Stanton Frelaine è un cacciatore e riceve un'attesa comunicazione dal CCE, il governativo Centro di Catarsi Emotiva: deve uccidere una giovane donna. Ovviamente entrambi i contendenti hanno a disposizione degli aiutanti: per la vittima questo significa prevenire gli assalti del cacciatore; per quest’ultimo, invece, ciò significa un aiuto nell’individuazione della vittima. Ma a Frelaine accade qualcosa di inspiegabile: la donna che deve uccidere non si nasconde, anzi quasi si offre inerme al cacciatore. Frelaine decide così di fare una delle cose più inusuali per un cacciatore: avvicina e conosce la propria vittima. A poco a poco il protagonista della storia s’innamora della sua vittima, apparentemente ricambiato, fino alla sorpresa finale che vede il cacciatore trasformatosi a sua insaputa in vittima.

Sheckley mette in scena – con gli strumenti della fantascienza sociologica - la guerra fredda, un periodo storico in cui l’umanità viveva nella consapevolezza che la guerra totale poteva diventare da un momento all’altro una tragica realtà.

Lo scrittore americano sembra voler sottolineare che la pace per gli uomini è forse un’utopia irraggiungibile, mentre la guerra è una tragica realtà. Nel racconto gli atavici istinti guerrafondai dell’uomo sono surrogati da un “gioco mortale”, e la violenza sembra essere l’unica forza regolatrice della società (futura o presente che sia, poco importa).

I suoi racconti sono stati raccolti in varie antologie, ricordiamo tra le altre Citizen in Space (1955), Pilgrimage to Earth (1957), Notions: Unlimited (1960), Store of Infinity (1960), Shards of Space (1962), The Robot Who Looked Like Me (1982) e Is That What People Do? (1984). Nel 1991, i suoi migliori racconti sono stati raccolti in cinque volumi, nell’opera The Collected Short Fiction of Robert Sheckley (1991).

Universi impazziti che si espandono: i romanzi

Se i racconti dello scrittore americano sono ciò che di meglio ha prodotto nella sua lunga, ma discontinua carriera, non si può dire lo stesso dei romanzi. Sheckley sembra trovarsi meno suo agio con le opere lunghe, pur avendo scritto romanzi interessanti.

Il primo è Anonima Aldilà (Immortality, Inc., 1959), apparso in quattro puntate, dall’ottobre del 1958 al febbraio del 1959, sulla rivista Galaxy, con il titolo Time Killers.

Il protagonista della storia, Thomas Blaine, dopo un incidente con la sua auto, si ritrova in un ospedale, circondato da medici. Pensa di essere sopravvissuto all’incidente, ma in realtà si ritrova nell'anno 2110. Il suo corpo è morto, ma non la sua mente che è stata innestata in un nuovo corpo. Così Blaine scopre come la vita dopo la morte si è trasformata in un fatto scientifico e di come lui stesso è vittima di un commercio di corpi che si perpetua in quella società del futuro ad opera di multinazionali e solo per chi può permetterselo economicamente.

È il primo romanzo di science fiction in cui viene spiegata in modo scientifico la reincarnazione.