Un consiglio spassionato per tutti coloro che aspirano a scrivere per il cinema guadagnandoci bene: non cercate storie originali ed innovative, perché tanto il target attuale non supera il QI di Forrest Gump e i 16 anni di età. Quindi, gli unici ingredienti rischiesti sono: sangue, sangue e ancora sangue, con un qualsiasi pretesto narrativo a tenere insieme il tutto.

Uno dei risultati del seguire questa ricetta è la prossima trasposizione cinematografica di un opera di Shakespeare... no, scherzavo, purtroppo si tratta solo del milionesimo fumetto, in questo caso intitolato, con molta originalità, Area 52.

Per i cultori dei comics, il fumetto è pubblicato dalla Image ed è stato scritto da Brian Haberlin e disegnato da Clayton Henry.

Come dice giustamente una recensione Usa, evidentemente è stato recuperato così tanto materiale extraterrestre (vivo o inanimato) che di basi segrete ce ne vogliono due, la celeberrima (quando ipotetica) "Area 51", e la meno conosciuta sorella, che si trova nel circolo polare artico, località decisamente molto popolata negli ultimi anni.

Qui arriva il novello caporale dei marines Monica Lane, che si trova ad affrontare le scorrettezze classiche dei veterani verso i nuovi arrivati.

Il problema è che nei sei magazzini di cui è composta la base, ovviamente sotterranea, ci sono un bel po' di manufatti e armi aliene più o meno accuratamente custodite. Solo che uno di questi manufatti si rivela essere un alieno tanto mostruoso quando ovviamente sanguinario e, indovinate un po', i marines dovranno combattere per salvarsi la vita.

Non lo avevano già fatto con Aliens, direte voi? Si, ma il pubblico giovanile attuale non va così lontano con la memoria, per cui avanti il prossimo alieno cattivo e la prossima Ellen Ripley.

Magari sarà anche un bel film, ma con un gran senso di dejà-vu.