universo (1941, vers. ampliata e definitiva 1963) ai Figli di Matusalemme (Methuselah’s Children, 1941 e 1958), ha immaginato coerentemente lo sviluppo del suo paese nel XXI secolo. Accusato a volte di militarismo (soprattutto a causa di Fanteria dello spazio, un romanzo per giovani poi trasposto in film), ha esplorato tenacemente i temi della civiltà tecnologica in romanzi come Straniero in terra straniera, La via della gloria, Non temerò alcun male, Lazarus Long l’immortale, Operazione domani. Al cinema, cui Heinlein ha collaborato fin dagli anni Cinquanta con la sceneggiatura di Destinazione Luna, si è visto anche un adattamento del suo romanzo d’invasione Il terrore dalla sesta luna.

Robert Heinlein, Waldo, traduzione di Vittorio Curtoni, Mondadori, collana Urania 1596, pagg. 224, euro 4,90.