E' uno dei protagonisti della cosiddetta "Brit Invasion", la generazione di autori inglesi che si sta imponendo sulla ribalta della fantascienza internazionale. Charles Stross, inglese residente in Scozia, può essere in parte ascritto a quella fascia di autori che riscoprono la fantascienza legata a tematiche scientifiche, portando in forma narrativa il fascino dei rami più avanzati della fisica o dell'informatica, come Greg Egan o Vernor Vinge; ma al contempo riesce a inserire nelle sue opere un forte senso del meraviglioso, un gusto per lo stravagante che lo rende unico.

Il romanzo che presentiamo, Giungla di cemento (The Concrete Jungle) ha vinto il Premio Hugo nel 2005. E nel corso dell'anno uscirà sempre in Odissea un altro romanzo dello stesso autore.

Giungla di cemento parte con l'apparizione di una serie di strani fenomeni, che dapprincipio sembrano uno scherzo, ma si rivelano ben presto per qualcosa di più strano: nelle campagne inglesi cominciano a comparire mucche pietrificate. Il problema viene assegnato all'Agenzia britannica preposta al controllo delle attività magiche e occulte.

Un problema che appare connesso ad altri misteri del passato: dai rapporti segreti provenienti dall'India di fine Ottocento a inquietanti esperimenti scientifici del Novecento riemergono storie incredibili... ma che possono spiegare la ricomparsa di un pericolo che ha attraversato due secoli per risvegliarsi oggi.

L'agente Bob Howard dell'Unità Anti Possessione viene svegliato nel cuore della notte per indagare e chiarire cosa ha portato alla trasformazione di quella mucca. Anche lui, all'inizio, prende la cosa con ironia e leggerezza, però a mano a mano che si addentra nelle ricerche si renderà conto che le sue indagini lo porteranno a contatto con una spietata macchinazione che mai avrebbe potuto immaginare...

Charles Stross, Giungla di cemento (The Concrete Jungle, 2004) Traduzione di Chiara Codecà, Odissea 17, Delos Books, pagg. 120, euro 9,00.