Autore |
Messaggio |
HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
Messaggi: 8880 Località: Verona
|
Inviato: Ven 11 Nov, 2016 12:44 Oggetto: |
|
|
Sulla 3. non sono molto convinto, i "coloni" i nativi li hanno sterminati.
Sulla 4. ti invito a farti un giro in Siria.
L'ultima frase è una boiata, dovresti averlo capito da solo, spero.
Fermo restante che non sono certo favorevole all'apertura indiscriminata delle frontiere.
Fermo restante che a Gorino l'hanno fatta un pelino fuori dal vaso, comunque. "Siamo stufi", ma non hanno mai ospitato nessuno è un pelino un controsenso, eh. |
|
|
Inviato: Ven 11 Nov, 2016 13:35 Oggetto: |
|
|
HappyCactus ha scritto: | Sulla 3. non sono molto convinto, i "coloni" i nativi li hanno sterminati.
Sulla 4. ti invito a farti un giro in Siria.
L'ultima frase è una boiata, dovresti averlo capito da solo, spero.
Fermo restante che non sono certo favorevole all'apertura indiscriminata delle frontiere.
Fermo restante che a Gorino l'hanno fatta un pelino fuori dal vaso, comunque. "Siamo stufi", ma non hanno mai ospitato nessuno è un pelino un controsenso, eh. |
Sulla 3. Ho messo "nativi" tra virgolette per far capire che non mi riferivo ai nativi amerindi ma agli europei che trasferitisi lì avevano fondato gli stati in cui altri europei migravano.
Sulla 4. Io ho scritto "Nessuno di quelli che vengono qui scappa dalla fame e pochi scappano dalla guerra."
Detto questo, in Siria c'è la guerra, non lo nega nessuno, ma non è possibile che i siriani attraversino turchia, grecia, macedonia, serbia, croazia, austria, cioè 6 stati (almeno) in pace prima di trovare uno stato di loro gradimento (guardacaso, ricco e con welfare).
Se scappassero dalla guerra si fermerebbero in turchia.
Senza contare che bisogna rivedere il diritto dello stato di profugo/ rifugiato. E' ridicolo che uno, con la scusa di una guerra (tra l'altro, come in nigeria, limitata a una piccola parte del paese), richieda asilo in uno stato situato in un altro continente, attraversandone decine in cui potrebbe rimanere, e poi passi lì tutta la vita, chieda soldi e cittadinanza.
Bisogna imporre che il profugo possa chiedere asilo solo nei paesi più vicini a lui, e che finita la crisi torni nel suo paese.
Sull'ultima, ripeto che si deve guardare alla situazione a livello nazionale, non locale |
|
|
Inviato: Ven 11 Nov, 2016 14:08 Oggetto: |
|
|
Faria ha scritto: | Nessuno di quelli che vengono qui scappa dalla fame e pochi scappano dalla guerra.
|
no, hai ragione, stanno tutti come nababbi nei loro paesi, ma sono stufi di mangare cous-cous e allora pensano che venendo da noi - un breve viaggetto via mare, che sarà mai? - possono finalmente mangiare polenta e funghi, no?
ma fammi il piacere.... |
|
Tobanis
«Antinano»
Messaggi: 20999 Località: Padova
|
|
|
Inviato: Ven 11 Nov, 2016 14:44 Oggetto: |
|
|
di nuovo, nessuno nega che ci sia la guerra in siria.
Si mette in dubbio la serietà e l'opportunità di un sistema che permette a un richiedente asilo che dice di scappare dalla guerra di attraversare regioni con 13-15 stati in pace per fare domanda allo stato che gli aggrada |
|
|
Inviato: Ven 11 Nov, 2016 18:32 Oggetto: |
|
|
I dati sono interessanti. Ma come tutti vanno anche un poco contestualizzati. Ad esempio: la Turchia ha ca. 80mln di abitanti e noi un 65 ca.; il che significa che dato che abbiamo una superficie che è meno della metà della Turchia, la densità di abitanti da noi è quasi il triplo.
Quando Faria - che la lunga detenzione ha reso un po' ispido - parlava dell'immigrazione in Usa, richiamava anche tali concetti.
Senza contare che la Turchia, in ragione di una matrice religiosa comune, sente sotto quell'aspetto un minor peso rispetto ai Paesi europei.
Quando noi forniamo l'istruzione a chi ha altre confessioni (anzi diciamo una sola), oltre a quella ci sentiamo sovente - e sovente lo siamo - obbligati a percorsi di avvicinamento a 360 gradi: mense, ricorrenze, presa d'atto di un apparire, penso al velo per le donne, che molti di noi abbinano a una visione distorta della figura femminile.
Il discorso è spinoso. Non possiamo non tenere conto dei tempi. |
|
Tobanis
«Antinano»
Messaggi: 20999 Località: Padova
|
Inviato: Lun 14 Nov, 2016 09:35 Oggetto: |
|
|
Tenete anche conto che in parte in Turchia, ma soprattutto Giordania e stati limitrofi i rifugiati devono pagarsi il rifugio (se non vogliono stare in condizione estreme nei campi per rifugiati) E' notorio che in Giordania, ad esempio, gli affitti, anche per tuguri, sono andati alle stelle, ma anche i generi alimentari sono stati aumentati, per lucrare sulle disgrazie altrui.
Lo so che a noi pare una cosa disgustosa, ma il mondo va così. Considerando che in Europa sono tenuti gratis (e ci mancherebbe) e non ammucchiati in tende come animali, è veramente sorprendente il bassissimo numero di rifugiati da noi.
La realtà è un'altra, come in ogni conflitto, chi scappa rimane più possibile vicino alle proprie case, alla propria gente, alle proprie amicizie, costi quel che costi.
Ce ne accorgiamo, molto in piccolo, anche noi con i nostri frequenti terremoti, quando i colpiti non vogliono andarsene (pure a poche decine di chilometri di distanza!). |
|
|
Inviato: Lun 14 Nov, 2016 14:35 Oggetto: |
|
|
Tobanis ha scritto: | Tenete anche conto che in parte in Turchia, ma soprattutto Giordania e stati limitrofi i rifugiati devono pagarsi il rifugio....
... il mondo va così... Considerando che in Europa sono tenuti gratis (e ci mancherebbe)... è veramente sorprendente il bassissimo numero di rifugiati da noi.
.... |
Tobanis, di fronte a differenze date dal retroterra culturale, non penso si possa definire in senso numerico cosa sia alto o basso. Sono convinto che sono in molti ad avere sensibilità differenti perché ci sono fattori in sé che destabilizzano i contesti senza bisogno di essere numerosi.
In momento storico come questo direi che è addirittura rischioso ridurre la questione a un mero fatto di numeri: le differenze non si contano, si pesano.
Pensiamo a quante questioni – obtorto collo - sono state messe sul tappeto per via dell’arrivo di un certo numero di profughi, rifugiati, chiedenti asilo, clandestini o quello che si vuole, provenienti da Paesi con diverse tradizioni.
Non abbiamo dovuto soltanto attrezzarci per un percorso di mera accoglienza; abbiamo dovuto anche, noi, adattare tale accoglienza ad approcci alla vita sociale diversi dai nostri. Suppongo, ad esempio, che qualche musulmano in Italia ci fosse anche 30 anni fa; ma non ricordo che ogni due per tre qualche scuola si dovesse attrezzare per cibi differenziati. Anche gli ebrei hanno gli stessi usi culinari.
Il problema, guarda caso, ci è stato invece posto quando sono aumentati i primi.
Certo questa non è la madre di tutte le questioni, ma conferma che una minoranza per quanto la si voglia considerare esigua, può far insorgere esigenze mai prese in considerazione.
E parliamo di esigenze. Ci sono poi i problemi.
In Turchia o in Giordania presentano forse un conto economico ai rifugiati (la prendo per buona anche se non ne sono al corrente), noi non ne presentiamo nessuno… forse facciamo male.
Non ho tout cour la vocazione del buon samaritano. Personalmente credo che il do ut des sia un principio non disprezzabile (pronto, ben inteso, a fare per primo il do).
Quindi non mi dispiacerebbe se venisse presentato un qualche conto, in particolare comprensivo dell’obbligo della riconoscenza, del rispetto e della presa d’atto che se si entra in casa nostra il retaggio lo si lascia al confine e si sposano, volenti o nolenti, le nostre tradizioni, non solo le gratuità che ne derivano. Una sorta di patto scritto.
E lo dico da laico. E vorrei che fosse il mondo laico a pretenderlo con forza, non a crogiolarsi esclusivamente nel concetto della solidarietà. Perché è’ una pia illusione che il mondo confessinale, la Chiesa cattolica o i suoi adepti, si mettano a dire con forza che se entri in Italia devi assolutamente prendere atto che vige la separazione tra stato e religione e che le regole del primo vengono prima. Non certo in un’Italia dove ci sono Regioni in cui il 90% dei ginecologi degli ospedali pubblici… negli ospedali pubblici, si professa obiettore |
|
Tobanis
«Antinano»
Messaggi: 20999 Località: Padova
|
Inviato: Lun 14 Nov, 2016 14:52 Oggetto: |
|
|
Guarda, c'è un articolo sull'ultimo Le Scienze, che finito ho etichettato come capolavoro. Mi riferisco a quello del professor Livi Bacci (inchino), se ne ho voglia e tempo metto qua qualche stralcio anche di quello.
Parla di demografia e non solo.
Mi ha fatto ricordare le prime lezioni di demografia, quelle in cui ci chiesero "Sapete il nome dei 10 Stati al mondo più popolati (senza googlare, attualizzo la domanda)?" e "Sapete quanti 50enni italiani ci saranno nel 2030 (aggiorno)?" |
|
Tobanis
«Antinano»
Messaggi: 20999 Località: Padova
|
Inviato: Mer 23 Nov, 2016 10:23 Oggetto: |
|
|
In Emilia Romagna è passata una legge regionale sui vaccini, con qualche astenuto e IL solo VOTO CONTRARIO DEI 5 STELLE.
Qualcuno sa la motivazione che hanno dato?
O era solo perchè non volevano fare nascere dubbi sul fatto che sono incompetenti e ignoranti? |
|
|
Inviato: Mer 23 Nov, 2016 10:39 Oggetto: |
|
|
Tobanis ha scritto: | In Emilia Romagna è passata una legge regionale sui vaccini, con qualche astenuto e IL solo VOTO CONTRARIO DEI 5 STELLE.
Qualcuno sa la motivazione che hanno dato?
O era solo perchè non volevano fare nascere dubbi sul fatto che sono incompetenti e ignoranti? |
vabbè, i 5 stelle vanno dietro a uno che parlava dei pomodori OGM con geni del merluzzo che uccidevano bambini allergici al pesce. |
|
|
Inviato: Mer 23 Nov, 2016 12:24 Oggetto: |
|
|
Tobanis ha scritto: | Qualcuno sa la motivazione che hanno dato? |
tiro a indovinare: big pharma? |
|
Palomino
«Horus»
Messaggi: 16806 Località: Virtualmente tra monti e mare
|
Inviato: Sab 24 Dic, 2016 00:49 Oggetto: |
|
|
jonny lexington ha scritto: | Tobanis ha scritto: | Qualcuno sa la motivazione che hanno dato? |
tiro a indovinare: big pharma? |
Credo che fossero più contrari all'idea di una imposizione.
Credo .... spero
Palomino. |
|
Palomino
«Horus»
Messaggi: 16806 Località: Virtualmente tra monti e mare
|
Inviato: Sab 24 Dic, 2016 01:35 Oggetto: |
|
|
Quanto sto per scrivere probabilmente potrebbe urtare qualcuno.
Non me ne scuso in anticipo.
Non è buonismo o altri ismi. E' solo un ragionamento con l'uso forse un po' smodato del buonsenso.
Il presunto terrorista Anis Amri dell'attentato di Berlino è morto a Sesto S.Giovanni.
Ad ucciderlo un poliziotto che lo aveva fermato con un collega per un controllo. All'inizio, secondo il racconto di uno dei due agenti, voleva farsi passare per calabrese e che aveva dimenticato i documenti. Quando la perquisizione è diventata più seria, ha estratto da uno zaino una calibro 22 e ha sparato al primo poliziotto ferendolo alla spalla. Il secondo ha prontamente reagito colpendolo con la sua pistola d'ordinanza due volte. Amri è morto dopo poco tempo sul piazzale della stazione alla periferia di Milano.
Mi dispiace che sia morto. Lo dico sinceramente per alcuni validi motivi.
- Malgrado tutto era un essere umano e quello che ci distingue dal daesh dovrebbe essere quello di un maggior rispetto per l'individuo (dovrebbe)
- Mi spiace per un rookie, un novellino, per un giovane di 29 anni uscito da poco dalla Scuola di Polizia e che era in prova da soli 9 mesi. Il destino ha voluto che usasse la pistola per difendersi e per difendere il collega uccidendo un uomo, quando ci sono suoi colleghi che pur lavorando bene hanno usato la loro arma solo al poligono. E con questo peso, in parte mitigato dalla consapevolezza della situazione, dovrà conviverci per il resto della sua vita
- Mi spiace che sia morto perché da quello che leggo nelle ultime notizie non era un lupo solitario e nemmeno un kamikaze. Forse aveva pure un complice. Prendendolo vivo si potevano anche avere informazioni su chi lo ha aiutato nella breve latitanza e sulla rete di sostegno al Daesh con cui era in contatto. Magari poche informazioni, ma certamente importanti.
- La morte di Amri è stata del tutto casuale. Sfigata, se vogliamo buttarla li. Eppure c'è tutto un mondo la fuori che si è esaltato alla notizia e che ha eletto i due poliziotti ad eroi senza macchia e senza paura. Qualcuno ha pure scritto che la nostra polizia "ha fatto furore". Ma qualcuno si rende conto della stupidità della cosa? Già il rivelare il nome dei due agenti è stata una cavolata colossale. Capisco che si voleva far fare bella figura all'Italia e la Corpo di Polizia. Ma così si potrebbe averli messi in pericolo. E anche le loro famiglie. Tutti quei commenti esaltanti, enfatizzati non mi sono piaciuti.
- Da molto tempo siamo in stato d'allarme per il terrorismo. Alcuni dei nostri più "illustri" commentatori politici affermano che siamo "in guerra". Eppure non abbiamo ancora un coordinamento a livello europeo per combattere a livello continentale il terrorismo. Se fossi cattivo potrei dire che i tedeschi si sono mossi in modo dilettantistico e che hanno perso le tracce di Amri mettendo di fatto in pericolo tutte quelle persone e/o poliziotti che in modo o nell'altro potevano essere colpiti dal terrorista. Una semplice foto segnaletica fatta girare nei vari paesi avrebbe anche permesso di prenderlo vivo.
- Ultima cosa: il daesh è il miglior alleato elettorale per i vari Salvini, Le Pen e compagnia bella. ( e questa farà incavolare qualcuno)
Palomino. |
|
|
Inviato: Sab 24 Dic, 2016 19:26 Oggetto: |
|
|
Il poliziotto che ha ucciso il terrorista è un'EROE uno dei pochi veri autentici eroi di quest'Italia smidollata e stupidamente buonista. |
|
|
Non puoi inserire nuove discussioni in questo forum Non puoi rispondere alle discussioni in questo forum Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi votare nei sondaggi in questo forum
| |