| Autore |
Messaggio |
HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
Messaggi: 8880
Località: Verona
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 Inviato: Mer 24 Gen, 2018 10:16 Oggetto: |
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Lisergico!
Comincio da quello o si tratta di una serie?
(vabbè, apro goodreads, ok  )
... "Harry Holes #7". Argh!
Posso iniziare da questo o devo cercarmi il n.1? |
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| Inviato: Mer 24 Gen, 2018 10:46 Oggetto: |
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No, puoi iniziare tranquillamente da questo. |
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Doralys
«Bibliotecaria di Babele»
Messaggi: 5043
Località: Roma
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| Inviato: Mer 24 Gen, 2018 19:13 Oggetto: |
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New york 2140, mollato a un terzo. Una palla mostruosa. Un capitolo intero sulle strade di NY, che ci voleva la mappa, un capitolo sui vip newyorkesi, un saggio sull’economia. Ho saltato pagine e pagine, la storia si perde tra infodump e dissertazioni.
E pure col Rosso di Marte ci ero giá rimasta fregata... |
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| Inviato: Mer 24 Gen, 2018 21:32 Oggetto: |
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Ma nn é di fantascienza? |
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| Inviato: Ven 26 Gen, 2018 12:11 Oggetto: |
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| doralys ha scritto: | New york 2140, mollato a un terzo. Una palla mostruosa. Un capitolo intero sulle strade di NY, che ci voleva la mappa, un capitolo sui vip newyorkesi, un saggio sull’economia. Ho saltato pagine e pagine, la storia si perde tra infodump e dissertazioni.
E pure col Rosso di Marte ci ero giá rimasta fregata... |
Sai che pure io l’ho iniziato e mollato lì? Forse a meno di un terzo... Conto di iniziarlo di nuovo da capo perché non riesco a concentrarmi, continuo a perdermi. |
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| Inviato: Ven 26 Gen, 2018 13:20 Oggetto: |
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l'ho pagato pure 2 euro! e mi dite così? |
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| Inviato: Ven 26 Gen, 2018 15:38 Oggetto: |
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Robinson è spesso così, non è che sia uno che scrive cose semplici, ha una prosa ricca, complessa, sempre molto approfondita.
Ci sono infodump, molte parti scientifiche sono più vicine ad un libro di testo che, per esempio, a The Martian.
I suoi libri presentano una fantascienza molto realistica, Red Mars è probabilmente la cosa più vicina ad una passeggiata su Marte che uno possa trovare, è la forza della sua prosa, ma anche una difficoltà che scoraggia molti lettori.
Personalmente a me Robinson piace, i suoi romanzi danno sempre qualcosa, anche se a volte sono molto impegnativi come letture. |
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HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
Messaggi: 8880
Località: Verona
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| Inviato: Lun 29 Gen, 2018 10:15 Oggetto: |
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Ho finito "Ultime della notte", ha un andamento un po' così, giallo molto classico, zero azione ma solo investigazioni, per tre quarti sembra ammosciarsi ma alla fine si riprende molto bene e tutto sommato si rivela un buon giallo. Ha di certo alcune pecche che non lo rendono certo un capolavoro, sono generoso a dare 4 su 5 ma perché tutto sommato, è piacevole e non annoia (quasi) mai.
Ho iniziato "L'uomo di neve" su suggerimento del fratello Robot Rdaneelolivaw, ma faccio molta fatica ad entrarci. Intanto elaboro l'estratto di Amazon, vedremo alla fine se varrà la pena di acquistarlo (in alternativa c'è "Black Code, the battle for cyberspace" un saggio sulla guerra cibernetica scritto da un attivista dei diritti umani molto noto nell'ambito dell'InfoSecurity, era uno di quelli che per primi hanno sollevato alcuni dubbi sulla legalità dell'azione del nostro (bleah) Hacking Team....) |
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| Inviato: Mar 30 Gen, 2018 08:05 Oggetto: |
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Ciao HC!
E se non ti prende non c'è nulla da fare. |
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HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
Messaggi: 8880
Località: Verona
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| Inviato: Mer 31 Gen, 2018 21:52 Oggetto: |
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Mah sto tenendo duro... Intanto l'ho preso. |
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| Inviato: Mar 06 Feb, 2018 15:10 Oggetto: |
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Nel frattempo che dovrei metter giù du righe per il nuovo numero di Robot, ho praticamente finito Quel Che Resta del Giorno, che a 2€, un novello premio nobel non si lascia andare. E poi si legge in fretta.
Storia ben scritta di un maggiordomo inglese, che ha visto anni migliori al servizio di un Lord caduto in disgrazia a causa della WWII e del suo impegno, decisamente naif.
Persona stitica emotivamente, ne emerge una figura fortemente ambigua e vigliacca, un narratore inaffidabile la cui opinione è una giustificaizone continua per azioni molto poco in linea con la "dignità" a cui aspira. E' e rimane solo un servitore, piatto piatto, e vive solo di una sorta di luce riflessa.
Scritto molto bene, si riesce a cogliere molte sfumature di questa persona così poco simpatica, ma decisamente realistica, tridimensionale. La fabula è irrisoria, l'intreccio, con i continui rimandi al passato e il non detto che viene a galla quando riporta il detto da altri, è tecnicamente perfetto.
Famoso il film, che nella memoria confondo a volte con "viaggio in inghilterra" è una riproduzione degli eventi, che qui hanno rilievo minore rispetto alla costruzione linguistica, molto forbita, e la dissertazione del nostro Stevens sul mondo che gli passa davanti e a cui ostinatamente non vuole partecipare (delegando spesso personaggi criticabili per questo o per quel motivo).
E il film perde rispetto l'altro, che ha una sceneggiatura di altissimo livello con alcune frasi decisamente memorabili, come la mia preferita: si legge per sapere di non essere soli.
Il libro dunque è di tutt'altra pasta. Merita il Nobel?
Chissà... |
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| Inviato: Ven 16 Feb, 2018 11:38 Oggetto: |
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Sto leggendo, con un po' di fatica ma è interessantissimo, L" Divinità di Samoracia, di Schilling, con apparato critico di Federica VIganò. Cortissimo ma assai denso (anche se meno complesso sintatticamente del saggio sul fantasy in Eroi e Sortilegi... ).
Certo la critica mitologica del 19° secolo è più una impronta filosofica del pensiero, ma ci sono molti punti acuti e tante idee che non sono disprezzabili affatto.
L'idea del culto esoterico come semplice vissuto del culto pubblico (e non come segreto, come si vuole da Erodoto in poi) per entrare in una dimensione di comprensione differente degli stessi simboli ed idee, beh è veramente di prima classe. Ha una serie di implicazioni che non riesco a definire, per me è roba nota, ma vedo che è una nozione del tutto trascurata dai miei conoscenti.
L'idea della divinità in divenire è interessante, ma di certo arbitraria, anche se non dissimile dal concetto che uso io di tensione = anima. Roba da delirio, niente wall of text, non vi preoccupate.
Interessante anche il gioco linguistico e il concetto di indicibile non in quanto imbarazzante o contrario alla morale pubblica (come lessi altrove) perché questo vorrebbe dire che lo steso culto ipocritamente insegnerebbe cose in conflitto perderebbe credibilità, ma semplicemente la trasposizione in parole di certi concetti non sarebbe informativa, sarebbe unabanalità.
Quindi un culto va vissuto per essere significativo, ed l'esperienza anche del quotidiano e dell'ovvio hanno una dimensione profonda, non trascedente ma immanente.
Roba simpatica da leggere alle 7:30 dle mattino e alle 18:30 la sera, dopo aver sbattuto la testa su alcuni problemi di programmazione... |
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| Inviato: Ven 16 Feb, 2018 11:42 Oggetto: |
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Ah ed è stato un gentile regalo dopo che avevo fatto leggere i numeir 8 e 9 di Mercurio Loi - fumetto strepitoso ambientato nella Roma dei primi '800 - ad un amico.
Leggete Mercurio Loi! |
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| Inviato: Ven 16 Feb, 2018 12:05 Oggetto: |
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Hai letto Mircea Eliade? Immagino di sì... |
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| Inviato: Lun 19 Feb, 2018 16:08 Oggetto: |
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Ho letto qualcosa, ma non tantissimo perché non si trova se non a prezzi un po' alti.
Ah, le teofanie!  |
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