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 Inviato: Gio 22 Feb, 2018 15:05 Oggetto: |
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Finito uno dei libri presi con offerta Delos, La Principessa della Giungla Lineare, del nostro amatissimo Paul Di Filippo.
Scrittore compulsivo ed irreverente ha spesso sfiorato il genio, altrimenti si assesta su ottima scrittura. Qui abbiamo un seguito alla storia precedente, o meglio una estensione: pianeta dove sia ha solo un fiume e in parallelo una ferrovia. Nel mezzo, dei blocchi di case. Ogni tot di blocchi è un distretto. Chi muore è rapito da entità che vanno o oltre la sponde o oltre la ferrovia.
E chi è nel mezzo sogna mondi diversi...
Qui abbiamo una studiosa di una sorta di sociologia di questo mondo che conta milioni di distretti, alcuni così lontani ed esotici (ma non molto esplorati o citati) che necessitano di essere studiati antropologicamente. E la nostra affronta le avversità di una carriea universitaria fuori dalla provincia (la sua) con tutte le difficoltà annesse. Un barlume di salto di qualità avverrà quando ci sarà l'esploraizone di un tratto di gingla che ha soffocato diversi blocchi.
Qualcuno sembra davvero abitare in quel posto che ha rigettato ogni umano...
Divertente senza essere chiassoso, ricorda i pulp senza la vena eccessivamente avveturosa e finisce un po' di fretta.
Divertente, senza eccessi.
Interessante l'introduzione, e il commento iniziale ma ne parlerò in un altro topic. |
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senji
«Horus»
Messaggi: 2760
Località: toscana
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| Inviato: Gio 22 Feb, 2018 18:19 Oggetto: |
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| Albacube reloaded ha scritto: | | Ecco, Cyteen ha colpito e il drittone l'ho fatto la notte scorsa per finirlo, ....... |
beh, complimenti ... io a suo tempo non ce la feci, abbandonai "il grande nulla-cyteen" verso pag. 140...  |
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HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
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Località: Verona
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| Inviato: Gio 22 Feb, 2018 21:20 Oggetto: |
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| senji ha scritto: | | Albacube reloaded ha scritto: | | Ecco, Cyteen ha colpito e il drittone l'ho fatto la notte scorsa per finirlo, ....... |
beh, complimenti ... io a suo tempo non ce la feci, abbandonai "il grande nulla-cyteen" verso pag. 140... |
Anche io, credo di averlo abbandonato molto prima, e pure incazzato.
Di solito mi succede solo con Hamilton (e con mia suocera, ma è un altro discorso... e cinque!) |
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Albacube
«Reloaded»
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Località: Un paesello padovano
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| Inviato: Ven 23 Feb, 2018 01:14 Oggetto: |
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| HappyCactus ha scritto: | | senji ha scritto: | | Albacube reloaded ha scritto: | | Ecco, Cyteen ha colpito e il drittone l'ho fatto la notte scorsa per finirlo, ....... |
beh, complimenti ... io a suo tempo non ce la feci, abbandonai "il grande nulla-cyteen" verso pag. 140... |
Anche io, credo di averlo abbandonato molto prima, e pure incazzato.
Di solito mi succede solo con Hamilton (e con mia suocera, ma è un altro discorso... e cinque!) |
Eh, ubi suocera, alba3 cessat! 
L'ho sempre detto che mi piacciono i tomoni  anche se in effetti la Cherryh qualche tagliuzzetto poteva farlo, però leggo in fretta e quindi tendo a non accorgermi delle ridondanze e delle menate varie che inseriscono per allungare il brodo.
Allungamenti presenti in particolare nel seguito, che è in fase di lettura in originale, per cui giocoforza sono più lento e mi accorgo dei pezzi sostanzialmente superflui (pagine e pagine in cui non accade nulla, ma con i personaggi che si fanno le pippe mentali). |
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senji
«Horus»
Messaggi: 2760
Località: toscana
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| Inviato: Lun 26 Feb, 2018 20:35 Oggetto: |
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Ho concluso il ritorno delle furie di R. Morgan. Discreto, via, meglio del secondo, inferiore al primo. Denso di avventure e di personaggi, a volte un po' ripetitivo, si tirano anche le fila di tutto quanto succeso fin ora attraverso tutti e tre i romanzi. Bel tomone di circa 560 pag ho faticato un po' ma infine è una bella lettura.
Adesso mi sono ributtato a leggere Bay City perchè quardando la serie tv mi sono accorto di non ricordare un tubo... cavolo!  |
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HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
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| Inviato: Mar 27 Feb, 2018 09:45 Oggetto: |
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Non so se l'ho già detto, ma sto leggendo, con una certa calma, Revenger di Alastair Raynolds. Sto procedendo un po' a fatica, un po' perché l'inizio è un po' lento, un po' per il lessico davvero piuttosto ostico (Ho trovato molto più semplice la trilogia degli inibitori, per dire). Un mucchio di neologismi, tante espressioni idiomatiche... eh beh, spero si sciolga presto perché un po' sto arrancando.
Comunque quest'anno ho deciso di prendermela comoda, negli anni scorsi avevo una fretta di leggere tanti libri e mi sono forse perso un po' del piacere di arrancare su tomoni belli corposi. |
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| Inviato: Mar 06 Mar, 2018 12:37 Oggetto: |
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Finito invece di Reynolds, città del cratere. un Jumbo urania di qualche tmepo fa, per un romanza del 2001 (col cavolo che vedremo qualcosa di recente su Urania... )
Non male, tra noir e navi generaizonali, storie di uomini veramente abbietti e veramente determinati. Ovviament eil gioco di ribaltamenti e di colpi di scena prenderà il sopravvento alla fine.
Godibile, senza pretesa alcuna. |
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HappyCactus
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| Inviato: Mar 06 Mar, 2018 21:51 Oggetto: |
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| Fedemone ha scritto: | Finito invece di Reynolds, città del cratere. un Jumbo urania di qualche tmepo fa, per un romanza del 2001 (col cavolo che vedremo qualcosa di recente su Urania... )
Non male, tra noir e navi generaizonali, storie di uomini veramente abbietti e veramente determinati. Ovviament eil gioco di ribaltamenti e di colpi di scena prenderà il sopravvento alla fine.
Godibile, senza pretesa alcuna. |
Hai letto "Il prefetto"? Quello a me è piaciuto moltissimo. La città del cratere mi manca. Lo metto in lista, perché oltre alla trilogia degli inibitori, di Reynolds mi è piaciuto quasi tutto, e parecchio. Solo "L'ultimo cosmonauta" non mi ha fatto impazzire, per il resto.
(se ha un difetto, è il linguaggio piuttosto difficile, in originale.) |
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Albacube
«Reloaded»
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| Inviato: Mer 07 Mar, 2018 00:09 Oggetto: |
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Finito Regenesis (Cherryh), in originale.
Beh che fatica, non ha certo una scrittura semplice e lineare. Inoltre sono pagine e pagine di pipponi mentali e psicologici della protagonista, anzi di quasi tutti i protagonisti direi. Pure i dialoghi non ne sono esenti. Quindi è lento.
Qui probabilmente la lettura in originale accentua tale problema (mea culpa), di per sè il romanzo sarebbe anche carino, porta avanti quanto presente in Cyteen e lo approfondisce, però non è che concluda granché, quindi è aperto (anche se non mi pare la scrittrice abbia proseguito, il romanzo è del 2009).
Ora leggo la serie dei Chanur (sempre della Cherryh), nell'edizione Cosmo argento. |
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| Inviato: Mer 07 Mar, 2018 17:16 Oggetto: |
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No, il prefetto mi manca. L'ultimo cosmonauta credo di sì, anche se sto perdendo un po' il conto...
Cmq è un bel romanzo solido La Città Cratere (anche se non so perché, ho letto sprazzi della versione originale e devo dire che la traduzione mi sembra perda qualcosa - es Chasm City non è cratere, ma una fenditura, un orrido. OK la traduzione è accettabile ma perde) quasi tutto azione ed investigazione.
Finito anche Dopo la Caduta, di Nancy Kress.
Viaggi nel tempo verso il mondo ricco e felice prima dell'apocalisse, che si dice avvenuta per mano di alieni che nessuno ha mai visto. Il prima e il dopo viaggiano in parallelo, ogni tanto itnersecandosi, fino ad incontrarsi definitivamente...
Bah, non che mi abbia detto moltissimo, pur tutti i premi vinti. Non saprei dire cosa non vada, su due piedi, ma alla fine non era così appassionante. |
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HappyCactus
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| Inviato: Mer 07 Mar, 2018 21:16 Oggetto: |
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Chasm city ce l'ho in lista.
Credo che il problema con Reynolds siano i neologismi. Ce ne sono in quantità, e non sempre è facile tradurli in modo efficace.
Una delle cose stranianti è proprio questa, leggi la trilogia degli inibitori in originale, poi Il Prefetto, che è ambientato nello stesso universo, e i termini non ti tornano.
Suppongo che con Chasm City sia uguale, credo lo leggerò in originale - oramai ci ho fatto il callo.
Con Revenger è anche peggio, i neologismi fioccano e davvero a volte non capisci di che si parla. Ad esempio, che cavolo sono i "Bauble"? letteralmente è "gingillo" o "Pallina di Natale", o "Chincaglieria", dovrebbero essere delle specie di mondi creati da non-si-sa-bene-chi e ricchi di reliquie, tesori e quant'altro.
E ce ne sono in quantità, nel testo.
Però, ragazzi, merita parecchio. Almeno fino a pagina 120, dove sono ora. |
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| Inviato: Gio 08 Mar, 2018 10:22 Oggetto: |
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Il suono ricorda anche Bubble, quindi bolla. Se sono bolle con dei mondi, allora la parola ricorda le palle di neve giocattolo con dei paesaggi diorama. Una sorta di ironia.
Certo che da tradurre diviene una tortura, anche se comprendo al volo il suo senso.
Sì in Reynolds il linguaggio si evolve nel futuro e quindi non tutti i termini sono noti... |
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HappyCactus
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| Inviato: Gio 08 Mar, 2018 15:03 Oggetto: |
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Sì, infatti il primo pensiero è proprio quello della bolla.
In ogni caso, sempre più convinto che Reynolds in particolare sia da leggere in originale. |
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| Inviato: Ven 09 Mar, 2018 15:03 Oggetto: |
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Cmq ho finito anche lo Scriba Macabro di Ligotti.
Ora, prenderò tutto di questo autore, ma le lodi sperticate, ok lo dico sottovoce, sono esagerate.
E' bravo, è un autore dello straniamento, ma Lovecraft e Poe non c'entrano una beneamata cippa.
E' un autore innamorato delle parole, più del loro senso. L'uso ossessivo del meccnaismo del sogno o di aggettivi ben poco connotativo (come "strano", che vuol dire tutto e nulla), atmosfere ritorte inloro stesse, fa di lui un autore di orrore ontologico più che di orrore cosmico. Non ci sono forze occulte che vogliono premere per entrare nella nostra quotidianità, ma è il quotidiano ad essere pregno dell'idea di un orrore. E' più l'idea di anormalità che l'anormalità stessa.
Le "trame" sono dei semplici bozzetti dove cose accadono, o non accadono, ma di per certo il confine tra reale e irreale è sempre più labile. Semplicemente perché è "l'altro" la vera realtà.
Molto vago, ripetittivo, innamorato dell'indefinito e della parola, non c'è reale angoscia o terrore. C'è una deformazione costante, irreversibile, un calarsi perpetuo in una sorta di tenebra della ragione, un essere altrove, non una vera contrapposizione.
E' un autore particolare, ma va preso con le pinze. Dovrei leggere anche lui in lingua originale. |
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