Solo uno dei tanti possibili esempi. Molto sembra agglutinarsi da un po’ di anni a questa parte a Lione. La tradizione delle cene mensili, che ora, come si diceva, è viva in diverse città francesi, è partita da Parigi e da Lione. A Lione fino a un paio di anni fa erano presenti due gruppi di fan: quello delle cene, per l’appunto, che si chiamava FRAS Lyon (FRAS come acronimo del newsgroup fr.rec.arts.sf) e oggi si chiama LyonSF; e la Gang, cui abbiamo accennato sopra.La Gang è stato un momento glorioso del fandom lionese. Ancora una volta, animatore era André-François Ruaud, mentre il gruppo FRAS faceva – e in una certa misura fa ancora – perno intorno alla libreria Temps Livres di Markus Leicht. Due gruppi fra i quali sembrava non esserci nessun tipo di comunicazione. Lily faceva parte, eccezionalmente, di entrambi: “La Gang è morta tre anni fa – racconta –. Troppa gente, è crollata sotto il suo stesso peso. E anche per il fatto che era più che altro un gruppo di amici”. Ma molto rimane: abbiamo visto che Ruaud ha messo in piedi i Moutons Electriques e Fiction, in origine prodotto parigino; un’altra autrice di Lione, che faceva parte della Gang, Sylvie Lainé, ha vinto l’anno scorso per un suo racconto, Les yeux d’Elsa, sia il Rosny Ainè sia il Grand Prix de l’Imaginaire; altri membri del gruppo restano in attività, diversi fanno parte di Remparts.Mentre dell’ex FRAS, ora un po’ meno attivo come gruppo probabilmente anche perché se n’è allontanato momentaneamente Markus, fa parte Paul Alary, uno dei due editori di Eons, la casa editrice, fra l’altro, di Lunatique. E Markus ne è al tempo stesso socio e autore di una fantasy umoristica un po’ rabelaisiana, alla Gargantua per intenderci.Ed eccomi ora al “conflitto di interessi” cui ho accennato sopra. Se quella delle Lyonnes de la SF non fosse l’unica podzine di fantascienza in francese in circolazione, potrei sorvolare. Ma, ahimè, la mia amica Flo e io, senza dimenticare la gatta Octarine, abbiamo il merito di aver creato forse il primo podcast in assoluto sull’argomento in Francia, molto probabilmente il primo di tipo amatoriale, sicuramente l’unico italo-francese (o franco-italiano, come preferiscono dire da quelle parti). E siamo noi ad aver diffuso in rete la seguente dichiarazione di Sylvie Lainé a proposito dei lionesi: “Siamo il centro della Francia, e l’insieme degli spiriti magici che vengono da tutti gli oceani e dai quattro angoli dell’Esagono convergono verso Lione e ci arricchiscono la notte mentre dormiamo”. E allora chiamatela pure “provincia”, se vi fa sentire meglio.