Il lettore si è mai chiesto chi era veramente Actarus? Cosa faceva quando non doveva combattere con tutte le sue forze contro i Vegani per salvare la Terra?

Anche se non se le è poste, ora può trovare una risposta grazie al libro di Claudio Morici che descrive la vita di Actarus proiettata nel 2076 con il romanzo Actarus – La vera storia di un pilota di robot.

Claudio Morici è nato a Roma nel 1972, si è laureato in Psicologia Clinica e ha lavorato per due anni in varie comunità terapeutiche prima di cambiare lavoro e passare a fare tutt’altro.

E’ un “web artist”, copywriter e scrittore. Il suo romanzo d’esordio dal titolo Matti slegati è ambientato appunto in una comunità terapeutica.

Con il presente romanzo ci narra la storia, proiettata nel futuro, di un grande eroe dei cartoon che negli anni ’70 affascinò tanti ragazzini dell’epoca che sono cresciuti a pane e Goldrake.

Actarus è il pilota di Goldrake e dopo tante battaglie è stanco di lottare contro Vega. E’ vero la salvezza dell’umanità e nelle sue mani, deve sconfiggere Vega che è pronta a scagliare sulla Terra tutte le sue armi distruttive, vorrebbe prendersi una bella vacanza e per dimenticare tutte queste responsabilità prende a bere: gli piace tanto la birra Peroni...

Poi finalmente c’è l’incontro con una  ragazza: Roberta, bella, pacifista, grande consumatrice di prodotti “equosolidali” e al nostro eroe sembra di rinascere, non ci sono solo missili perforanti ed alabarde spaziali ma attenzione... le donne forse sono più pericolose di una intera armata di vegani.

Dalla quarta di copertina: Tokio, 2076. Anche se sei un pilota di robot di fama internazionale, la routine lavorativa alla lunga pesa. E Actarus, dopo anni che deve battersi contro i mostri di Vega anche tre quattro volte a settimana, di certe cose comincia un po’ a stufarsi. In Istituto, i colleghi ormai passano più tempo in chat che a preoccuparsi della guerra intergalattica. Il Dottore non perde occasione per sparargli le sue interminabili tirate sul futuro della razza umana, con la sua costante espressione di grande dignità. E sempre con quella noiosa sigla in sottofondo.

L’unico che ancora la sera riesce a trascinano fuori di casa è il suo amico Alcor. Ma finiscono sempre in quei locali ultrafashion di Tokio, zeppi di commercialisti che sorseggiano succhi di ananas e carote.

Nel bel mezzo della crisi dei trent’anni, Actarus ha una gran voglia di far luce su alcune questioni nodali della sua esistenza. Per esempio, perché con il suo Goldrake deve sempre prendersele per tre minuti buoni dai robot nemici, prima di tirare fuori il tuono spaziale? D’accordo le esigenze della diretta televisiva, ma non potrebbe farlo subito?

Il pilota ha proprio bisogno di un periodo di ferie sulla sua Stella natale, Fleed, con quei tramonti multipli dai colori meravigliosi, le ragazze sempre disponibili, e l’IKEA che fa le offerte anche nei weekend.

Ma, mentre i comunicati stampa dei ribelli veganiani si fanno sempre più deliranti e confusi, Actarus conosce Roberta, la pacifista bella e un po’ anoressica, con la dispensa sempre piena di prodotti equosolidali. E comincia a considerare sotto una nuova prospettiva il destino dei conflitti interplanetari...

Actarus – La vera storia di un pilota di robot  di  Claudio Morici (2007), Meridiano zero, collana Primo parallelo 26, pag. 222, euro 13,00)