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Cosa state leggendo ? perchè? cosa avete comprato ? perchè?


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Autore Messaggio
Antha
«Antha» Antha
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MessaggioInviato: Dom 30 Apr, 2017 11:03    Oggetto:   

Terminato "La mezzanotte del secolo", raccolta di 9 racconti di Samuel Marola. Edizioni XII, collana Eclissi (avevo letto altro di discreto pregio), acquistato a Stranimondi 2016. 
Genere weird/horror metropolitano, ambientati in una Milano notturna - periferia Est soprattutto - livida e uggiosa.
Sarà per l'istintivo amore per la mia Città, per il piacere di veder citate zone, usi, particolarità a me note (anche se sono "made" periferia Nord/Ovest) ma diversi racconti mi hanno soddisfatto.
A tratti avvincenti pur se scontati. Spvente storie di vendette, ribellioni o rivalse, nelle quali l'elemento sovrannaturale - cercato a volte, a volte incrociato per caso - si sovrappone in un godibile mix di sospensione dell'incredulità.
Ma è poi sicuro che certe ombre notturne siano solo mere fantasie?
Fedemone
«Time Lord» Time Lord
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MessaggioInviato: Mar 02 Mag, 2017 10:11    Oggetto:   

Alterno con un libro non di FS: La scuola della carne di Yukio Mishima. Sta partendo bene, ma lui è un grande autore.
HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni» Ministro alle puntualizzazioni
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MessaggioInviato: Mar 02 Mag, 2017 15:29    Oggetto:   

Tobanis ha scritto:
Sì i testi classici ce li ho tutti, ma li affronterò man mano che vado avanti con la Storia...quando arriverò a Settecento inoltrato sarà proprio il turno del primo, cioè il buon Adamo Smith con La ricchezza delle nazioni, in due tomi.
Ne parliamo tra due secoli e mezzo.

Minimo, se sei veloce e il tuo stomaco regge.
Smith è davvero tosto.
(prendi il distillato, credi a me Smile )
Tobanis
«Antinano» Antinano
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MessaggioInviato: Mer 03 Mag, 2017 14:16    Oggetto:   

So che avresti ragione, ma io ho sempre preferito abbeverarmi alle fonti. Non che non mi fidi, ma non so, secondo me non tutti hanno lo stesso punto di vista, magari il sunto tralascia aspetti che per me erano importanti...

Ma come dicevo, nel mio periodo storico sono al 1516, è tutta una scoperta, i più ricchi non sono più i Medici ma i Fugger, ma l'economia è ancora piuttosto primitiva, e tanto meno viene messa in teoria da qualcuno.
Davide Siccardi
«Horus» Horus
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MessaggioInviato: Mer 03 Mag, 2017 19:38    Oggetto:   

Tobanis ha scritto:
So che avresti ragione, ma io ho sempre preferito abbeverarmi alle fonti. Non che non mi fidi, ma non so, secondo me non tutti hanno lo stesso punto di vista, magari il sunto tralascia aspetti che per me erano importanti...


Le informazioni corrette sono importanti, pero' tieni sempre presente una cosa: alla fie a te, come a tutti, non interessa cosa pensava Adam Smith interessa avere elementi per avere una tua opinione completa.
Senza bisogno di avere avvallo accademico.
Ma certamente spunti ed informazioni non filtrati e corrette sono importanti.
Solo che con il ritmo che ti sei imposto (pure piuttosto veloce eh) rischi di confondere idee di fine ottocento/primo novecento con il pensiero corrente o comunque con modelli raffrontabili con il presente.
Ma insomma la tua opera di riscoperta storica pluriennale e' ammirevole ed interessante.
Fedemone
«Time Lord» Time Lord
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MessaggioInviato: Ven 05 Mag, 2017 11:19    Oggetto:   

Anche titanica oserei dire, chapeu e inchino.

***

Cmq finito anche questo Mishima, e non è neanche il primo che leggo. Che dire, bello senza essere capolavoro. QUalche frase ben assestata, personaggi ben dipinti, pur scritto nel '63 sento echi dello studio psicologico '800esco e degli sperimentalismi dei primi '900 ma in salsa più leggera e decisamente più frizzante (complice la struttura a mini capitoli di tre pagine, che danno un climax tutto particolare alla narrazione).
In parte decadente (sempre '800 e pure oltre, visot che si parla Nipponia), in parte critica sociale (i nuovi arricchiti e vecchia aristocrazia imbolsita ed inutile, i giovani moderni fatui e quelli virili, modelli che si perdono e si confondono ecc.) per un libro che ha dalla sua una certa brevità, utile in questi casi di trama esile.

Un certo rafronto lo potrei trovare con Un Amore, di Buzzati, letto oramai (gasp!) 20 anni or sono. Anche qui un amore a metà. Non a senso unico ma ricambiato a stento, dove una parte è sentita come vuota, e riempita di gelosie. Ma se per Buzzati la situaizone si fa decisamente morbosa (e anche stancante alla lunga, eh) qui è invece è un crogiolarsi in sentimenti contrastanti e autoanalisi per capire cosa si vuole davvero dallìaltra persona, e il ocnflitto tra ideale e reale.
per Buzzait il finale è di una maestosità dimessa, un lirismo molto alto ma molto fragile, mentr equi è un "lieto fine" quasi inconcepibile eppure gradevole nella sua variante.

Mi ha fatto venire voglia di leggere Kenzaburo Oe, che è pure Nobel (se ha ancora valore come riconoscimento dopo tutti gli strafalcioni della commissione svedese), ma probabilmente nell'alternanza con la FS sceglierò altro.
HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni» Ministro alle puntualizzazioni
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MessaggioInviato: Ven 05 Mag, 2017 14:24    Oggetto:   

Davide Siccardi ha scritto:
Tobanis ha scritto:
So che avresti ragione, ma io ho sempre preferito abbeverarmi alle fonti. Non che non mi fidi, ma non so, secondo me non tutti hanno lo stesso punto di vista, magari il sunto tralascia aspetti che per me erano importanti...


Le informazioni corrette sono importanti, pero' tieni sempre presente una cosa: alla fie a te, come a tutti, non interessa cosa pensava Adam Smith interessa avere elementi per avere una tua opinione completa.
Senza bisogno di avere avvallo accademico.
Ma certamente spunti ed informazioni non filtrati e corrette sono importanti.
Solo che con il ritmo che ti sei imposto (pure piuttosto veloce eh) rischi di confondere idee di fine ottocento/primo novecento con il pensiero corrente o comunque con modelli raffrontabili con il presente.
Ma insomma la tua opera di riscoperta storica pluriennale e' ammirevole ed interessante.

Il fatto è che allora molti termini avevano significati molto diversi di oggi. Leggere Smith o Marx senza un adeguato commentario è piuttosto inutile. Pensiamo soltanto agli scontri pluriennali tra Keynes e Hayek sulla definizione di termini come "Investimenti". E vi era solo una generazione di differenza! Tra noi e Smith ci sono poco più di 200 anni e tante "rivoluzioni" di mezzo.
Già farei fatica a leggere Newton sull'analisi infinitesimale, pur parlando di matematica, l'unica Scienza Esatta. Figurarsi Smith, di cui l'economia che non è neppure annoverata da alcuni tra le scienze.
Tobanis
«Antinano» Antinano
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MessaggioInviato: Mar 09 Mag, 2017 08:57    Oggetto:   

Ma infatti per tutto andrebbe fatta una valutazione nel contesto, e un'altra Universale.

Ora sto leggendo ad esempio (rileggendo) L'elogio della pazzia, e il riferimento che mi fa Erasmo ai Turchi è ovvio e chiaro.
Visto però come lettori del 2017, è anacronistico e trascurabile, e valutiamo l'opera più nel complesso, o semplicemente se ci piace, piuttosto che calata nel contesto di allora.

Ma IMO va bene tutto, se uno mi dicesse che quel libro lo fa cagare, io direi, va bene, l'importante è che tu lo legga.
HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni» Ministro alle puntualizzazioni
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MessaggioInviato: Mar 09 Mag, 2017 15:52    Oggetto:   

Nulla da ridire Smile
HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni» Ministro alle puntualizzazioni
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MessaggioInviato: Mer 10 Mag, 2017 16:03    Oggetto:   

Ho cominciato "Giocati dal Caso" di Taleb, il programma è trarne l'occasione per rileggere "il cigno nero" e "antifragile", e completare con il "letto di procuste".
Per citare lo stesso Taleb, "Any book not worth rereading isn't worth reading.", non vale la pena leggere un libro che non valga la pena di esser riletto.
HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni» Ministro alle puntualizzazioni
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Località: Verona
MessaggioInviato: Mar 16 Mag, 2017 09:39    Oggetto:   

E mi sono anche preso e ho iniziato giusto ieri il tomo "Marta Russo, di sicuro c'è solo che è morta" di Vittorio Pezzuto. 660 pagine documentatissime sul delitto della Sapienza del maggio 1997.
In un paio d'ore mi sono fumato le prime 70 pagine, dove dubbi e certezze si accavallano, facendo nascere una rabbia e una delusione profonda.
Consigliatissimo per chi allora era all'università e sotto sotto si sentiva intimamente coinvolto.
Fedemone
«Time Lord» Time Lord
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MessaggioInviato: Mer 17 Mag, 2017 08:45    Oggetto:   

Finito un regalo di Natale, "viaggiare con un Salmone" di Umberto Eco.

Raccolta di Bustine di minerva (trafiletto che Eco scriveva su l'espresso in tanti anni) di tono satirico se non proprio comico, con nqualche punta finale un po' moralistica. Molto piacevole, pur breve.
jonny lexington
«Genio del Male» Genio del Male
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Località: Quasi polare
MessaggioInviato: Gio 18 Mag, 2017 15:15    Oggetto:   

letto "warbound", terzo e ultimo capitolo delle "grimnoir chronicles". l'ho detto in precedenza e lo ripeto ora: larry correia è un fottutissimo genio. come riesce a descrivere le scene di pura azione lui, l'ho visto fare solo a robert howard ed i suoi racconti di conan il barbaro. 
Antha
«Antha» Antha
Messaggi: 6972
MessaggioInviato: Dom 21 Mag, 2017 20:23    Oggetto:   

Letti due thriller di Dennis Lehane: "La casa buia" e "Buio prendimi per mano".
Entrambi hanno come protagonisti una coppia di investigatori - un uomo e una donna - presenti in una mezza dozzina di romanzi loro dedicati.
Per me Lehane scrive bene e in maniera tutt'altro che dozzinale. Orchestra ottime storie; prova ne sono due belle pellicole tratte dai suoi libri:"Mistic River" con la regia dibEastwood e che valse a Penn e Robbins l'oscar come migliori attori protagonisti e "L'isola della paura" con Di Caprio (Scorzese alla regia? Non rammento).
Detto questo, dei due libri letti La casa buia mi è piaciuto di più, mentre Buio prendimi per mano l'ho trovato un tantino eccessivo
orcolat
«Vorlon» Vorlon
Messaggi: 992
MessaggioInviato: Lun 29 Mag, 2017 07:34    Oggetto:   

Sull'onda de "mio figlio si è visto N volte di fila Il Pianeta del Tesoro", ho scoperto di non aver mai letto L'Isola del Tesoro. Così me lo sono preso in originale (capirai lo sforzo, 0€ sul Kindle) e me lo sono letto.

Termini marinareschi inglesi arcaici a parte, devo dire che risulta tuttora scorrevole e piacevole. Certo non mozzafiato, ma ha il suo perché.

Trovare i dettagli di collegamento al film d'animazione è stato un'aggiunta divertente alla lettura. Penso che il personaggio più fedelmente riportato, per vari aspetti, sia proprio quello di Long John Silver.
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