Michael Chabon, americano, classe 1963 è ritenuto uno scrittore geniale tra quelli della sua generazione. L’ultimo suo romanzo pubblicato dalla Rizzoli è l’interessante Il sindacato dei poliziotti Yiddish (The Yiddish Policemen’s Union, 2007).

Autore poliedrico ha scritto molti romanzi, con Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay ha vinto nel 2001 il prestigioso premio Pulitzer e dopo sceneggiature per i fumetti e per il cinema torna appunto al romanzo con questo ora in libreria.

In Il sindacato dei poliziotti Yiddish, l’autore scrive un romanzo di “storia alternativa” e immagina che poco dopo il 1948 l’America accolga e ospiti in Alaska gli ebrei sopravvissuti all’Olocausto, e anche tutti i fuggitivi dal neonato stato di Israele, sconfitto e distrutto dagli arabi. Roosevelt permette a tutti loro di fondare un loro stato su di un’isola dell’Alaska e proprio in questo stato, dove si parla indifferentemente inglese, tedesco, russo e anche Yiddish, seguiremo le avventure del protagonista, Meyer Landsman, un investigatore privato che deve risolvere un difficile caso: scoprire chi ha ucciso un geniale giocatore di scacchi. Lo farà con l’aiuto di un cugino metà ebreo e metà eschimese e del suo capo, nonché ex moglie.

Michael Chabon è nato a Washington ed è cresciuto a Columbia, ha studiato all'Università di Pittsburgh e si è laureato in scrittura creativa alla University of California. Nel 1988, a soli 25 anni, pubblica il suo primo romanzo I misteri di Pittsburgh che subito lo catapulta tra le celebrità della letteratura americana. Ha anche scritto un romanzo per ragazzi, Summerland, edito nel 2003 dalla Fabbri Editori.

Dalla quarta di copertina: Benvenuti nel Distretto federale di Sitka, in Alaska, dove il governo degli Stati Uniti ha accolto i sopravvissuti dell’Olocausto e di un’altra catastrofe: il crollo, nel 1948, del neonato Israele sotto l’attacco dei paesi arabi. A Sitka si parla yiddish e inglese (ma anche tedesco, ungherese, polacco, russo...), rabbini ultraortodossi governano veri e propri imperi criminali osservando scrupolosamente lo Shabbat, e lo humour nero è una specie di antigelo indispensabile per affrontare le difficoltà dell’esistenza (perché “sono tempi strani per essere un ebreo”). A fare i conti con le macerie della propria vita è l’agente Meyer Landsman, che nel frattempo deve anche risolvere un caso di omicidio: è stato ucciso un campione di scacchi eroinomane, e forse dietro la sua morte c’è un’oscura cospirazione, o il nuovo esodo che incombe sugli ebrei di Sitka, o l’attesa del Messia. Sembra un noir anni Quaranta. È il nuovo, geniale romanzo di uno straordinario scrittore sull’identità, la patria, la fede, la speranza dell’amore.

Il sindacato dei poliziotti Yiddish di Michael Chabon (The Yiddish Policemen’s Union, 2007), traduzione di Matteo Colombo, Rizzoli Editore, collana Rizzoli la scala, pag. 394, euro 19,00.