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Premi HUGO


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Autore Messaggio
l'Anto
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MessaggioInviato: Lun 08 Gen, 2007 12:18    Oggetto: Re: Premi HUGO   

S* ha scritto:


Personalmente non ho letto PSS, ma American God per me vale certamente un Hugo.

S*


devo essermi distratta...American Gods è uscito in Italia? stavo per ordinarlo su Amazon perchè mi è stato consigliato in una lista pagana americana.
TANSTAAFL
Zakalwe
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MessaggioInviato: Lun 08 Gen, 2007 12:53    Oggetto:   

Citazione:
devo essermi distratta...American Gods è uscito in Italia? stavo per ordinarlo su Amazon perchè mi è stato consigliato in una lista pagana americana.


E' uscito almeno due o tre anni fa...adesso c'è l'edizione economica mondadori...in giornata riferimenti bibliografici...
I have a baaaaad feeeeling about this!
Zakalwe
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MessaggioInviato: Lun 08 Gen, 2007 13:04    Oggetto:   

Citazione:
Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Autore: Gaiman, neil
Titolo: American Gods / neil Gaiman ; traduzione di Katia Bagnoli
Pubblicazione: Milano : A. Mondadori, 2003
Descrizione fisica: 584 p. ; 18 cm.
Titolo uniforme: American gods .
Fa parte di: Urania
Nomi: Gaiman, neil
Bagnoli, Katia


Citazione:
Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Autore: Gaiman, neil
Titolo: American gods / neil Gaiman ; traduzione di Katia Bagnoli
Pubblicazione: Milano : Oscar Mondadori, 2003
Descrizione fisica: 523 p. ; 18 cm.
Collezione : Piccola biblioteca Oscar ; 335
Titolo uniforme: American gods .
Numeri: ISBN - 88-045-2083-3
Nomi: Gaiman, neil
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l'Anto
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MessaggioInviato: Lun 08 Gen, 2007 13:13    Oggetto:   

oh, grazie Zak Smile
TANSTAAFL
Zakalwe
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MessaggioInviato: Lun 08 Gen, 2007 13:17    Oggetto:   

Citazione:
oh, grazie Zak


Prego... Che caro!
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Tobanis
«Antinano» Antinano
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MessaggioInviato: Mar 16 Gen, 2007 15:04    Oggetto:   

Io ho cominciato nell'impresa di leggermi sti benedetti Hugo e Nebula.

1953
Miglior romanzo: L'uomo disintegrato, di Bester.
Bello, di facile lettura (pieno di dialoghi), veloce, fresco e interessante dopo tanti anni, non risente del tempo passato. Meritato il premio.

Riviste premiate: Galaxy e Astounding, a pari merito. Che sono due mitiche e storiche riviste di SF.

Excellence in fact articles: Willy Ley. Che per quanto ne so era un divulgatore scientifico, tedesco, fuggito prima della dominazione nazista, ma non so molto altro.

Cover artist: Ed Emshwiller e Hannes Bok alla pari. Il primo, allora solo 28enne, era, a quanto ne so, un artista notissimo tra gli addetti ai lavori, poliedrico. Digitandolo su Google immagini appaiono subito molte copertine che fanno andare indietro nel tempo, belle e magari un po' ingenuotte. Non dissimili, e splendide, anche quelle di Hannes Bok. Fantastica quelle per A rose for Ecclesiastes di Zelazny.

Interior illustrator: Virgil Finlay. Che dire, un grandissimo, maniaco e perfezionista (in senso buono), eppure velocissimo e super prolifico. Talento enorme, è semplicemente ritenuto uno dei migliori del secolo scorso.

Nuovo autore di SF: P. J. Farmer: che dire, ci hanno preso in pieno! Tanto più che nel 1953 era appena all'inizio, era riuscito a fatica a pubblicare Gli amanti di Siddo.

Number 1 fan personality: F. J. Ackerman. Super fan, vecchiaccio e collezionista (dovrebbe essere ancora vivo), inventò il termine "Sci-fi", che - leggo da Wikipedia - Ellison derideva dicendo che più che un termine sembrava il rumore di grilli che trombano, al che lui rispose con bottoni con su scritto "Amo i grilli che copulano". Un tipo un po' goliardico, insomma.
Ne ha fatte altre mille, un premio lo meritava.


Il 1954 non c'è, mi rileggo o leggo il 1955.
Tobanis
«Antinano» Antinano
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MessaggioInviato: Lun 29 Gen, 2007 15:58    Oggetto:   

Per i pochi a cui può interessare... 1955

Migliore romanzo: La macchina dell'eternità, di Clifton e Riley, peraltro due perfetti sconosciuti, recuperato su Internet a € 10 circa, Cosmo Oro.
Brutto, pretenzioso, supponente, molte volte fa pure la predica, si dilunga, alcuni capitoli sono orrendi...insomma, siamo sul 4. Dico io, piuttosto, se non c'è nessuno che merita il premio, che non venga assegnato, no?

Migliore racconto: Il mattatore di Miller Jr. Qua invece, giusto per completare un anno horribilis, siamo sul 5. Non è totalmente malvagio, ma anche qua, c'è giusto materiale per un racconto breve, viene dilungato inutilmente, l'epilogo è imbarazzante e datatissimo. L'inizio è tirato e stiracchiato inutilmente, l'approfondimento psicologico, anche se meritevole, è ripetuto, ridondante, stucchevole. Anche qua, premio immeritato.

Migliore racconto breve: Sarchiapone di Russell. Per fortuna!!! Raccontino piacevolissimo, brillante, anche se prevedibile, rimane godibilissimo. Siamo sul 7 e con un premio "giusto" (tutti pareri miei e opinabili, of course).

Rivista: Astounding

Artsita: Frank Kelly Freas, che vincerà ancora in seguito. Morto nel 2005 a 83 anni, si può definire in breve e facilmente un mito, come converrete anche solo navigando a caso nei vari siti che riportano sue illustrazioni.
La celeberrima copertina di Astounding del '53, ripresa dai Queen per una copertina di un album (la trovate facile dappertutto, non so se si può riprodurre qua), basterebbe a dimostrare che era un talentosissimo disegnatore. E' una copertina che è difficile dimenticare, vita natural durante. IMO, uno dei più bei disegni di fantascienza di sempre. Ed è solo una fra le tantissime cose fatte (MAD, ma mille altre). Un grandissimo, che vincerà Hugo come noccioline.

Fan Magazine: Fantasy times.

Premio speciale a: Sam Moskowitz, che fu il classico super fan, collezionista e pure divulgatore, per quanto possibile, del mondo della fantascienza.


OK, cerco da qualche parte di rileggere Stella doppia di Heinlein e passare così al 1956.
Jirel
«haut-lady»
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MessaggioInviato: Lun 29 Gen, 2007 17:07    Oggetto:   

tobanis ha scritto:
Per i pochi a cui può interessare... 1955

Migliore romanzo: La macchina dell'eternità, <cut cut>
Migliore racconto: Il mattatore di Miller Jr. <cut cut>


hai tenuto conto, nel tuo giudizio, degli anni in cui sono stat scritti? Certi temi sembrano a noi, lettori del 21° secolo, triti e triti, ma per i tempi erano innovativi...
SPOILER:
il mattatore è quello del tizio che sembra un molestatore di bambine per 3/4 del racconto e che in relatà è solo un povero viaggiatore oppresso dai viaggi relativistici?


tobanis ha scritto:
OK, cerco da qualche parte di rileggere Stella doppia di Heinlein e passare così al 1956.

io ho il volume in Cosmo oro... ma non mi è piaciuto troppo
La paura uccide la mente
Tobanis
«Antinano» Antinano
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MessaggioInviato: Mer 31 Gen, 2007 16:08    Oggetto:   

No, anzi apposta li rileggo adesso (per ora sono tutte Ri letture), proprio per vedere se dopo 50 anni sono belli o brutti, e se il tempo ha avuto pietà o meno.
Magari furono ritenuti bellissimi, li consigli a un ragazzino di 10 anni (che fui, che fummo tutti), lo legge e te lo butta nel fuoco, bollandolo come stronzata. Meglio rileggerli e dare giudizi, a distanza di tempo, più obiettivi.

No, IL mattatore parla di un attore che, con l'avvento degli attori elettronici, finisce nel dimenticatoio e a spazzare pavimenti... preparando la sua eventuale rivincita.

Sarchiapone parla di una visita d'ispezione a un'astronave militare. Il comandante, nell'attesa, verifica le liste e si accorge della mancanza di un "anecord", e nessuno a bordo ha la minima idea di cosa sia un anecord.
metalupo
«Chtorr» Chtorr
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MessaggioInviato: Mer 14 Feb, 2007 17:31    Oggetto: Re: Premi HUGO   

S* ha scritto:

Personalmente non ho letto PSS, ma American God per me vale certamente un Hugo.


Shocked

Per me non vale neanche la Nomination (eccetto quella in stile "Grande Fratello") Rolling Eyes Wink
Tobanis
«Antinano» Antinano
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MessaggioInviato: Lun 19 Feb, 2007 12:41    Oggetto:   

E mi sono letto anche il 1956...
Allora, dopo i 750 partecipanti del '53 a Phila, i 700 di S. Francisco del '54, i 4 gatti (380) di Cleveland del '55, che ci hanno regalato un paio di bidoni, ecco gli 850 di New York, nuovo record e scelte più sagge.

Migliore romanzo: vince un artista già affermato (Heinlein) con Stella Doppia.
Che dire, un libro con pregi ma anche difetti. E' un crescendo (in meglio), l'inizio un po' farraginoso, allungato, con un protagonista che vuol essere simpaticone ma non lo è proprio. Le cose migliorano parecchio nel seguito, anche se tutto sommato diviene un po' ripetitivo nelle situazioni, fino al prevedibile (almeno da 100 pagine) finale.
Tutto il resto è buono: la prosa fluida e sempre precisa, i personaggi ben delineati, il "realismo" delle situazioni, con un mutare credibile e ben approfondito (anche se un pelo ripetitivo, mi ripeto). Il tempo è stato abbastanza galantuomo, tranne qualche cosa inevitabile (i marziani, le bobine magnetiche, etc...).
Premio ABBASTANZA meritato, di certo non un capolavoro.

Il migliore racconto è di un decano, Leinster, con Squadra d'esplorazione.
Siamo davanti a un classico bel racconto di purissima SF, solido, avventuroso, ricco d'azione, intelligente, ben scritto, magari un po' "monomaniaco" nel parlare male dei robot, ma decisamente godibile e consigliato. Premio più che meritato.

Il migliore racconto breve è di un giovane 90 di oggi, allora 40enne in affermazione, Clarke, La Stella.
Da un'ottima intuizione Clarke sviluppa questo raccontino di ottima SF, ben costruito (anche se tale costruzione è un po' troppo visibile) fino all'inquietante finale. Premio meritato, anche se oggi è un filino datato, comunque ancora godibilissimo. Ma non lo chiamerei capolavoro.

Feature writer: vince per la seconda volta Willy Rey (V. 1953).
Magazine: Astounding, e se non sbaglio sono 3.
Artista: vince giustamente per la seconda volta Frank Kelly Freas.
Fan Magazine: Inside & SF Advertiser, vabbè.
Nuovo autore più promettente: Robert Silverberg. E qua ancora una volta i convenuti dimostrano un fiuto eccezionale. L'oggi 72enne autore, che oggi è conosciuto da tutti (gli appassionati), allora era il classico signor nessuno, perciò più che fiuto qua è quasi una premonizione.
Book reviewer: Damon Knight, autore, editore e critico, morto pochi anni fa e tra l'alto marito della Wilhelm.


Me la cavo subito col 1957, fatto a Londra davanti a 4 gatti (268 convenuti): vengono premiate solo
Migliore rivista USA: Astounding (e sono 4)
Migliore rivista GB New worlds
Fan Magazine: SF Times.
Tobanis
«Antinano» Antinano
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MessaggioInviato: Ven 23 Feb, 2007 10:38    Oggetto:   

1958. A Los Angeles la SF scopre di essere in crisi (magari le riviste del settore se ne erano già accorte). Pochi partecipanti, 322, mancava anche Asimov, guarda un po'.

Migliore romanzo è Il grande tempo di Leiber, allora già noto, anche per L'alba delle tenebre e magari di più per avere creato il temine Sword & Sorcery e il duetto indimenticabile Fafhrd e il Gray Mouser.
Questo rimanzo, a mio parere, ha più difetti che pregi. Ok, l'intuizione di base è geniale, l'unità di luogo è originale, pure un po' pallosa, la scrittura in prima persona FEMMINILE è ancora più originale, direi. Ed è anche SF piuttosto "adulta".
Per il resto, troppe, veramente troppe le domande rimaste in sospeso. Mi chiedevo, leggendo, dove andasse a parare Leiber: da nessuna parte. Il finale è tra i più brutti letti ultimamente; credo che lo stesso autore non avesse idea di come uscirne. Visto che si parla di Grande e Piccolo Tempo, direi che anche qua c'è una Grande Storia, quella esterna, appena tratteggiata e sprecata, non essendo stata sviluppata; c'è poi la Piccola Storia raccontata, noiosetta e bruttina.
Direi una sufficienza stiracchiata, premio non meritato.

Il migliore racconto breve è Se tutte le ostriche dei mari di Davidson. Onesto, direi fanta - horror più che altro, senza particolari lodi e senza particolare infamia.

Viene premiato anche un film, vista la location: The incredible shrinking man, che in italiano ha il titolo assurdo di Radiazione BX distruzione uomo, un bellissimo film in b/n, con questo tipo che continua a rimpicciolire, di cui tutti, qua o là, hanno visto qualche spezzone (quando lotta col ragno, ad esempio, gli effetti speciali sono belli e ancora oggi suscitano ammirazione per come li hanno fatti).

Magazine: vince stavolta Fantasy & SF (i libri di SF allora non uscivano, o meglio, o andavano su una rivista o andavano in pocket, il libro di SF rilegato penso non esistesse quasi).

Artista: guarda un po', Frank Kelly Freas, e sono 3.

Il fan premiato è Walter Willis.
Tobanis
«Antinano» Antinano
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MessaggioInviato: Lun 26 Feb, 2007 12:18    Oggetto:   

E si chiudono gli anni '50, in crisi, come testimoniano anche i (soli) 371 accorsi all'Hugo del '59.

Migliore romanzo: vince Guerra al Grande Nulla, di Blish. Sconfigge gli altri nominati (viene introdotto questo sistema paro paro agli Oscar), che erano Anderson (The enemy stars), Budrys (Incognita uomo), Heinlein (La tuta spaziale) e Sheckley (Anonima Aldilà).
Romanzo che lascia un po' perplessi. Innanzitutto una premessa: Blish sa scrivere, e pure bene. E' netta subito l'impressione di avere a che fare con uno scrittore talentuoso. Ma che scrive? Qua per 100 - 110 pagine siamo in un'ottima SF, veramente di alto livello… poi va tutto in vacca. Non faccio spoiler, ma il motivo per una certa decisione importante è una stupidaggine cosmica, e se forse verosimile nel 1959, oggi appare una stupidaggine imperdonabile.
Altro difetto, Blish si avventura poi a fare il "futurologo", e sbaglia su tutta la linea. La società descritta (in teoria società del 2050) non è così. Che ne so io del 2050? E' che tale società descritta è già superata adesso. Magari ha ragione lui, chissà… fatto sta che anche a livello "previsivo - tecnologico" non ne azzecca una che sia una, figurati se nel 2050 uno deve ricevere la posta - razzo da un continente all'altro, quando già oggi si può leggere un e-mail, anche con dispositivi portatili.
La mancia che lascia il protagonista a Roma (lit. 1000), anche pensando a una traduzione dubbia, fa anche sorridere (mi sa che nel 2050 neanche la Banca d'Italia ti cambia le lire in euro, e poi mille lire, che braccino corto)…e così via.
Peccato, a mio parere poteva essere un grande libro; così, comunque, gli riconosco vari pregi e alla fine il giudizio complessivo IMO, è sul 7. Premio dubbio.

Il migliore racconto è L'aia grande, di Simak, che sconfigge altri 7 racconti. Vince poi anche una specie di Retro Nebula, se si può dire, poiché verrà scelto in futuro dall'Associazione degli scrittori di SF come uno dei racconti più belli.
E in effetti è un racconto esente da pecche. Bello, bello in tutto, il classico racconto che fa re - innamorare della Fantascienza. Magari non un capolavoro, ma neanche tanto lontano.

Il migliore racconto breve è Diretto per l'Inferno, di Bloch, che ha la meglio su altri 9 raccontini. L'autore è noto soprattutto per avere scritto Psycho (sì, QUEL Psycho), qua firma un piacevole racconto, che, ahimè, non è SF. A mio modesto parere, è un divertente racconto fantastico, ma se è SF allora lo è anche il film La vita è meravigliosa (giusto per capire più o meno, il tema è simile, ma al contrario).
Comunque il raccontino è bello.

Rivista: The magazine of Fantasy & SF (che bissa).

Artista: Frank Kelly Freas , oramai un'abitudine, sono 4.

Rivista dei fan: Fanac.

Questi anni '50 finiscono, lasciando a mio parere un premio Hugo "zoppo", non essendo garanzia di qualità: nato da poco, non ha portato alla luce grandi opere, nei romanzi, tranne L'uomo disintegrato. Una, La macchina dell'eternità, è proprio una mezza schifezza. Sfortuna vuole che probabilmente la prima metà degli anni '50 aveva prodotto il meglio della decade (Cristalli sognanti, Cronache marziane, Le armi di Isher, Il pianeta gigante, Fahrenheit 451, I mercanti dello spazio, Stella doppia 61 Cygni, …). Meglio è andato con racconti e racconti brevi, meglissimo andrà negli anni '60.
Tobanis
«Antinano» Antinano
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MessaggioInviato: Lun 05 Mar, 2007 16:21    Oggetto:   

I 568 convenuti per il premio Hugo 1960 decidono che il romanzo più bello è Fanteria dello spazio di Heinlein. Codesto batte Il mercenario di Dorsai (Dickson), I pirati di Zan (Leinster), I dominatori del pensiero (Phillips) e Le sirene di Titano (Vonnegut). Per Heinlein è il secondo Hugo, anche se questa volta sembra il fratello maggiore e più bravo di quello precedente.
L'unica discussione seria che si può fare a mio parere su questo romanzo è se sia o meno un capolavoro, ogni altra diatriba sul valore artistico mi sembrerebbe fuori luogo.
Io propendo più per il capolavoro, per vari motivi. La prosa è eccellente, tutta in prima persona, con vari flashback che quasi mai appesantiscono l'esposizione, con i quali l'autore ci fa presente la società e spesso anche i suoi pensieri. La storia, ancora leggibilissima e attualissima, conquista e non molla un attimo. Lasciamo da parte il pur valido film con lo stesso titolo: in realtà il film prende SPUNTO dal libro, di cui a volte è fedele e a volte si distacca e anche parecchio.
L'opera propone nel complesso una montagna di spunti di discussione: notariamente tacciata di fascismo (e Heinlein fece fatica a pubblicarla), non mi trova d'accordo per nulla, anzi, mi sembra superficiale bollarla così. Non ho trovato, invece, traccia di umorismo e satira verso il militarismo, se non quello sporadico del protagonista (memorabile quando dice che il campus militare è dedicato a qualcuno che non conosce, ma che a suo dire deve essere stato un maratoneta, visto quanto facevano correre lui e le altre matricole).
Va ricordato, a mio modesto parere, che la Fanteria dello spazio non è paragonabile a una fanteria di oggi, ma piuttosto a un corpo d'elite, come potrebbero essere i parà, al limite. Inoltre è un'opera di fantasia, geniale ma in alcuni casi discutibile, per l'operato militare (gli ufficiali che prendono terra per primi... lodevole certo, ma come tutti sanno nella guerra moderna i cecchini mirano proprio agli ufficiali, per creare casino all'avversario, qua glieli daremmo proprio in pasto...mah)
Comunque è opera tale che non si può trattare in queste poche righe.

Il migliore racconto breve è Fiori per Algernon di Keyes (noto solo per questo, in pratica), che poi tanto breve non è, è più un racconto, che addirittura in futuro verrà ampliato a romanzo (sono curioso di capire come) e vincerà il Nebula. Ma si vedrà.
Batte i racconti brevi di Bester (L'uomo PI), Farmer (Un dio dal passato), Sturgeon (L'uomo che vide svanire il mare) e Williams R..
Il racconto, che mi ha tormentato con un deja vu (ma non mi sembrava di averlo letto, boh) continuo, è diventato un classico della letteratura americana, viene fatto leggere nelle scuole ed è in effetti un ottimo lavoro. Poco da aggiungere, premio meritato: difficile dire altro senza rovinare la sorpresa a chi non l'ha letto (lo consiglio vivamente).

Per film e telefilm, vince la serie tv Ai confini della realtà (prima serie), che era cominciata in America nel 1959 e sarebbe andata avanti per oltre 100 episodi. Episodi che passarono in Italia in seguito e che tutti, almeno una volta, hanno visto (e con alcuni ancora me la faccio sotto).

Rivista: vince ancora quella di fantasy e SF : terza volta.

Artista: vince per la seconda volta, dopo 7 anni, Ed Emshwiller.

Tra i "premietti", uno a Hugo Gernsback, da cui il nome del premio, come padre della rivista di fantascienza.
Tobanis
«Antinano» Antinano
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MessaggioInviato: Lun 12 Mar, 2007 17:39    Oggetto:   

Nel 1961 la SF è in crisi: 300 e basta i convenuti, e uno dei premi sarà la fanzine "Chi ha ucciso la Fantascienza?".

Il paradosso è che nel 1960 ha appena vinto un magnifico romanzo, e che nel '61 vince un capolavoro ancora superiore.

Il migliore romanzo è Un cantico per Leibowitz, di W. Miller Jr, alla seconda vittoria dopo che nel '55 aveva vinto con un'opera che non mi aveva entusiasmato, anzi.
Qua batte Crociata spaziale, di Anderson, Il satellite proibito, di Budrys, Pianeta impossibile, di Harrison e Venere più X, di Sturgeon.
Il vincitore è un capolavoro, e ci sarebbe poco da aggiungere. L'aggettivo che mi viene in mente è "indimenticabile", nel senso che difficilmente si può dimenticare quest'opera e i suoi protagonisti.
Se proprio vogliamo rompere, c'è un inizio un po' farraginoso, qualche punto un po' ridondante... potrebbe non piacere alle lettrici, stante la quasi totale assenza di protagoniste, se non verso la fine...
Ma in definitiva, stiamo parlando a mio parere di piccolezze, davanti alla grande bellezza di questo romanzo. Splendido, finora il più bello tra quelli vincitori.

Come racconto breve vince Il viaggio più lungo, di Anderson, che batte The lost Kafoozalum di Ashwell (forse inedito in Italy), Il fratello di mia sorella, di Farmer, e Gente, di Sturgeon.
A mio parere siamo davanti a un racconto di routine, a cui fatico a dare una sufficienza e a cui non avrei mai dato il premio Hugo.

Tra i film e i telefilm, bis per Ai confini della realtà.

Per le riviste, vince Astounding, per la 5a volta, e ora si chiama Analog.

Per gli artisti, il premio va a Ed Emshwiller, e siamo a 3.
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