La Filippo Editore ha ristampato recentemente l’interessante romanzo La maledizione della Stella Polare opera del grande scrittore Arthur Conan Doyle, conosciuto in tutto il mondo come il creatore di Sherlock Holmes.L’autore nasce nasce a Edimburgo nel 1859, e muore nel 1930 a Crowborough. Nel 1885 si laurea in medicina all'Università di Edimburgo. Nella sua vita Doyle fa parecchie esperienze; medico di bordo su una baleniera, in seguito ritorna in Inghilterra per dedicarsi al praticantato e apre uno studio a Southsea. Nei contempo comincia a scrivere le avventure di Sherlock Holmes. Il primo racconto che riesce a vendere però è un racconto del terrore: Il mistero della valle di Sasassa. Doyle, che continua a scrivere polizieschi assieme a opere fantastiche, si propone al suo pubblico anche per una notevole serie di romanzi avventurosi, storie di pirati e altri testi di ambientazione medievale e romana. Un autore davvero poliedrico che ha certamente raccolto nelle sue pagine le esperienze dei suoi viaggi, ma anche i trentasei anni di studi occultistici (questi ultimi raccolti in sette volumi e probabili ispiratori di alcune delle sue opere fantastiche).

Tra le molte opere fantastiche rientra appunto il presente romanzo.

Un brano tratto dal romanzo: "E’ strano come la superstizione riesca a far presa su queste teste di legno di spirito pratico. Non ci avrei creduto io stesso, se non fosse stato per l’epidemia di irrazionalità scoppiata durante questo viaggio, tanto che mi sono trovato incline a prescrivere dosi di sedativi e tonici per i nervi, insieme alla razione di grog del sabato. Il primo sintomo si ebbe quando, poco dopo esserci lasciati alle spalle le isole Shetland, i timonieri cominciarono a lamentarsi di udire urla e grida strazianti a poppa della nave, come se qualcosa la seguisse e fosse impossibile seminarla. Questo atteggiamento continuò durante l’intero viaggio e, nelle notti scure, all’inizio della pesca alla foca, solo con grande difficoltà era possibile indurre gli uomini a coprire i propri turni...”

Dalla quarta di copertina: Da qualche settimana ormai la Stella Polare, vecchia baleniera dal nome pomposo, è intrappolata tra i ghiacci del Polo Nord, in attesa che il vento cambi, sciogliendo parte del pak, creando così una via verso il mare aperto, dove nuotano i grandi cetacei. Il tempo passa e l’equipaggio è sempre più allo stremo, ma non a causa del cibo razionato, come crede lo scettico medico di bordo: inquietanti apparizioni compaiono di notte sul ponte e sugli iceberg che stringono la nave in una morsa mortale; a soffrire più di tutti è il capitano Nicholas Craigie, ossessionato dal suo misterioso passato e dalla bianca creatura che lo chiama dall’oceano.

La maledizione della Stella Polare di Sir Arthur Conan Doyle (Filippo Editore), traduzione di Luisa Klein, collana Gotika n. 2, pag. 73, euro 10,00.