All’inizio c’era il buio. Poi fu Delos e la fantascienza on-line diventò realtà. Da quel lontano 1994, quando la nostra rivista fece la sua comparsa sulle BBS – una forma di comunicazione telematica, predecessore di Internet - Delos Science Fiction (all’epoca si chiamava Delos Cyberzine) ne ha fatta di strada, tanto da arrivare ad un ragguardevole traguardo: il 100esimo numero. La rivista, che Silvio Sosio e Luigi Pachì fondarono ben dodici anni fa, ha contribuito non poco creare nuovi lettori ed appassionati e a tener compagnia a quelli vecchi, orfani di tante riviste cartacee che hanno avuto vita più o meno breve (esclusa, ovviamente Urania) dopo la mitica Robot. Grazie a Delos, la telematica si sposava con un genere letterario che aveva fatto proprio dell’informatica uno dei suoi cavalli di battaglia.

Mentre preparavamo questo numero 100, sono andato a rivedere i primi numeri di Delos. Il numero uno si apriva con un’intervista a William Gibson e il secondo con un’altra intervista a Bruce Sterling. Due colpi che segnarono immediatamente la voglia di fare un prodotto diverso e professionale. Diverso, perché era diverso il mezzo con cui ci si proponeva di parlare di fantascienza.

Professionale, perché fin da subito alla rivista collaborarono i grossi nomi della fantascienza italiana, creando quella che a tutt’oggi è una rivista unica nel panorama editoriale italiano (web e cartaceo).

Nel numero sei di Delos, il protagonista della sezione interviste era Robert Sheckley e a questo straordinario scrittore è dedicato anche lo speciale di questo 100esimo numero. Il grande Bob ha lasciato questo universo appena un anno fa, e ci è sembrato doveroso ricordare lui e le sue opere, che per fortuna resteranno indelebilmente nel bagaglio culturale di tanti lettori italiani di science fiction. Ci aiutano in questo viaggio nei surreali universi dello scrittore americano Vittorio Curtoni, Giuseppe Lippi, Roberto Quaglia e Silvio Sosio.

Sempre in tema di interviste, in questo numero ve ne proponiamo una a Vernon Vinge, sicuramente una delle personalità più interessanti dell’attuale panorama della fantascienza americana.

Salvatore Proietti ci guida, invece, nell’universo di un altro autore cult: Robert E. Howard, il creatore di Conan il barbaro, il cui centenario dalla nascita ricade proprio in questi giorni.

Completano il numero un succulento articolo su fantascienza e videogame e le rubriche che sono il cuore della nostra rivista.

Per la sezione racconti, Milena Debenedetti ha selezionato un racconto di un grande della fantascienza italiana, Vittorio Catani (permettete la digressione personale: è il mio autore italiano preferito), e quello di un giovane esordiente. Già, perché dimenticavo che Delos è stata anche la palestra per tanti autori che sulle sue pagine telematiche hanno trovato spazio per i loro racconti e per le loro idee. Pagine che, a differenza di tanti altri siti, sono consultabili in ogni momento: 100 numeri di articoli, interviste, racconti che hanno fatto di Delos una fedele compagna di viaggio per tanti lettori. E scusate se è poco.