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cosa state leggendo ? perchè? cosa avete comprato ? perchè?


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Autore Messaggio
Luke52
«Eloquente Oste Galattico» Eloquente Oste Galattico
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MessaggioInviato: Ven 27 Apr, 2018 14:54    Oggetto:   

Sto rileggendo la sublime Julian May, sono al terzo ( il re non nato) dell'esilio nel Pliocene, mi manca " l'avversario" e poi passerò ai quattro della saga del Milieu Galattico. Sono libri bellissimi e ora che li sto rileggendo a distanza di anni, mi rendo conto di cosa perdiamo quando scrittrici S.F. come Julian May se ne vanno.
E' triste.
Per quanto poi riguarda Christopher Hinz, sono d'accordo con voi. Il risveglio del paratwa ce l'ho  nella serie Cosmo argento.
Jabbafar
«IMPERATORE» IMPERATORE
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MessaggioInviato: Lun 30 Apr, 2018 15:50    Oggetto:   

Albacube reloaded ha scritto:
crazy diamond ha scritto:
senji ha scritto:

Allora ho iniziato il risveglio del paratwa che avevo in coda da anni ... veramente carino, sopratutto il contesto, per ora sarò ad 1/4 ma mi piace... Ok

Uno dei miei romanzi preferiti!!!
i due seguiti non sono all'altezza del primo, ma nel complesso lo trovo un ciclo ingiustamente sottovalutato...
non mi capacito che non ne traggano un film e/o una serie....pagherei il biglietto anche solo per vedere in azione la falce cohe Smile

Concordo e appoggio!

io sono riuscito a trovarlo ... lo metto in coda per l'estate:D
Albacube
«Reloaded» Reloaded
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MessaggioInviato: Mer 02 Mag, 2018 00:43    Oggetto:   

Luke52 ha scritto:
Sto rileggendo la sublime Julian May, sono al terzo ( il re non nato) dell'esilio nel Pliocene, mi manca " l'avversario" e poi passerò ai quattro della saga del Milieu Galattico. Sono libri bellissimi e ora che li sto rileggendo a distanza di anni, mi rendo conto di cosa perdiamo quando scrittrici S.F. come Julian May se ne vanno.
E' triste.
...

Altro quotone; li ho letti giusto l'anno scorso, prima della scomparsa della May.

Ora sono impegnato nell'integrale della Cherryh, in lettura il ciclo di Chanur, mi manca l'ultimo. Pur essendo space opera come piace a me, sarà che sono parecchio stanco e la lettura risulta difficile e lenta.
crazy diamond
«*Foffomante*» *Foffomante*
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MessaggioInviato: Mer 02 Mag, 2018 17:51    Oggetto:   

Albacube reloaded ha scritto:
Luke52 ha scritto:
Sto rileggendo la sublime Julian May, sono al terzo ( il re non nato) dell'esilio nel Pliocene, mi manca " l'avversario" e poi passerò ai quattro della saga del Milieu Galattico. Sono libri bellissimi e ora che li sto rileggendo a distanza di anni, mi rendo conto di cosa perdiamo quando scrittrici S.F. come Julian May se ne vanno.
E' triste.
...

Altro quotone; li ho letti giusto l'anno scorso, prima della scomparsa della May.

Ora sono impegnato nell'integrale della Cherryh, in lettura il ciclo di Chanur, mi manca l'ultimo. Pur essendo space opera come piace a me, sarà che sono parecchio stanco e la lettura risulta difficile e lenta.

il doppio ciclo della May l'avevo letto ed amato sebbene avessi reperito solo alcuni dei volumi.
l'anno scorso li ho trovati tutti e ho potuto apprezzare l'intero affresco: grandioso ed appassionante.
a me è piaciuto il ciclo di Chanur... a parte...ehm..l'ultimo:)
Albacube
«Reloaded» Reloaded
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Località: Un paesello padovano
MessaggioInviato: Mer 02 Mag, 2018 18:16    Oggetto:   

crazy diamond ha scritto:
...
a me è piaciuto il ciclo di Chanur... a parte...ehm..l'ultimo:)

Il ciclo mi sta piacendo infatti, bella space opera con risvolto socioginologico non da poco; la difficoltà è dovuta solo al mio periodo soggettivo di stanchezza da lavoro e casini familiari: magari avessi una settimana di pausa!
E l'ultimo non pare male, almeno nelle prime 100 pagine.
HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni» Ministro alle puntualizzazioni
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MessaggioInviato: Gio 03 Mag, 2018 10:43    Oggetto:   

HappyCactus ha scritto:

Intanto ho iniziato "the wrong stars" di Tim Pratt.

... ed è molto, molto bello.
Pieno di ritmo e di idee.
HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni» Ministro alle puntualizzazioni
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Località: Verona
MessaggioInviato: Gio 10 Mag, 2018 08:54    Oggetto:   

HappyCactus ha scritto:
HappyCactus ha scritto:

Intanto ho iniziato "the wrong stars" di Tim Pratt.

... ed è molto, molto bello.
Pieno di ritmo e di idee.

Finito.
Finale con qualche sbavatura, autoconclusivo, però promette un (lungo) sequel.
Molto bello, ritmo incalzante, qualche bella idea, qualche sbavatura come detto nel finale, giusto qualche perplessità sui personaggi che sono piuttosto esili... ma nel complesso una bella lettura che consiglio a tutti.
Ho iniziato "solo il mimo canta al limitare del bosco". Nonostante lo stile vecchiotto (soffre un po' i 40 anni quasi di età), mi pare inizi molto bene.
Rdaneelolivaw
«James T.Kirk» James T.Kirk
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MessaggioInviato: Ven 11 Mag, 2018 09:07    Oggetto:   

Attendo uno/due decenni che me lo pubblichino in italiano. Sad
Oppure potrei impeganre questi 4,70 euro e cimentarmi. Smile
HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni» Ministro alle puntualizzazioni
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Località: Verona
MessaggioInviato: Ven 11 Mag, 2018 14:34    Oggetto:   

Ne vale la pena. Tra l'altro non l'ho trovato particolarmente difficile, non ai livelli di un Reynolds o uno Stross.
Fedemone
«Time Lord» Time Lord
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MessaggioInviato: Mar 22 Mag, 2018 11:01    Oggetto:   

Finito Inverso di Gibson, e devo dire bello anche se sta procedendo su una linea sofisticata quanto poco spetacolare (mi fanno un ridere quelli che si lamentano della visionarietà di Neuromante, come se non avessero mai neanche letto i seguiti diretti, che già acquisivano una sobrietà che sarà la sua linea guida).
COsa succede se si uniscono i viaggi nel tempo - che ha usato da poco nel fumetto Arcangelo, con buoni risultati - con il futuro immediato de L'Accademia dei Sogni/Guerreros/Zero History (che ho a casa e non ho ancora letto... )?
Questo Inverso ovviamente. Partendo dal titolo, non so bene perché il traduttore (qui il grande Daniele Brolli! Uno dei pochi da avere una percezione davvero profonda del cyberpunk) abbia scelto di cambiare il titolo The Peripheral (la copertina poi sembra più adatta ad un romanzo horror) - che non va tradotto banalmente come "la periferica" ma come un generico "Periferico". Perchè il senso del romanzo sta tutto lì. Ossia, l'idea di terzomondizzare il passato, perché tanto è una cosa che non ci tocca, è a periferia dell'impero che è il futuro.
Ci sono molte cose da dire su questo romanzo e su come Gibson tratta la materia FS.
Infatti c'è da dire che sebbene parli di futuro a cui capitano un  tot di disgrazie (alcune non ben specificate, ma di cui vediamo il peso sui personaggi dalla povertà al semplice disagio/senso di colpa) non è mai una distopia. E parla sempre di una sorta di luce in fondo al tunnel, che niente è definitivo che si può cambiare. Un romanzo sottotono ma che non nasconde un certo ottimismo nonostante le tragedie. E le tragedie non sono solo catastrofi che mettono in ginocchio l'umanità, ma l'umanità stessa, così spietata da usare gli altri senza remora, così spietata che il passato è solo un gioco, così crudele da considerare gli altri pedine e i paesi in via di disgregazione semplicemente delle periferie (da qui il senso del titolo) del loro impero.
Come in Guerreros il mac Guffin alla fine è quasi banale, un vero anticlimax, anche qui la parte gialla va contro il lettore, frustrandolo con una "banalità". Ma il l'pho vista come la banalità del male, e uno sguardo molto attento sull'umanità e il suo lato negativo.

Molto particolare lo stile narrativo: due linee temporali parallele un nostro prossimo futuro e un futuro ulteriore di 70 anni circa. I capitoli osno brevissimi, dalla pagina alle 5 pagine ognune spesso iniziando con una breve prolessi (o flashforward) che spiazza il lettore creando effetto di straniamento tra passato e futuro.
La narrazione è comunque a rilento, con un lungo girare attorno alla questione 8adesso che ci penso sembra un parallelo con un evento raccontato dalla protagonista.. ), che cresce fino al cumine che evapora molto rapidamente, lasciando quasi svuotati. Quello che rimane è la complessa rete di interazione e le motivazioni, non le azioni. E i mondi? Beh, loro sono sempre in trasformazione.

Un romanzo quasi crepuscolare, dal tono più intimista che giallista o sfacciatamente visionario, a volte un po' pesante ma decisamente ricco per chi volesse approfondire la semplice superficie narrativa.


In realtà avrei finito anche Il Sigillo Del Serpete Piumato, vincitore del premio Robot, direi anche meritato.
Romanzo semplice, tutta avventura, con una impennata di fantasia sul finale, forse un po' brusco.
Piacevole ed interessante, prono ad ulteriori sviluppi, dallo stile non particolarmente ricercato (es, qualche descrizione forse non avrebbe guastato) per puntare tutto sull'azione - ove riesce molto bene.
HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni» Ministro alle puntualizzazioni
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MessaggioInviato: Mar 22 Mag, 2018 14:12    Oggetto:   

Finito or ora "Solo il mimo canta al limitare del bosco"
M E R A V I G L I O S O.

Romanzo distopico, ma affatto scontato, comunque positivo, carico di speranza; ben scritto; profondissimo, con tanti tanti spunti di riflessione su cosa stiamo diventando.
Contate che non è il mio genere preferito, quello distopico. Anzi. Generalmente li trovo abbastanza banali e superficiali.
Rdaneelolivaw
«James T.Kirk» James T.Kirk
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MessaggioInviato: Mar 22 Mag, 2018 15:13    Oggetto:   

Ce l'ho in lista. Wink
HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni» Ministro alle puntualizzazioni
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Località: Verona
MessaggioInviato: Mer 23 Mag, 2018 08:22    Oggetto:   

Fai bene. Pur essendo molto lento, è un libro che prende molto velocemente. Il genere distopico è uno di quelli che apprezzo di meno, li trovo in generale molto banali, ma questo è semplicemente molto diverso. Con forse alcune ingenuità di fondo, ma semplicemente l'autore ti porta per una volta a concentrarti sui contenuti e non sull'ambientazione.
Lady_Stardust
«Trifide» Trifide
Messaggi: 242
MessaggioInviato: Gio 24 Mag, 2018 22:55    Oggetto:   

HappyCactus ha scritto:
Finito or ora "Solo il mimo canta al limitare del bosco"
M E R A V I G L I O S O.

Aggiunto subito alla lista!
crazy diamond
«*Foffomante*» *Foffomante*
Messaggi: 6313
MessaggioInviato: Ven 25 Mag, 2018 11:40    Oggetto:   

HappyCactus ha scritto:
Finito or ora "Solo il mimo canta al limitare del bosco"
M E R A V I G L I O S O.

Romanzo distopico, ma affatto scontato, comunque positivo, carico di speranza; ben scritto; profondissimo, con tanti tanti spunti di riflessione su cosa stiamo diventando.
Contate che non è il mio genere preferito, quello distopico. Anzi. Generalmente li trovo abbastanza banali e superficiali.

metto in lista anche io...
se non sbaglio è lo stesso autore de "l'uomo che cadde sulla terra" , romanzo malinconico e assolutamente toccante!!
ho letto "la proposta" di filastò, bella idea sebbene un poco agghiacciante, ma sviluppata in maniera un poco traballante 
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