Finisce con l’unirsi alle forze armate e viene spedito in Corea: per i primi sei mesi è di pattuglia al confine del 38° parallelo, con di fronte i giovani soldati russi. Viene poi trasferito a Seul, dove lavora prima come chitarrista nella banda del reggimento e poi come giornalista e furiere.

Al suo ritorno si dedica completamente alla scrittura e comincia a vagabondare per l’America e per il mondo.

Irrazionali Universi di poche parole: i racconti

Fra cento anni, probabilmente, Robert Sheckley sarà ricordato non come uno dei più importanti scrittori di fantascienza, ma come uno dei più importanti scrittori di racconti tout court del Novecento. L’immenso talento di questo scrittore si è espresso al meglio nella forma breve. Il fatto che i racconti siano apparsi sulle più importanti riviste di fantascienza americane, a cominciare da Galaxy, è solo un dettaglio.

La sua più nota antologia, e anche la prima ad essere pubblicata, è Mai toccato da mani umane (Untouched by Human Hands) del 1954. Si tratta di nove racconti densi di un graffiante umorismo, ricchi d’immaginazione e da leggere tutti d’un fiato. Prendiamo

Pellegrinaggio alla Terra. Il nostro pianeta è ormai un mondo che non produce più nulla: tutte le sue risorse sono state sfruttate. Gli altri pianeti colonizzati, invece, sono ricchi, ma i suoi abitanti non sanno godersi la vita. Allora, la vecchia madre Terra vende alle colonie tutte le cose futili, come l’amore (quello vero, assicura la pubblicità). Un contadino del pianeta Kazanga IV, si reca sulla Terra per cercarlo e lo trova presso una rinomata agenzia del settore e in una ragazza di nome Penny. I due vivono un inteso innamoramento, mai raccontato da penna umana, ma alla scadenza del contratto la ragazza torna all’agenzia. Il povero agricoltore scoprirà che sulla Terra gli scienziati sono riusciti a condizionare la mente, fino al punto di far accendere d'amore una donna, ma solo fino al prossimo cliente.

Sheckley ribalta i concetti di moralità, normalità, regole scritte e non scritte, buon senso. Quello che a noi sembra normale ad altri può sembrare del tutto assurdo. Così in Criminali cercansi, gli abitanti di un pianeta - ex-colonia terrestre, isolata da più di duecento anni - ricevono un messaggio dalla Terra che annuncia la visita di un ispettore. In realtà, i terrestri sono in guerra con altre colonie ribelli e sono alla ricerca di baldi giovani da arruolare. Ma scopriranno ben presto che gli abitanti della colonia sono incapaci di uccidere, di commettere un qualsiasi tipo di crimine. I coloni restano così amareggiati: si credono incivili rispetto ai loro cugini terrestri che praticano l’omicidio con tanta facilità.

Lo spiazzamento che provocano questi racconti funziona ancora oggi, segno dello straordinario talento di questo anarchico scrittore. Il fil rouge che unisce i racconti è il sarcasmo che Sheckley sa infondere nelle sue storie: da Mai toccato da mani umane a La montagna senza nome, da Clandestino a Il catalogo delle mogli, fino a I Mostri e L’Accademia.